Fabio Filippi scrive, Lelio Russo, capo compartimento Anas di Bologna, risponde. Ma la risposta sembra un po' limitativa. Se infatti il primo (dopo qualche spunto polemico, ovvio in periodo pre-elezioni, con la sen. Pignedoli), elenca la serie di malanni di cui soffre la statale 63, che ugualmente deve continuare ad assolvere quotidianamente il compito di reggere il traffico pendolare pianura-montagna, il secondo restringe le sue competenza (e dunque quelle dell'Anas) al facimento della Bocco-Canale, di cui conferma che si sta giungendo in fondo alla fase progettuale e che entro l'anno, come annunciava nei giorni scorsi l'assessore provinciale Spaggiari, si passerà all'iter dell'appalto.
Le parole dei due. Il primo: "Ho interpellato nei giorni scorsi il capo compartimento Anas dell'Emilia-Romagna, ingegnere Lelio Russo, per conoscere la situazione reale dei lavori programmati lungo la strada statale 63: lo stato dei progetti, dell’appalto e la previsione dell’inizio degli interventi. In particolare ho chiesto delucidazioni sullo stato dei lavori di quattro opere programmate da tempo: tratto Bocco-Canala; rotatoria di Puianello; variante del Ponte Rosso a Castelnovo Monti e bretella di Rivalta". "Ho chiesto inoltre notizie relative alla sistemazione delle frane nel tratto Bocco-Bettola. La statale è purtroppo anche affetta dal problema dell’incuria e della scarsa manutenzione. Negli ultimi mesi abbiamo letto di diversi incidenti, relazionabili alle pessime condizioni in cui versa la strada. In diversi tratti la 63, soprattutto nell’area appenninica e collinare, cade letteralmente a pezzi: le scarpate sono a malapena sorrette da muri in pietra, vecchi di sessant’anni. In questi mesi si sono verificati vari crolli di barriere di protezione e numerose sono state le frane, come alla Bettola e a Canala, tratti, anche attualmente, per metà interrotti".
Ed ecco il secondo: "Tratta Bocco-Canala: il completamento della variante alla statale 63 del valico del Cerreto in corrispondenza dell'abitato di Bocco in Comune di Casina è in fase di progettazione secondo le intervenute normative e, al momento, si sta sviluppando il progetto definitivo. Si prevede, superata la conferenza di servizi, di giungere ad approvazione del progetto defininitivo per l'appalto integrato nel tardo autunno prossimo, per avviare le procedure d'appalto entro l'anno in corso". Che aggiunge: "Gli altri interventi coinvolgono marginalmente la statale e riguardano principalmente strade di competenza locale; di conseguenza la progettazione e l'esecuzione di tali interventi è a cura dei rispettivi enti gestori".
Mm… e tutti quei tratti da un milione di euro che l’avrebbero resa più scorrevole? Li finanzierà e realizzerà direttamente la Provincia? Quali assicurazioni aveva avuto e quali assicurazioni può dare la Giunta uscente? Il crollo dei muri che sta invadendo la strada in più punti, per non dire dei crolli della strada stessa, può attendere tanto? Ma l’Anas non è di pertinenza statale? Non spetterebbe a Fabio Filippi ADESSO portare a casa? Da lui adesso aspettiamo un annuncio non una interpellanza…
(Commento firmato)
Caro Filippi e caro Ing. Russo
Da cittadino della nostra montagna rimango esterrefatto se non sbigottito dalle risposte ricevute dal responsabile dell’ANAS. Mi auguro che per problemi di “spazio” su @CRedacon#C non sia stata riportata l’integrale risposta. Se così non fosse, consiglierei all’Ingegnere di farsi un viaggetto sulla stupenda SS 63 per constatare il manto perfetto, esente da buche, le cunette pulitissime, gi argini che sembrano giardini, le pochissime curve filanti ad ampio raggio, la carreggiata a quattro corsie per ogni senso di marcia, il segnale GSM al massimo livello all’interno di tutte le gallerie!!! “Siete usciti sui giornali mesi fa raccontandoci che a giorni i telefonini avrebbero funzionato!!!”. Dovete solo vergognarvi per il modo in cui avete gestito questo tratto di strada. Non mi sbagliavo quando tempo fa quando dicevo “benvenuti all’inferno”.
Ingegnere, le comunico che mi sto adoperando per riunire un gruppo di volonterosi per effettuare la manutenzione delle cunette, alla presenza delle tv locali e di “Striscia la notizia”, così le daremo modo di spiegare ai MONTANARI il perchè sono cittadini di serie Z.
Distintamente la saluto.
(Roberto Malvolti)
Sta…tale quale (da anni)
Si discute di gallerie, tangenziali, trafori, ma visto che la percorriamo tutti (senatori e non) mi sembra che ci prendiamo in giro da soli. Ma non vi rendete conto che non viene effettuata nemmeno la normale manutenzione che permetterebbe almeno la salvaguardia del veicolo? Io non so a chi spetta legalmente la cura della statale 63, ma so che questa non avviene. Ultimamente si limitano a evidenziare con la segnaletica i tratti pericolosi, come a dire: “Noi vi abbiamo avvisati”, ma nessuno risolve poi i problemi. Io propongo di fare un resoconto fotografico dei vari dissesti, ognuno di noi utilizzatori, per il tratto di competenza, e di farlo pubblicare. Se ne vedranno delle belle…
Buona statale a tutti.
(Nazzareno Meschieri)
Chiedere cose precise e segnalare problemi circostanziati secondo me sarebbe il primo passo per essere presi sul serio… Con frasi ad effetto come “benvenuti all’inferno”, “sono il tuo incubo peggiore” o “moriremo tutti!!!” non si va da nessuna parte.
(Commento firmato)
Rispondo al commento firmato
Carissimo “SCONOSCIUTO”, mi permetto di precisare alcune cose, visto che Lei chiede di segnalare cose precise. Forse nel suo commento si è perso anni di segnalazioni che il sottoscritto ed altri hanno fatto, ma, preso atto di ciò, perderò un po’ di tempo e lo farò perdere anche a Lei ripercorrendo quanto segnalato:
– curva all’uscita della prima galleria della Croce: è la curva con più incidenti mortali e non della SS 63, gia picchettata dall’ANAS per essere raddrizzata, ma purtroppo è ancora li, con il muretto che cade;
– cunette di Ponte Rosso, nell’inverno appena passato causa di svariati incidenti a causa della formazione di ghiaccio per l’acqua che si riversava sulla sede stradale – segnalato da me ai CC di Castelnovo ne’ Monti;
– parapetti dei ponti prima di Ca’ del Merlo;
– gallerie senza segnale GSM;
– parapetti dei ponti del tratto dal Bocco alla Vecchia;
– manto stradale, buche, ecc. ecc., la lista è infinita.
E noi utenti viviamo di proclami pre-elettorali e di sistemazioni a pezzi e bocconi. Tutto lì e forse non è giusto “benvenuti all’inferno”. La verità starà forse nel mezzo e la conta dei voti è importante, ma Lei forse pensa che Il PADRONE dell’Italia ed i suoi generali spenderanno soldi nella MONTAGNA ROSSA??? Ma non raccontiamoci delle favole, staremo a vedere quello che succede. Io sono convinto che dei 70 miliardi di € messi dal governo in OPERE ED INFRASTUTTURE solo le briciole saranno spesi da noi. Non si dimentichi che in Italia si farà il ponte dello stretto ed a monte la SALERNO-REGGIO CALABRIA è una mulattiera, anzi un cantiere aperto da 30 anni; forse che la CROCE fatta con la matita costi? E che vada pagata? Ma dove andremo a finire!?! L’Italia va male anche perchè per accontentare questo e quello si inizia un’opera e mai la si finisce; lo stupore non è solo per l’esempio di prima, ma Lei si è mai chiesto se può essere normale COLUI che riorganizza una strada e fa un pezzo a Collagna, uno a Castelnovo ne’ Monti, uno a Casina e poi lascia le curve di Rio Torbido!? Il semaforo di Puianello!? I vecchi sarebbero inorriditi.
Grazie.
(Roberto Malvolti)