L’ospedale S. Anna di Castelnovo ne’ Monti? Sta perdendo pezzi, un po’ per volta. Questa è l’opinione espressa ieri sera dai candidati della lista “Persone e montagna”, che candida Federico Tamburini alla carica di primo cittadino a Castelnovo ne’ Monti. Nel corso dell’incontro, che verteva appunto sull'argomento sanità (anche se si sono toccati poi diversi temi riguardanti il capoluogo montano), è intervenuto in particolare il dott. Mario Attolini.
In questi ultimi giorni questo argomento ha irrotto sulla scena del dibattito pre-elezioni. In particolare il previsto arrivo di un'apparecchio per la risonanza magnetica (che dovrebbe essere operativo nella prima metà del 2010) che, a giudizio della lista di Tamburini, sarebbe troppo scarso quanto a potenza di indagine (0,4 Tesla), ha dato la stura ad un batti e ribatti (vedi).
Attolini ha sostenuto che "non cerchiamo responsabili, sappiamo che la scelta non viene dai vertici locali; piuttosto siamo preoccupati, perchè osserviamo che l'ospedale, pezzo per pezzo, viene smontato, senza la resistenza che servirebbe per far valere un progetto per il futuro del S. Anna, che non vediamo. Occorre un'opera di sensibilizzazione".
Federico Tamburini ha detto che "costituiremo un comitato che dovrà occuparsi di reperire fondi, anche se non capiamo come mai in altri luoghi con la stessa somma si è acquistato un apparecchio più potente".
Ancora Attolini: "In provincia ci solo alcuni ospedali che sono, diciamo così, un''appendice' di Reggio, come Montecchio, Scandiano e Correggio. Ora ci stiamo finendo anche noi nella lista. Cosa che invece non succede per Guastalla. Peccato, perchè dovevamo essere uno dei tre poli della sanità reggiana, appunto insieme a Reggio e Guastalla, centro di riferimento della bassa".
Secondo i candidati di "Persone e montagna" "noi stiamo zitti e intanto i politici tagliano". "Discutere si può discutere - si afferma - ma non si possono negare le cose evidenti, quelle che abbiamo già detto in questi giorni. Qualcosa sta cambiando già da anni, lo riconoscono in molti". "Così si maltratta la gente della montagna".
Secondo Attolini "tenere una risonanza così significa accettare un basso profilo. Perchè vogliamo sacrificare cose del genere?".
Qualcuno chiede se anche lo spopolamento non incida in questo modo di portare avanti la politica sanitaria (e non solo). "Certo, lo spopolamento è un problema, perchè così i servizi rischiano di non reggere". "Una politica di questo genere asseconda il decadimento anzichè governarlo e cercare di invertirlo". E' Enrico Bussi che parla di "razionalizzazione del declino".
E’ un volo a planare?!
Noi montanari, fruitori principali del S. Anna, assistiamo da sempre a continui lavori di ampliamento; all’interno del nosocomio vedi quasi più muratori che paramedici… Un’ALA di qua, una di là, un’ALETTA di su, un’altra di giù… Tutto ciò mentre all’interno si riducono i posti letto?!… Sarebbe come ampliare un seminario mentre si assiste al calo delle vocazioni sacerdotali… I conti non mi tornano… Mi auguro che a questa “planata” verso VALLE (intesa anche come pianura) possa seguire “un’impennata” anche di orgoglio, magari puntando sulla eccellenza di alcuni reparti. Ricordate i tempi d’oro dell’angiologia? Sotto “I FERRI” del prof. Tattoni prima, eppoi del dr. Bertani, venivano a farsi operare da tutta Italia! Possiamo oggi, viste le nostre caratteristiche “AMBIENTALI” puntare ad altre eccellenze, tipo, che so, una cardiologia di serie “A”? Quale luogo migliore per una convalescenza adeguata? Io all’idea di una planata verso il baratro davvero non mi rassegno! Sarebbe davvero un paradosso, con tutte quelle “ALI”!
(Umberto Gianferrari)
Come già ribadito nel confronto tra candidati sindaci di giovedì scorso, siamo tutti d’accordo nel tenere “alta la guardia” a difesa del nostro ospedale. La qualità dei servizi sanitari deve rimanere alta e dare risposta ai bisogni dei nostri cittadini. Non voglio polemizzare con colleghi (medici e politici), ma è davvero strumentale che solo nell’ultima fase della campagna elettorale e soprattutto da parte di chi lavora nel nostro ospedale da una vita, si amplifichino alcune problematiche con affermazioni volutamente errate e di parte, dimenticandosi che negli ultimi 5 anni sono stati investiti sull’ospedale e sulla sanità in montagna 22 milioni di euro e ne sono stati valorizzati i professionisti, i servizi e le tecnologie. Abbiamo poi il direttore del distretto, il direttore sanitario, i capi dipartimento internistico e chirurgico del nostro ospedale, i primari che, da quanto mi risulta, non hanno mai detto o denunciato che il nostro ospedale “perde i pezzi”, anzi hanno più volte ribadito che i servizi dell’ospedale sono migliorati ed in espansione. Non voglio, ripeto, polemizzare, ormai siamo anche fuori tempo massimo per la campagna elettorale, ma sulla risonanza magnetica voglio ribadire che è una donazione del compianto Cuvier Boni, che non è stata ancora acquistata e che la Fondazione Boni guidata dall’Avv. Nino Ruffini è come sempre generosamente disponibile a valutare le indicazioni degli esperti della nostra azienda sanitaria (primari di radiologia e direzione generale) per donare la risonanza magnetica più adatta alle nostre esigenze diagnostiche. Aspettiamo l’esito della volontà democratica dei nostri concittadini e lavoriamo tutti per il bene del nostro paese e delle nostre famiglie.
(Gian Luca Marconi, candidato sindaco per “Castelnovo Insieme”)
Risonanza magnetica
Non voglio entrare nella polemica dello “smontaggio pezzo per pezzo del nostro ospedale”, perchè non ne ho nè le conoscenze politiche nè amministrative per poterne parlare. Voglio invece affermare, perchè nè ho conoscenza diretta data la mia profonda amicizia con Nino Ruffini, che per l’acquisto della risonanza non ci sono problemi di fondi. Nino, come guida della Fondazione Boni, ha il desiderio di compiere un’opera fondamentale per la nostra comunità mettendosi umilmente a confronto con qualsiasi (politico e tecnico) che lo possa consigliare per il nostro meglio. E per come lo conosco io, vi assicuro che lo farà.
Cordiali saluti.
(Gabriele Azzolini)
Fondazione? In-fondata!
Caro Ga (Gabriele Azzolini), ero presente all’incontro organizzato da “Impresa montagna” o “Persone e montagna”, che dir si voglia. Posso rassicurare te e i montanari tutti su di un punto: nessuno ha dubitato neppure lontanamente del fatto che la Fondazione possa non tener fede agli impegni assunti. Si è fatto tutt’altro ragionamento, che ti riassumo a spanne: PERCHE’ SPENDERE 950.000 EURO PER UN APPARATO DI POTENZA Y QUANDO A VIGNOLA HANNO SPESO 850.000 EURO PER UN APPARECCHIO DI POTENZA SUPERIORE? La questione della potenza (TESLA), come mi insegni, è tutt’altro che irrilevante, poichè un problema per esempio addominale o toracico NON può essere indagato a fondo con una potenza di soli X TESLA. Eppoi, RISONANZA CHIUSA oppure APERTA? La chiusa (@Caperta, ndr#C) è la soluzione ottimale per chi soffre di claustrofobia, però pare dia un risultato di peggiore risoluzione dell’esame. La pur remota preoccupazione di una possibile inadempienza della Fondazione, o dell’esecutore di quest’ultima, risulta pertanto completamente infondata.
(Umberto G.)