Home Cronaca Castelnovo, dono a favore dello Sri Lanka: “Regaliamo un sorriso”

Castelnovo, dono a favore dello Sri Lanka: “Regaliamo un sorriso”

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Nella mattinata dello scorso sabato gli studenti di alcune classi dell’Istituto superiore Cattaneo - Dall’Aglio di Castelnovo hanno idealmente portato a compimento una bella iniziativa di solidarietà promossa all’interno della scuola, per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni del sud-est asiatico colpite dal tremendo maremoto del 26 dicembre scorso. Hanno infatti incontrato alcuni responsabili della Banca di Cavola e Sassuolo, il presidente Carlo Malvolti e Guido Tamelli, e l’assessore ai servizi sociali del capoluogo montano, Dante Ligabue, a cui hanno consegnato i proventi del loro lavoro. L’occasione è stato un incontro previsto nell’ambito delle attività didattiche: i ragazzi delle quinte A e B dell’indirizzo IGEA avevano infatti in programma una lezione sul bilancio a cui avrebbero partecipato i responsabili dell’istituto creditizio montano. Ma in questa occasione hanno anche voluto dare una veste di ufficialità alla loro raccolta di fondi. Ligabue ha illustrato loro il progetto a cui andranno devoluti i fondi, che il Comune sta portando avanti in collaborazione con l’associazione di volontariato “Rock no war” ed incentrato su uno dei paesi più colpiti dell’area: lo Sri Lanka. “L’associazione – ha spiegato Ligabue - realizzerà una scuola elementare principalmente rivolta a bambini sordomuti, ma che accolga anche bambini normodotati le cui famiglie si trovano in condizioni economiche precarie, tali da non potergli garantire un’istruzione. Il progetto prevede, oltre alla realizzazione delle aule necessarie per ospitare 250 bambini, un dormitorio per ospitare chi frequenterà la scuola venendo da molto lontano, una cucina, una mensa, un laboratorio per i mestieri ed un teatro per le feste”. La scuola sarà edificata a Kochchikade, 30 chilometri a nord di Colombo, ed avrà un costo di circa 160mila euro. I ragazzi del Cattaneo ne hanno raccolti più di mille, con attività che loro stessi hanno illustrato: “Una volta conosciuto il disastro dello Tsunami – spiegano ad esempio i ragazzi della 1° A Igea - abbiamo deciso di impegnarci a raccogliere fondi. Durante una assemblea di classe sono emerse varie proposte che abbiamo messo ai voti; alla fine la scelta è stata quella di realizzare degli scooby doo (bracciali e portachiavi di fili colorati intrecciati, ndr) e di venderli all’interno della scuola. Chi era capace di farlo lo ha insegnato agli altri. In un grande fermento lavorativo ne abbiamo prodotti più di un centinaio: una esperienza gratificante perché abbiamo realizzato un progetto tutti assieme raccogliendo qualcosa per i meno fortunati”. Spiegano invece i ragazzi della 5° B Igea: “Dopo la catastrofe e la successiva mobilitazione generale per la raccolta di fondi a favore delle vittime anche noi ci siamo sentiti in dovere di dare il nostro apporto e sostegno. Abbiamo ritenuto che la vendita di magliette potesse essere un buon modo per fare beneficenza: abbiamo contattato varie imprese nel campo della pubblicità e scelto quella che faceva al nostro caso. I primi giorni di vendita, ancora nel pieno dell’ondata emotiva che aveva colpito tutti, hanno dato un ottimo profitto. Poi nel lungo periodo la vendita è calata. E’ stata una esperienza significativa, anche a volte difficile e non compresa da tutti, ma che ci ha reso orgogliosi e che ricorderemo”. Sulle magliette era stata stampata la scritta “regaliamo un sorriso” con il simbolo dello smile. Sforzi per cui i ragazzi sono stati anche ringraziati da Malvolti e Tamelli che hanno anche illustrato i progetti della Banca a sostegno di aree svantaggiate del sud america, come quello per la microfinanza campesina in Ecuador. “E’ stata una mattinata importante – conclude Ligabue - perché i ragazzi hanno ancora una volta dimostrato che quando si parla di temi importanti come la solidarietà sanno impegnarsi al massimo con una sensibilità che va apprezzata e sostenuta. Ci siamo dati l’arrivederci all’inizio del prossimo anno scolastico, quando organizzeremo un nuovo incontro con i volontari di Rock no war di ritorno dallo Sri Lanka dove stanno supervisionando i lavori, che racconteranno l’andamento del progetto e la situazione nel paese che sta cercando di riprendersi”.