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Lega Nord: “Rimuovere Fausto Giovanelli dalla Matilde spa”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Dal 2003 al 2007 la Matilde S.p.A, una società mista, a partecipazione pubblica e privata, chiude i bilanci in negativo. I pessimi risultati sono peggiorati di anno in anno e, dai 5.500 euro di rosso del 2003, si è arrivati ai 57.400 euro del 2007. La legge finanziaria del 2007 è chiara in merito e, al comma 734 dell’art. 1, cita: «Non può essere nominato amministratore di ente, istituzione, azienda pubblica, società a totale o parziale capitale pubblico chi, avendo per ricoperto nei 5 anni precedenti incarichi analoghi abbia chiuso in perdita tre esercizi consecutivi». La sentenza della Corte costituzionale, alla quale il presidente Giovanelli è solito appellarsi, annulla l’applicazione del comma nella parte che si riferisce alle regioni e presumibilmente agli enti da esse controllati. La Matilde S.p.A. anche se la Regione, con una legge del 1989, ha concesso ingenti contributi agli enti locali che hanno voluto entrare nella compagine societaria, è e resta una società per azioni della quale, tra l’altro, la Regione non detiene alcuna quota ed è quindi ragionevole presupporre che sia soggetta a quanto disposto dalla finanziaria 2007.

Il medesimo discorso varrebbe per il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, di cui Fulvio (Fausto, ndr) Giovanelli è stato recentemente nominato presidente. Per queste ragioni ho presentato un’interrogazione alla giunta regionale con la quale chiedo se fosse a conoscenza di tutto ciò; se il CDA della Matilde S.p.A. e la presidenza del Parco nazionale siano interessati dalle eccezioni di cui la sentenza della Corte costituzionale e della circolare del Consiglio dei ministri e, in caso di risposta negativa, per quale motivo l’amministrazione della società non sia stata sostituita e Giovanelli sia stato nominato presidente del Parco; se e come intenda attivarsi per assicurarsi che quanto disposto dalla finanziaria 2007 sia applicato. Chiedo infine come intenda attivarsi al fine di perseguire eventuali illeciti penali e civili derivanti dalla non osservanza della vigente normativa.

(Maurizio Parma, capogruppo della Lega Nord Regione Emilia-Romagna)

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NOTA DI REPLICA DI FAUSTO GIOVANELLI

La presidenza di Matilde spa è a disposizione per un impegno unitario, bipartisan, per fare di Montefalcone un centro di eccellenza della Val d'Enza e dell'agroalimentare italiano. Dalla Lega Nord emiliana giungono strumentali richieste di dimissioni dalla presidenza di Matilde spa, sulla base di norme decadute e abrogate proprio nei giorni scorsi dal governo e dal Parlamento. Già da mesi peraltro la norma era stata dichiarata incostituzionale e inapplicabile all'ordinamento regolato da leggi regionali [è il caso di Matilde spa] su richiesta della Regione Veneto; inoltre una circolare di Tremonti del luglio 2007 e una sentenza della Corte dei conti l'avevano vanificata anche per lo Stato. Ai leghisti emiliani hanno così risposto altri leghisti e autorità di più alto livello. Il discorso è chiuso.
Vale però la pena di rispondere per cogliere l'occasione di un confronto e trasformarlo in qualcosa di costruttivo rivolto al futuro.
Il progetto di fare di Montefalcone un tempio dell'eccellenza del Parmigiano-Reggiano e della vocazione agroalimentare dalle food valley dell'Enza e del Parma non può essere sprecato sull altare di una passeggera battaglia elettorale. Si fonda su eccellenze autentiche e vocazioni secolari del territorio: il Parmigiano-Reggiano ha lì la sua culla; poi c'è la grande storia di Matilde e il monumento grandioso del passaggio di S. Francesco; c'è la letteratura con la Cronaca di Fra Salimbene; c'è il paesaggio unico della prima collina reggiana; c'è la funzionalità di una location resa competitiva dal nuovo casello autostradale. Siamo tra Parma e Reggio, tra collina e pianura, esattamente al centro del comprensorio di produzione di un prodotto che ha bisogno, ora come non mai, di includere nel suo valore l'unicità delle sue radici di storia e paesaggio. La sommatoria di eccellenze crea eccellenza ulteriore. Mai come ora abbiamo bisogno di eccellenza e competitività. Vogliamo collaborare per realizzare questo progetto?
Matilde spa ha l'orgoglio di avere salvato l'ex convento dal degrado e dalla distruzione cui era avviato; e di averlo altresì acquisito al patrimonio pubblico. E' stata una spesa produttiva. Per utilizzarlo al massimo serve collaborazione pubblico-privato e intesa politica tra provincia-comuni-università e, per il progetto più qualificante, anche del ministero dell'agricoltura. Le forze politiche localmente all'opposizione e il ministro Zaia sono disponibili a sedersi a un tavolo congiunto?
Se sono disponibili, su quel tavolo la presidenza di Matilde spa è a disposizione. Se è utile per questo una nuova presidenza espressione di tutte le parti politiche o da esse riconosciuta, la disponibilità è piena e convinta.

(Fausto Giovanelli)

2 COMMENTS

  1. Abolire anche il Parco nazionale
    Quelli che leggo sui giornali di oggi sono dati impressionanti! Mi riferisco ai risultati di esercizio della Matilde s.p.a. Dal 2003 al 2007 è più che decuplicato l’ammontare delle perdite! Anche se il mandato scadrebbe tra due anni il presidente Giovanelli decide di farsi da parte, dimostrando così grande sensibilità.
    Sensibilità ancora maggiore avrebbe dimostrato se si fosse fatto da parte PRIMA della interrogazione presentata dai vertici della Lega Nord in Regione. Chi risponderà di quelle perdite? Per quanto riguarda il Parco nazionale io lo abolirei da subito, inserendolo di diritto tra i DISCHI CALDI nella lista degli enti inutili. Non solo perchè lo ritengo un vero e proprio FLOP, ma per tutta una serie di altri motivi che forse nulla interessano al lettore. Andare a ciaspolare sotto la luna a -18°C e magari già che si è lì richiamare il lupo? No comment… Vorrei invece richiamare il lettore ad un’altra riflessione; se il presidente Giovanelli e il suo staff di esperti hanno amministrato la Matilde s.p.a con quei risultati gestionali, quali saranno i risultati gestionali riportati dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano? Visto che il presidente è il medesimo, spero che almeno sia differente lo staff! Uno staff amministrativo che, anche onorando il suo contesto, dovrebbe essere davvero più PARCO!

    (Umberto Gianferrari)