Si è svolto questa mattina a Roma al Ministero del lavoro, grazie all'interessamento della senatrice Leana Pignedoli, un incontro tra l'assessore al Lavoro della Provincia, Gianluca Ferrari, ed il sindaco di Carpineti, Nilde Montemerli, con il direttore generale del Ministero, Giuseppe Mastropietro, in rappresentanza del sottosegretario senatore Viespoli. Obiettivo: favorire la prosecuzione, anche dopo la prima annualità, della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori e le lavoratrici della ceramica Dual di Carpineti.
Data la difficile situazione economica che coinvolge tutta la provincia ed in particolare la realtà montana, è stato richiesto di poter considerare - per il raggiungimento dell'obiettivo previsto dal precedente accordo presso il Ministero di una rioccupazione del 30% dei 100 lavoratori della Dual - anche la possibilità di contabilizzare i lavoratori che stanno frequentando percorsi formativi con sbocchi occupazionali certi: in tal senso è arrivata una piena disponibilità da parte del Ministero.
Per questo, nei prossimi giorni, Provincia e Comune si attiveranno, insieme alle parti sociali, per ottenere questo risultato e pertanto consentire un altro anno di cassa integrazione agli altri lavoratori, in attesa di una possibile ricollocazione e della ripresa produttiva.
"Si tratta di un importante risultato - affermano l'assessore Ferrari e il sindaco Montemerli - che conferma l'impegno delle istituzioni locali per fronteggiare la crisi, ancora pesante, che ha colpito l'intera comunità reggiana ed in modo particolare il territorio montano, e per dare risposte positive alle esigenze delle comunità locali".
Bene!
Ho avuto modo di seguire i lavori del tavolo sulla crisi e penso che questo sia un ulteriore risultato (poi occorrerrà lavorare per dare le gambe a questo percorso e non sarà facile) che sottolinea l’impegno e l’importanza del lavoro della Provincia e delle istituzioni locali. Lo scrivo perchè ho letto alcune critiche un po’ ingenerose, forse dovute a una scarsa conoscenza dei vari provvedimenti presi per fronteggiare questa crisi, provvedimenti certo non miracolistici o risolutivi ma che nel loro insieme un po’ di effetto paracadute lo stanno facendo. Faccio alcuni esempi: l’impegno assunto da cinque istituti bancari reggiani di anticipare i fondi necessari per la cassa integrazione agli operai del comparto ceramico (servirebbero almeno sei mesi agli istituti previdenziali deputati per fare avere i soldi agli operai e alle loro famiglie); il milione e mezzo messo dalla Camera di commercio per il fondo provinciale anticrisi; il fondo crisi istituito dai comuni della montagna e gestito dalla Comunità montana a sostegno degli artigiani e del commercio; la revisione dei parametri per l’accesso ai servizi alla persona (nido, trasporti, etc) per dare risposte a chi perde il lavoro dipendente o lavoratore autonomo che sia; l’avvio di appalti pubblici sulla manutenzione ordinaria e straordinaria; il nostro Comune mette in tre appalti già assegnati a ditte locali circa 600 mila euro (campo sportivo di Felina, Gatta, manutenzione strade, cunette, marciapiedi, etc). Queste sono alcune delle decisioni prese a livello provinciale e locale, sempre in difesa perchè la situazione economica altro non permette, ma comunque azione concrete e subito spendibili. Grazie.
Paolo Ruffini)