Home Cronaca Lettera aperta / Friggeri (Udc) sulla viabilità in montagna

Lettera aperta / Friggeri (Udc) sulla viabilità in montagna

8
0

Lettera aperta del capogruppo dell’Udc in Comunità Montana Marino Friggeri a tutti i partiti della montagna reggiana.

La viabilità è sempre stata per la nostra montagna un “grande problema “. La natura del territorio, la sua conformazione geografica, le esigenze della gente che vi abita, le opinioni condivisibili o non di tutti i soggetti politici, partiti e istituzioni, hanno fin ad ora prodotto un solo risultato: si discute tanto .... Ma nel frattempo la montagna crolla sia sul piano demografico che su quello generazionale, per non dimenticare quello economico e sociale.
Bisogna far presto, attendere ancora significa diventare colpevoli del crollo di un territorio tra i piu belli dell’Appennino italiano.
La viabilità è sempre stata una questione forte, a tal punto da essere vista come una azione da realizzare prima nei progetti e poi nella fase di implementazione come una vera propria azione per il futuro.
Progettare una strada significa soprattutto decidere quale futuro avranno non solo gli automobilisti che la percorreranno, ma quale tipo di società, quale economia/ambiente si realizzerà dopo aver costruito la viabilità progettata.
In modo aperto mi sento di proporre a tutti i responsabili dei partiti della montagna un terreno di confronto sul tema “la viabilità per lo sviluppo della montagna“.
Si tratta di un invito a tutti coloro che nella responsabilità a loro assegnata dal loro partito di appartenenza, hanno a cuore il futuro della montagna reggiana e di chi vi abita o vuol tornare ad abitare.
Credo però che si debbano chiarire alcune pre-condizioni per dare all’incontro un senso logico.
La prima riguarda l’azzeramento almeno culturale delle divergenze fino ad ora emerse; non servirebbe sedersi per discutere mettendo sul tavolo la propria borsa da lavoro piena zeppa di rigidità. La seconda questione riguarda la capacita di ridisegnare un nuova viabilità per un reale sviluppo della montagna (senza nulla togliere al ruolo centrale del capoluogo di riferimento che dovrà restare forte sul piano dei servizi e del commercio), che dovrà fare perno sulla capacita economica endogena ma anche su sopporti esterni sia in termini di sviluppo economico e sociale che di rispetto dell’ambiente.
A queste condizioni si può rispondere con interesse oppure con il silenzio.
Ai responsabili dei partiti della zona montana, tutti meritevoli di considerazioni e stima, voglio però ricordare che discutere tra montanari dei problemi dei montanari serve sempre.
Ritengo di dover proporre a tutti i soggetti interessati una data ed un luogo. L’incontro può avvenire il giorno 30 luglio prossimo, sabato, alle ore 19,30, a Nismozza.
L’importanza di una discussione sul tema proposto richiede convinzione e disponibilità
.