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La statale 63 vista dal lato destro della carreggiata

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Voglio rassicurare l’accoppiata tutta al femminile del PD Pignedoli-Masini: la strada statale 63, tratto Bocco-Canala, si farà. In questi primi mesi di governo Berlusconi ho avuto diversi incontri con funzionari del ministero delle infrastrutture e trasporti e con lo stesso ministro Altero Matteoli: da tutti ho ricevuto rassicurazioni e l’impegno per la realizzazione del tratto casinese.

Dopo la sconfortante parentesi del governo Prodi, lo sviluppo infrastrutturale ritorna a essere una delle priorità per la crescita del nostro Paese. L’unico nostro timore, manifestatoci anche dai vertici ministeriali, è quello di doverci confrontare con un centrosinistra incoerente nei comportamenti. Temiamo che si riproponga la situazione altalenante e paradossale di cinque anni fa: il governo Berlusconi stanziava i fondi necessari alla realizzazione del tratto in questione, l’Anas avallava la scelta dell’esecutivo, mentre Provincia di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna si avventuravano in una lotta senza quartiere, di evidente matrice antiberlusconiana e ostruzionistica, per evitare che i lavori venissero avviati. La solita politica sinistra del “tanto peggio, tanto meglio”.

Se solo il centrosinistra avesse dimostrato un minimo di responsabilità e maturità oggi la statale 63 sarebbe già conclusa.

Chiedo al duo Pignedoli-Masini di lavorare seriamente e in modo coerente, come d’altronde abbiamo sempre fatto noi durante gli anni di opposizione, affinché la famigerata statale 63 non resti solo una chimera.

Dispiace che la senatrice Pignedoli non abbia esternato tutto questo entusiasmo per la statale 63 durante gli anni dell’esecutivo Prodi. Da parte nostra c’è sempre stata la massima apertura; sarebbe quindi bastato un maggior sforzo da parte sua. Ma evidentemente ai tempi del professore la senatrice aveva altro a cui pensare.

La presidente Masini farebbe invece meglio a pensare ai problemi di casa propria: tante e troppe strade di competenza provinciale sono dissestate e maltenute. Diventa quindi difficile accettare serenamente l’appello della presidente, che pretende l’adeguamento della viabilità statale quando la situazione in ambito provinciale è più che mai sconfortante.

Pignedoli e Masini hanno sempre meno credibilità in montagna, tutti ricordano la vicenda della fondovalle sul Secchia; in questi anni non sono riuscite a dare risposte convincenti ai cittadini.

Accogliamo comunque con piacere ogni tipo di redenzione, speriamo che questa sia la volta buona.

(Fabio Filippi, consigliere regionale Pdl)

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Pezzi correlati:
- "Statale 63: una strada non solo per la montagna". Previsti interventi per quasi 100 milioni di euro (6 ottobre 2008)

8 COMMENTS

  1. Da un cittadino che paga le tasse…
    …se i politici lavorassero come i cittadini la statale 63 sarebbe finita da tempo! Rimane il fatto che tanto ancora c’è da fare e il sig. Filippi inizia il gioco del “no, l’abbiamo fatto noi… no, i soldi ce li abbiamo messi noi”. Critica tanto il periodo di Prodi, ma almeno ai tempi non si toglievano soldi all’istruzione e alla sicurezza.

    (Commento firmato)

  2. Risultati, risultati, risultati
    Gentile Filippi, lasci da parte le polemiche. Sappiamo tutti che la responsabilità dei ritardi è da imputarsi sia ai governi che ai particolarismi delle precedenti amministrazioni locali. Ognuno faccia la sua parte, lei continui a seguire la questione con Matteoli e con i funzionari ministeriali, gli amministratori locali e in particolare la Provincia continuino l’opera di ricerca delle “sinergie”. Credo sia importante il contributo della Regione, credo sia importante che i funzionari che seguono l’iter della progettazione si adoperino a superare gli eventuali ostacoli legati ai diversi pareri ambientali e architettonici.
    Di fronte alla crisi occupazionale della montagna non c’è alternativa. I paesi di Casina, Felina, Carpineti e Castelnovo ne’ Monti ne potranno beneficiare su tutti i fronti. Pensiamo al notevole sviluppo di Pavullo nel modenese legato alla scorrevolezza della via estense.
    Per concludere vorrei dire questo: non credo in un forte sviluppo industriale di questi paesi ma in una forte sviluppo dovuto dall’avvicinamento a Reggio. Le industrie le vedo invece bene in val Secchia, a Fora di Cavola, ma da quel che so anche lì si è in attesa di pareri regionali per sbloccare lotti produttivi.
    Si interessi, come consigliere regionale, anche di questo.
    Cordiali saluti.

    (Massimo Romei)


  3. Come sempre, da libero cittadino quale sono, apprezzo chi, come Filippi, la Pignedoli e la Masini, si prodigano per far sì che investimenti importanti si concretizzano per la nostra montagna. Era il lontano 1990 quando, grazie alle COLOMBIADI, venivano realizzate le gallerie ed il tratto nuovo della SS63. Ebbene, da allora sono passati 18 anni ed allora mi chiedo: ma dove erano i nostri politici in questi anni? Cosa hanno fatto per la montagna reggiana? Personalmente vorrei da loro anche ricevere un MEA CULPA e non solo un volantino che elogia quello fatto adesso per la SS63, anche perchè ad oggi è solo carta, e di carta in 18 anni ne abbiamo letta molta, ma di fatti pochi. La viabilità è importantissima, lo sappiamo tutti, ma chiederei a tutti di calmare gli animi; o forse pensate che con la Bocco-Canala si risovano i problemi della montagna? Pensate forse che le strade siano la panacea di tutti i mali della nostra splendida terra? Lo pensa forse Lei, sig. Filippi, o Voi, Pignedoli e Masini? Mi auguro di sbagliarmi, e che abbiate ragione, ma penso che se non si associa altro alle vie di comunicazione la nostra montagna è destinata ad un lento ma inesorabile declino. Vedi presenze estive, appartamenti sfitti, attività commerciali in difficoltà, ecc ecc. Il mio intervento non vuol essere disfattista, anzi vuole essere un momento di riflessione sul quanto c’è da fare per la nostra montagna. Per ultimo vorrei concludere con una nota positiva ed un elogio alla nostra presidente Masini. Per lavoro percorro spesso la SP513R, e da quando è diventata di competenza provinciale è tenuta benissimo, curata, pulita, senza buche, sembra un giardino!!! Pertanto un plauso a Lei, presidente, ed ai suoi collaboratori.
    Buona giornata.

    (Roberto Malvolti)

  4. Sulla Bocco-Canala
    La Bocco-Canala a quanto pare dalle informazioni date dai tg provinciali e dalle maggiori testate gionalistiche è opera del governo Prodi e dell’ultima finaziaria di Padoa Schioppa. Quindi, dato che era già inserita nella finanziaria, Silvio non ci poteva fare nulla…
    Per quando riguarda la Masini e la Pignedoli… La prima non penso che abbia lavorato male, date le infrastutture nate in questi ultimi anni in Provincia… e quelle che stanno per nascere ora (la variante di Puianello su tutte), e poi se le strade, specialmente le statali, sono messe male è perche all’Anas il governo attuale non dà più fondi… e quindi molla la manutenzione. Per quanto riguarda il lavoro svolto dalla Pignedoli non mi sembra che fosse il ministro alle infrastrutture del governo Prodi….???!!!?? Le sue responsabilità erano ben altre.

    (Giovanni Vignoli)

  5. Lavorate per il bene comune
    Almeno sulle infrastrutture importanti per tutta la comunità i politici dovrebbero superare gli steccati ideologici, se no il paese non va da nessuna parte. Altra cosa, non bastano i proclami, la gente vuole sapere i tempi di realizzazione delle opere una volta appaltate.

    (Lorenzo Fabbiani)

  6. Siamo alle solite
    Ing. Filippi, oltre ai soliti slogan che ormai conosciamo a memoria e che non danno alcun apporto costruttivo ai problemi della montagna, potrebbe dire a noi lettori su quale sondaggio si basa la sua affermazione relativa alla riduzione della credibilità della Masini e della Pignedoli? Ah, già, dimenticavo, lei non “risponde” alle osservazioni, lei “afferma” e basta, e penso che dopo la “magra” fatta in occasione della festa della canapa… “risponderà” sempre meno.
    Cordiali saluti.

    (Lollo Mariani)

  7. Però…
    Non vorrei aprire una discussione simile a quella nata dalle dichiarazioni del direttore di Telereggio (anche perchè io sono montanaro!), ma vorrei porre un tema alla riflessione dei lettori: la Bocco-Canala, con un costo di quasi 70 milioni di euro, accorcerà il tragitto di circa 1 minuto (un minuto… ), perchè salterà in pratica esclusivamente l’abitato del Bocco. Quindi nulla di paragonabile alle gallerie del Seminario o di Migliara. Sarà alla fine molto utile per i residenti del paese (per i quali l’attraversamento della statale era effettivamente un problema, ma qui ci sarebbe da riflettere sul cambiamento dei tempi: una volta tutti i paesi nascevano a ridosso delle strade importanti, ora in paese non le vuole più nessuno… ) che non gli automobilisti. E’ ovvio che quel che si è iniziato va finito, ma almeno così ci adeguiamo subito all’idea…

    (Commento firmato)