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Interpellanza parlamentare sulla frana della statale 63

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L'on. Mauro Libè, del gruppo parlametare Udc, ha presentato un'interpellanza sulla situazione della frana della statale 63 che, dopo essere stata iscritta negli atti parlamentari in data di ieri, sarà discussa all'interno della commissione infrastrutture e trasporti il prossimo 22 gennaio. Eccone di seguito il testo.

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L'eccezionale ondata di maltempo che ha colpito tutto il territorio del crinale dell'Appennino reggiano ha fatto emergere tutte le sofferenze infrastrutturali e le criticità del territorio locale. In particolare sono riscontrabili danni sia sull'ambiente che sulla viabilità principale della strada statale 63 che collega la provincia di Reggio Emilia alla Toscana e alla Liguria.

Risulta infatti che il maggior punto di criticità si sia manifestato (causa la mancata manutenzione della viabilità e del territorio) al km 43,700 in località Piagneto di Collagna, dove si è sviluppato un movimento franoso che impedisce per almeno 200 metri il transito su due corsie degli autoveicoli verso il passo del Cerreto. Di conseguenza risultano isolate le frazioni di Cerreto Alpi e la stazione turistica di Cerreto Laghi.

Si è a conoscenza di un intervento parziale sul luogo che dovrebbe riattivare il vecchio tracciato a tornanti della SS 63, ma tale intervento risulta di difficile esecuzione e non garantirà in regime di sicurezza il traffico esistente. Inoltre ci risulta anche che i tecnici della Regione Emilia-Romagna abbiano, a seguito dei rilievi sul luogo, stabilito che la viabilità danneggiata dal movimento franoso non potrà essere ripristinata prima di dodici mesi.

A fronte di questi elementi, che denotano un evidente stato di emergenza ambientale che investe l'intero territorio appenninico del crinale, si chiede se il ministro interrogato intenda intervenire con urgenza nei confronti dell'Anas per definire accanto alle modalità di quantificazione degli interventi immediati le forme di finanziamento necessarie a risolvere la grave situazione di dissesto ambientale, motivo e causa del peggioramento delle condizioni di mobilità oltre che di vita di un intero territorio montano collocato all'interno del parco nazionale tosco-emiliano.