Sarà commemorato mercoledì 4 agosto, con una Santa Messa al Castello di Toano, il 60° anniversario dell’incendio dell’abitato di Toano, un episodio centrale nella vita del paese, e ancora oggi vivo nella memoria popolare, per il dramma di quei giorni, ma anche per la solidarietà che ne emerse. La celebrazione si svolgerà al castello alle 18.30, e sarà concelebrata dai parroci del toanese. Saranno presenti anche i Labari dei Comuni della Repubblica di Montefiorino. Spiega l’assessore alla cultura del Comune di Toano Alessandro Cappucci: “L’iniziativa vuole perpetuare la memoria degli avvenimenti che sessant’anni fa segnarono profondamente la coscienza dei Toanesi. Quel 5 agosto 1944 l’incendio del paese da parte dei tedeschi provocò un fuggi fuggi generale verso i casolari della valle del Dolo, dove gran parte degli abitanti del capoluogo trovò immediata ospitalità. Il paese ed i suoi abitanti sperimentarono in quella circostanza i valori dell’accoglienza, della solidarietà e della condivisione. Il ricordo di quegli avvenimenti è tuttora vivo fra gli abitanti toanesi tanto da poter affermare che è uno strumento ancora unificante, per il superamento di differenti posizioni politiche o ideologiche”. La vicenda storica dell’incendio è così riportata nel libro di Renzo Martinelli, “Toano”: “Ai tedeschi non sfuggiva l’importanza strategica della zona in cui si era costituita la Repubblica di Montefiorino, tanto che alla fine di luglio lanciarono una offensiva a tenaglia per riprenderne il controllo […]. Ai primi di agosto giunse la notizia che si stavano avvicinando a Toano: ci fu una fuga generale verso le borgate ed i casolari meno esposti. Il 5 agosto le case del centro, il Municipio e l’antica pieve furono dati alle fiamme. Gli occupanti si fermarono a Toano alcuni giorni […]. Quando i tedeschi se ne andarono del paese non restavano che gli scheletri anneriti degli edifici e cumuli di rovine ancora fumanti. Fra la gente scattò una gara di solidarietà”. Afferma il Sindaco di Toano Michele Lombardi: “E’ una commemorazione importante, che si inserisce nelle celebrazioni per i 60 anni di quella esperienza straordinaria che fu la Repubblica di Montefiorino. Tramandare la memoria di quel periodo è importantissimo per più di un motivo. Per avere sempre presenti le tragedie a cui portarono errori come la dittatura, i razzismi, la guerra. Ed insieme per ricordare chi si sacrificò in prima persona per ideali come la pace, la democrazia, la libertà. Chi visse queste esperienze direttamente non potrà dimenticarle, ma la loro eredità deve essere trasferita intatta anche alle giovani generazioni”.