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Ciano / Donna 94enne rimane riversa a terra un giorno intero

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Disavventura accaduta ad una anziana signora, G.A., di 94 anni, residente nel centro abitato di Ciano d’Enza, questa mattina, attorno alle 10, seguito alla segnalazione di alcuni vicini di casa che, non vedendo aprire le finestre dell’abitazione della loro vicina, hanno contattato i servizi sociali del Comune.

Il personale del Comune si portava presso l’abitazione, già conosciuta dai servizi domiciliari poichè seguita da anni, con l’assistente sociale ed il responsabile dei servizi alla persona, che cercavano subito di suonare e bussare alla porta della signora. Ma inutilmente. Provavano anche a contattarla via telefono, ma senza esito.

Veniva pertanto chiesto l’intervento della Polizia municipale "Matildica Val Tassobbio" (comuni di Casina, Canossa e Vetto), agenti della quale si recavano prontamente sul posto con un equipaggio composto dall’ispettore Corrado Bernardi e dall’agente Cristian Cavazzoni, che subito iniziavano le verifiche del caso (si contattava la locale Croce Rossa, il medico curante, un lontano nipote che abita a Bergamo, i vicini, ecc. ecc.) per capire se qualcuno sapesse qualcosa, ma il tutto ancora senza alcun esito.

Pertanto si è entrati in azione: con l'aiuto di una scala, l'ispettore è salito su una piccola tettoia al primo piano, riuscendo ad aprire una degli scuri dell’abitazione. Nel frattempo l’assistente sociale veniva ricontattata dal nipote della malcapitata, che, dopo diversi e ripetuti tentativi, era riuscito a sentire al telefono alcuni mugolii e frasi della parente che aveva inaspettatamente risposto al telefono.

Le fasi dell’intervento si sono quindi fatte ancor più concitate. Diverse persone si erano intanto assiepate lungo la strada provinciale 513 guardando con curiosità la scena. Con un coltellino l’ispettore Bernardi riusciva ad aprire anche una delle imposte interne alla finestra dell’abitazione della signora e ad entrare dallo stretto pertugio. All’interno veniva rinvenuta, tra la porta ed il divano, l’anziana signora, che, ancora molto disorientata, infreddolita e non molto presente, poiché in evidente stato di shock, iniziava pian piano a proferire alcune parole con più lucidità.

Il nipote, all’altro capo del telefono, seguiva praticamente in diretta le fasi del salvataggio. Dopo alcune battute in dialetto reggiano la malcapitata iniziava a reagire, e dopo essersi assicurata che gli operatori della Polizia municipale sarebbero rimasti ad aiutarla, si riusciva ad aprire le porte dell’abitazione.

Prontamente veniva allerta la Centrale operativa del 118 di Reggio Emilia, che in pochi minuti faceva arrivare un autoambulanza della locale Croce Rossa. Stabilizzata la signora, con non poche difficoltà date da una ripida scala che dà accesso ai piani superiori della casa, la malcapitata veniva caricata sull’autolettiga e trasportata per le cure mediche al P.S. di Montecchio.

Molto soddisfatto l’ispettore Bernardi e gli operatori del Comune, che, in sinergia con il parente, la collaborazione con i cittadini che per primi hanno segnalato quel piccolo particolare, la dedizione al proprio lavoro, hanno potuto aiutare l’anziana signora che era impossibilitata a muoversi e riversa a terra dal giorno precedente.

"Ringrazio tutti per la preziosa collaborazione, che contraddistingue la realtà della nostra montagna - ha detto Bernardi - poiché solo con la collaborazione dei cittadini possiamo veramente fare la differenza rispetto alla città, dove regna maggiormente l'indifferenza".