Riaprire subito la Gatta-Pianello. E' l'appello che giunge dal Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano. Pubblichiamo di seguito la nota diffusa alla stampa.
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A distanza di molte settimane – troppe! - dall'ultima piena del Secchia che ha divelto un centinaio di metri della “pista” Gatta-Pianello una forte attesa per la riapertura e una altrettanto forte preoccupazione per il futuro si manifestano tra i residenti e giungono anche al
Parco nazionale.
Occorre riaprire subito al traffico, con le dovute cautele e segnalazioni. Occorre farlo sicuramente anche in vista del week-end di Pasqua, nel quale la zona è attraversata e quantomai frequentata da residenti e turisti. Occorre poi firmare un protocollo operativo tra tutti gli enti interessati sulla futura manutenzione di questa cosiddetta “pista” che coinvolge passioni civili, eccellenze ambientali, criticità idrauliche.
Da un lato non ci possono volere settimane per un semplice ripristino. Dall'altro questi ripristini, se devono operare attraverso il meccanismo di cessione di inerti da escavare in cambio di lavori, non devono prevedere il prelievo di inerti aggiuntivo rispetto agli spostamenti necessari sul posto, area SIC e Parco nazionale. Da un lato ancora devono svolgersi secondo un modello flessibile a minimo impatto. La strada deve essere tenuta il più possibile accostata a monte, ai margini dell'alveo. Il fiume va contenuto accompagnandone la corrente e i movimenti naturali e non con la pretesa di canalizzarlo in modo innaturale (anche perché, trovandoci ancora nel medio corso montano anziché in pianura, tale pratica è destinata al fallimento). Non sempre per ovviare a qualche lampadina bruciata è conveniente rifare mezzo impianto... restando al buio per settimane!
La situazione idraulica, ambientale e anche giuridica della Gatta-Pianello è notoriamente particolarmente delicata. Per una regolare e puntuale manutenzione la Regione, la Provincia, il Comune, il Parco, i servizi idrici di bacino dovrebbero approfondire in un protocollo apposito criteri e procedure per operare nelle future occasioni di criticità con tempestività, flessibilità e minimizzazione dell'impatto al tempo stesso.
Alleluja…
Era ora che pure il Parco si facesse sentire a riguardo! Mi piacerebbe sapere come la pensa a riguardo il membro del direttivo Gioacchino Pedrazzoli, viste le dichiarazioni rilasciate in autunno… Non dimentichiamo che oltre ai disagi creati a pendolari e turisti, la chiusura della Gatta-Pianello penalizza fortemente l’esercizio pubblico delle Fonti, solitamente gremito nel periodo pasquale.
Grazie e buona giornata.
(Riccardo Bigoi)