Donna, mamma, giovane e allevatrice. Erika Favali, 24 anni, ha fatto una scelta professionale insolita. Dopo aver conseguito gli studi tecnici all'Istituto Zanelli di Reggio Emilia ha deciso di lavorare nell'azienda del padre Danilo, che da una decina d'anni alleva vacche di razza chianina, una razza conosciuta ed apprezzata fin dall'antichità. Gli Etruschi e i Romani usavano animali dal candido manto nei cortei trionfali e per i loro sacrifici agli dei.
L'uomo ha sempre dimostrato da sempre una spiccata ammirazione per questa razza, per la sua bellezza e per vivacità di temperamento e per la sua squisita carne. Ebbene, Erika le alleva in quel di Montalto e precisamente ai piedi di Monte Duro. Come si suol dire Erika è figlia d'arte e ha deciso di intraprendere la professione del padre e di dedicarsi alla cura di questi grossi bovini che forniscono una carne unica in un contesto ambientale perfetto e ad alta vocazione agricola in genere.
La giovane mamma dopo aver insegnato per due anni come tutor allo Zanelli, decide di dedicarsi all'agricoltura (la scrivania non faceva per lei). Sapeva dei sacrifici che l'avrebbero impegnata ogni santo giorno, sabati e domeniche comprese, Natale e Pasqua e anche per le ferie, perchè gli animali vanno governati giornalmente, ma decisa e determinata più che mai: non ha avuto dubbi, "questa sarà la mia attività".
Sono circa cinque anni che lavora nella sua azienda, la stalla moderna ospita cinquanta animali fra fattrici, vitellini che sono 12 e manze da ingrasso. Gli animali vengono allevati in stabulazione libera e alimentati da prodotti biologici, fatti crescere (fieno, orzo, frumento, mais e favino macinati nel mulino aziendale) nei campi di Montalto; anche l'acqua con cui si abbeverano è ottima, sgorga dalle sorgenti di Monteduro...
I vitelli girano liberi nella stalla e sono allattati naturalmente dalle madri fino allo svezzamento, che avviene intorno al sesto mese di vita, una caratteristica unica di questi vitelli: nascono di pelo rosso e poi diventano bianchi come le madri.
Le giornate di Erika passano fra la stalla e i campi, ma è felice, conduce una vita sana all'aria aperta e quando alza lo sguardo il panorama è stupendo. Le dolci colline di Montalto fanno da corona all'azienda e ai suoi piedi il grande massiccio si trova di monte Duro.
E' felice e lo si vede: ogni tanto inforca la sua mountain-bike e percorre i cento metri che la separano dalla sua vecchia casa per andare a vedere il suo bambino di due anni custodito dalla nonna e via di nuovo in azienda, dove si sente realizzata, specialmente ora che la nuova casa con lo spaccio (sorge a pochi passi dalla stalla) è quasi ultimata.
Ed è proprio qui che Erika vende ai suoi clienti la carne genuina proveniente dai suoi animali e propone un pacco famiglia di circa 20 kg contenente tutti i tagli di carne presenti dell'animale: fiorentine, bistecche, arrosto, brasato, cotolette, doppione, girello, spezzatino, svizzere, filetto e ossi buchi. Inoltre offre anche dell'ottimo vino che il padre Danilo ricava dalla sua vigna biologica ubicata sempre sulle colline di Montalto.
Complimenti, Erika, un bell'insegnamento di vita e una scelta ottima anche se coraggiosa in un momento difficile. Dice: "Tutto sommato sono contenta anche perché noi agricoltori qualcosa da mettere sotto ai denti l'abbiamo sempre e possiamo ritenerci fortunati".