Una interessante indagine è stata avviata nei giorni scorsi dalla Polizia municipale castelnovese, prendendo le mosse da un fatto di per sé banale. Lunedì scorso, 9 marzo, giorno di mercato, alcuni agenti notavano la presenza di un cittadino extracomunitario di origine centrafricana intento a svolgere attività di volantinaggio per le vie del centro. Fermato per l’identificazione, il ragazzo non è stato in grado di esibire alcun documento ed è stato pertanto accompagnato al Comando.
Una volta arrivato nella sede della municipale a Palazzo Ducale ha contattato telefonicamente il proprio datore di lavoro, sig. T.G., residente in Baiso, ma originario della provincia lombarda. Questi si è presentato di lì a pochi minuti “rassicurando” gli agenti che la persona fermata era regolarmente soggiornante in Italia e provvista di regolare permesso.
Ancorché molto simpatico e conciliante, il sig. T.G., mediatore finanziario, non ha convinto il personale di pronto intervento che, dopo aver identificato l’italiano, ha comunque accompagnato l’extracomunitario in Questura. Qui è risultato già fotosegnalato per ingresso illegale nell’UE, ed è stato di seguito oggetto di provvedimento di espulsione, non prima però di avere reso informazioni agli agenti circa la sua posizione lavorativa.
In particolare è emerso dalla testimonianza che egli lavorava per la “G***** L******* Servizi Finanziari”, con sede a Milano e che, dopo aver sottoscritto un contratto di lavoro della durata di poche settimane, ne era rimasto dipendente “in nero” per poche centinaia di euro al mese. La Polizia municipale castelnovese ha pertanto proceduto a denunciare alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia il Sig. T.G. e la società finanziaria milanese per sfruttamento della manodopera clandestina. La loro posizione è inoltre sottoposta al vaglio dell’Ispettorato del Lavoro in ordine agli ulteriori provvedimenti di competenza.