Home Cronaca Castelnovo / “Il futuro apparecchio per la risonanza magnetica del S. Anna...

Castelnovo / “Il futuro apparecchio per la risonanza magnetica del S. Anna nasce vecchio”

61
9

"Anzichè potenziare e consolidare il polo ospedaliero in montagna assistiamo ad un sostanziale impoverimento". E' questo il parere di Federico Tamburini, candidato sindaco a Castelnovo ne' Monti per la lista "Persone e montagna", in relazione all'installazione di un macchinario a suo modo di vedere obsoleto (cioè di insufficiente potenza per le indagini diagnostiche) per la risonanza magnetica all'ospedale S. Anna.

"Non è stata mantenuta la destinazione di ospedale-cardine all’interno della provincia come in precedenza previsto dal PAL (Piano attuativo locale) e nemmeno si sta confermando il ruolo di uno dei tre ospedali per l’emergenza urgenza", sostiene Tamburini.

9 COMMENTS

  1. Ma va!?!?!?
    Ha scoperto l’acqua calda, Sig. Tamburini? Questa sua uscita è per screditare qualcuno? Caro Tamburini, lei forse non lo sa perchè per tanti anni non ha abitato qui, ma tutto iniziò anni fa quando il reparto di angiologia fu inglobato a quello di chirurgia. In angiologia a Castelnovo ne’ Monti venivano ad operarsi da tutta Italia. Poi fu chiuso e fu un brutto presagio per il futuro. In seguito ci fu il passaggio della cardiologia sotto il S. Maria Nuova di Reggio. Ed ora, proprio in questi mesi, la chirurgia e l’ortopedia diventeranno un unico reparto, con operatori che dopo anni di servizio dovranno essere ricollocati, e le case protette e l’RSA entro il 2010 perderanno le infermiere USL, che saranno costrette a lasciare il posto alle infermiere delle cooperative, spesso straniere, per ovvi motivi. Anche qui operatori che non sanno che fine faranno, dove andranno a lavorare. Quindi meno posti letto, meno operatori, meno qualità. Sono anni che si vocifera di un ridimensionamento dell’ospedale Sant’Anna, quindi l’arrivo di un macchinario non all’avanguardia non mi stupisce. Perchè invece che far pubblicare questo scarno comunicato non ha pensato bene di informarsi sulla situazione dell’ospedale, proponendo anche una sua personale soluzione? Questi tagli tra l’altro non sono frutto di decisioni locali, come forse si vorrebbe insinuare, ma sono a livello provinciale e regionale.
    Ma tra qualche anno dovremmo essere ricoverati altrove? Finora la gente non si è accorta di questo ridimensionamento perchè si è sempre fatto in modo di “tamponare”, per creare meno disagio. A mio padre, per esempio, è capitato due volte di essere ricoverato in un altro reparto in attesa di un posto letto. E meno male che c’era un altro posto, se no magari dovevano ricoverarlo a Reggio. E i nostri anziani che fine faranno? Ora la presenza di personale USL all’interno delle case protette garantisce una certa qualità, in continuo aggiornamento, in filo diretto con l’ospedale. L’anno prossimo le cooperative manterranno la stessa qualità o andranno al risparmio? Le infermiere straniere, pur bravissime, sapranno rapportarsi con i nostri anziani non conoscendo bene la lingua e la nostra realtà locale? Speriamo.

    (P. Costetti)

    —–

    @CPer correttezza un’annotazione tecnica della redazione circa lo “scarno comunicato” di cui parla il lettore. La nota di Tamburini, sintetizzata perchè già apparsa sulla stampa, era in realtà più ampia.

    (La redazione)#C


  2. La risonanza magnetica verrà installata al Sant’Anna grazie alla donazione di un importante imprenditore della montagna, il compianto Cavalier Cuvier Boni. Le caratteristiche di tale macchina sono state indicate da una apposita commissione dell’azienda composta dai responsabili dei reparti di radiologia dell’Azienda sanitaria provinciale e del Santa Maria Nuova. Questo tipo di apparecchiatura è l’unica rem a basso campo di tutta l’azienda (è costata circa 900 mila euro, ed ha campo di intensità 0.4 Tesla), la quale, essendo aperta, permetterà di fare l’esame anche a tutti i pazienti che soffrono di claustrofobia. Tale prerogativa risulterà attrattiva anche per persone che provengano da fuori del territorio montano, che altrimenti dovrebbero rivolgersi a strutture convenzionate. Per fare una rapida panoramica, a Scandiano e Guastalla le rispettive risonanze hanno un campo più alto (1.5 tesla) ma sono chiuse, mentre Sassuolo ha un macchinario da 0.3 tesla, quindi più basso di Castelnovo. I lavori fatti dall’azienda per contenere la risonanza sono stati più costosi della macchina stessa donata da Cuvier Boni. Quando, negli anni, si presenterà la necessità di sostituire il macchinario, le dimensioni e le caratteristiche dell’alloggiamento consentiranno di ospitarne anche di più potenti. Oggi comunque l’apparecchiatura installata consente di fare ottimamente tutti gli esami osteo-articolari e del rachide, che sono la maggior parte delle richieste esterne, e tutta la neurobase che rappresenta la maggioranza delle richieste ospedaliere. In totale più del 90% della normale attività viene coperta dalla nostra risonanza, che non fa soltanto cose più fini come la spettrografia, prerogativa esclusiva delle macchine ad alto campo. Per quanto riguarda la riabilitazione cardiologica, già da alcuni mesi è stato affrontato il discorso di un forte rilancio del nostro reparto, progetto sostenuto anche dal Santa Maria Nuova e dalla cardiochirurgia del Salus.
    Sostengo invece pienamente il concetto che tutti noi, rappresentanti politici e delle istituzioni, dobbiamo mantenere costante l’attenzione sul livello del nostro ospedale: va comunque precisato che il Sant’Anna è stato confermato, anche per il futuro, un presidio sanitario fondamentale non solo per la montagna ma a livello provinciale. In questi anni vi sono state investite decine di milioni di euro e la struttura si è visibilmente rafforzata e rimodernata. Non ci sarà, come qualcuno paventava, alcun trasferimento di reparti o servizi del Sant’Anna ad altri ospedali. E’ programmato l’accorpamento dei reparti di chirurgia ed ortopedia, che verranno ristrutturati in base all’intensità di cura per i pazienti. Ho chiesto personalmente alla direzione sanitaria informazioni in merito alla eventuale riduzione dei posti letto per i pazienti e il dottor Poli mi ha confermato che attualmente ci sono 15 posti per il reparto di chirurgia ed 11 per il reparto di ortopedia, e tali rimarranno anche in seguito.

    (Gian Luca Marconi, sindaco del Comune di Castelnovo ne’ Monti)

  3. Diritto all’informazione
    La scelta unilaterale della redazione di Redacon di pubblicare solo uno scarno stralcio della nota “Quale sanità in montagna” inviata dalla lista “Persone e montagna” ha originato una forte ed inaccettabile distorsione dei contenuti. Con l’obiettivo di ristabilire un preciso e doveroso diritto all’informazione chiedo cortesemente alla redazione di pubblicare la nota integrale invitando nel contempo i gentili lettori di Redacon di prenderne visione e, se del caso, a commentarla di nuovo. Ristabilita la completezza dell’informazione sarà mia cura rispondere volentieri ai quesiti e alle considerazioni.
    Cordialmente.

    (Federico Tamburini, candidato sindaco)

    —–

    @CCon l’avvertenza che talvolta – come in questo caso – le “distorsioni dei contenuti” vengono causate da un invio “distorto” dei comunicati alle varie testate (spediti cioè in tempi diversi), ritenendo tuttavia di fornire un servizio ai lettori accogliamo la richiesta e proponiamo qui di seguito la nota della lista capeggiata da Tamburini.

    (La redazione)#C

    * * *

    In questi ultimi anni anziché veder consolidare e potenziare il polo sanitario di riferimento di tutta la montagna, l’ospedale S. Anna, abbiamo assistito ad una forma non eclatante ma strisciante di sostanziale impoverimento con importanti riflessi sulla qualità dell’offerta sanitaria per la nostra gente.
    @CDoveva diventare uno dei tre ospedali di riferimento. #C
    Non è stata mantenuta la destinazione di ospedale cardine all’interno della provincia come in precedenza previsto dal PAL (Piano attuativo locale) e nemmeno si sta confermando il ruolo di uno dei tre ospedali per l’emergenza urgenza.
    @CQuello strano concetto di potenziamento… #C
    Alcuni sostengono che è stata consolidata la struttura e potenziati i servizi ospedalieri rafforzando il legame e l’integrazione con l’ospedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia.
    Ci domandiamo se rafforzare significa:
    – cedere il laboratorio analisi, compreso tutto il personale;
    – eliminare la guardia chirurgica interna nel fine settimana e nei giorni festivi;
    – togliere la doppia reperibilità ortopedica;
    – eliminare la reperibilità radiologica locale necessaria a definire le urgenze notturne e festive con l’onere di ricoverare altrove i pazienti;
    – accorpare chirurgia e ortopedia in un solo reparto con conseguente riduzione dei posti di lavoro e dei posti letto (notizia quest’ultima che è stata smentita dal sindaco in questi giorni!).
    Tutto questo dimostra che a Reggio c’è un progetto diverso da quelle che sono le aspettative della nostra comunità.
    La lista “Persone e montagna” dice NO a questa tendenza al ridimensionamento del S. Anna realizzato mediante una forte decurtazione quantitativa e qualitativa dei servizi sanitari ed assistenziali destinati ai residenti della nostra montagna.
    @CSulla risonanza magnetica in arrivo#C
    Quanto al roboante annuncio che avremo a disposizione a breve uno strumento, la risonanza magnetica, modernissimo e all’avanguardia è doveroso sul punto, fare alcune precisazioni. Il livello delle prestazioni della risonanza magnetica è definito dalla unità di misura del campo magnetico, TESLA, preceduto da un indicatore numerico da 0,1 a 4,5 che ne garantisce quindi l’efficacia e i campi di applicabilità.
    Nei mesi scorsi alcuni ospedali emiliani si sono dotati di una nuova risonanza e quindi l’ospedale Maggiore di Parma ha scelto una RMN di 3.0 TESLA che è, molto potente e permette di fare anche ricerca scientifica. Nel Marzo 2009 l’ospedale di Mirandola (MO) si è dotato di una RMN 1,5 TESLA, di ottimo livello. Ma anche Scandiano, 2 anni fa, ha montato una RMN di 1,5 TESLA, e Guastalla l’ha fatto 4-5 anni fa. Il nostro ospedale, dopo tanti di attesa installerà una RMN da 0,4 TESLA che non permetterà di dare un’adeguata risposta tecnologica ai crescenti bisogni della gente della montagna che ancora una volta sarà costretta a spostarsi altrove. Precisiamo altresì che l’AUSL di Reggio Emilia ha tempestivamente previsto nel triennio 2008/2011 la spesa per ampliare il reparto di radiologia del S. Anna al fine di inserire la nuova apparecchiatura e i relativi lavori sono già stati appaltati per una spesa complessiva di euro 1.900.000,00 come risulta dalla comunicazione disponibile sul sito AUSL RE. Sono i nostri soldi che vengono spesi per realizzare la predisposizione per un’apparecchiatura che appare fin da subito insufficiente per rispondere ai nostri bisogni. Su quanto detto sopra non temiamo smentite e invitiamo la popolazione ad informarsi ulteriormente sul punto.
    @CUna nostra proposta#C
    Il candidato sindaco Federico Tamburini e tutti i componenti la lista “Persone e montagna” si impegnano a mettere in atto una forte azione politica, in accordo con gli altri sindaci della montagna e la popolazione tutta per invertire l’attuale rotta sulla sanità in montagna affinché le promesse assunte a suo tempo verso il nostro polo sanitario vengano adempiute e rispettate potenziando anche il polo chirurgico e incentivando le politiche riabilitative di qualità. Per quanto concerne la RMN e come specificato nel programma di governo qualora la comunque generosa fondazione donante non sia in grado di erogare altri fondi per l’acquisto di una apparecchiatura più adeguata (almeno 1,5 TESLA), siamo pronti a costituire un “COMITATO 1,5 TESLA” che possa raccogliere i fondi necessari per l’acquisto dell’apparecchio di cui sopra, a garanzia di un migliore servizio alla nostra gente, di un innegabile miglioramento qualitativo dell’offerta sanitaria in genere rendendo così adeguato e proficuo l’importante investimento dell’AUSL finanziato anche con fondi pubblici.

    (Federico Tamburini, candidato sindaco lista “Persone e montagna”)

  4. Tamburini o…
    Ma tutte queste informazioni cosi “precise” e di prima mano il Sig. Tamburini dove le va a pescare? Non sarà qualcuno del suo enturages che lo tiene costantemente aggiornato? E la deontologia dove la mettiamo? Per non parlare poi del famoso detto: “Non si sputa nel piatto deve si mangia”. Ad onore di cronaca non ho mai letto, e anche il post all’articolo lo conferma, di un sindaco che abbbia utilizzato o sbandierato in campagna elettorale e non conoscenze che gli derivano dalla sua professione. L’arte della politica non è per tutti. Sicuramente lo è per Marconi.

    (mb)

  5. Che male c’è?
    E se ANCHE il candidato sindaco F. Tamburini fosse stato informato da un suo amico medico del S. Anna che male c’è? Non credo che questo significhi sputare nel piatto in cui si mangia. O forse le argomentazioni così dettagliate danno fastidio? A me dà più fastidio il dovere andare a Scandiano per fare la RISONANZA alla mia spalla! Eppoi c’è sempre lo spazio per replicare, volendo e potendo. Comunque sia, credo sarebbe meglio trovare il coraggio di firmarsi, prima di indagare sui misteri altrui e assegnare (da che pulpito?) la PATENTE di POLITICO DI RAZZA a Tizio o a Caio… Ma come spesso accade è più comodo cercare la pagliuzza nell’altrui occhio piuttosto che…

    (Umberto Gianferrari)


  6. Sono veramente indignato nel leggere le affermazioni di mb. Ma questo signore sa cos’è la deontologia? La confonde probabilmente con un’altra parola: OMERTA’!!! Ma per quale motivo un dipendente sputa nel piatto in cui mangia nell’esprimere la propria opinione? Mi pare che in Italia ci sia libertà di pensiero e di espressione, o sbaglio? E se ad esprimerla è un dipendente di un’azienda pubblica le cose cambiano? Qualcuno mi spieghi il perchè. Forse perchè è più importante che a Castelnovo le cose appaiano ottime, piuttosto che esserlo? Tanto poi nessuno dice niente! A me pare invece che sia arrivato il momento di dire le cose come stanno proprio per avere servizi di eccellenza in un ospedale fondamentale per tutta la montagna. E’ ancora una delle poche cose “vive” in montagna, non facciamolo morire.

    (Simone Bagnoli)

  7. Oh, mama, che paroloni…. indignato… speciale?
    Tutto giusto, sig. Bagnoli, ma è l’uso strumentale in campagna elettorale che dovrebbe indignare. Le faccio una domanda: se non fossimo in campagna elettorale e se non ci fossero candidati interessati, crede che il “problema TAC” sarebbe emerso con tanto fragore ed utilizzato in modo strumentale da una lista “civica”?
    Gent. sig. Gianfferrari, il sottoscritto si è sempre firmato in ogni commento.

    (mb)