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LA CATTIVA NOTIZIA / “E’ saltato il Piano irriguo nazionale”

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REGGIO EMILIA (19 dicembre 2008) – “Le parole d’ordine per il 2009 non potevano che essere innovazione, risparmio idrico, nuove forme di produzione energetica da fonti rinnovabili, contenimento dei costi. Sono i cardini del bilancio di previsione 2009 che il nostro Consiglio ha approvato”. Sono le parole di Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia.

“Come non mancano le preoccupazioni considerando che il Piano Irriguo Nazionale non è stato finanziato pertanto abbiamo dovuto tener conto nel redigere i contenuti del bilancio per il 2009. Che, comunque, è ricco di progetti”.
Tra i tanti, nell’elaborato previsionale della Bonifica, emerge sicuramente “Secchia blue stream”. “Si tratta - come evidenzia Zani – della realizzazione di una rete acquedottistica ad uso pluvioirriguo e idroelettrico nella pianura reggiana e modenese, che affronta, in termini estremamente innovativi, lo sviluppo della rete e della modalità di distribuzione irrigua. Un bilancio che nella parte del conto economico prevede 16.446.000 euro di attività e un complessivo di bilancio di quasi 41 milioni di euro”.

Altro dato significativo che emerge dal Bilancio di Previsione dell’ente consortile è strettamente collegato al contenimento dei costi. Basti pensare che, nel 2009, le uscite per la manutenzione e per l’esercizio delle opere di bonifica si attesteranno al 40% del totale, superando così i costi per il personale, stimati al 38%: un dato che avviene per la prima volta. Si tratta sostanzialmente di un’evoluzione maturata nell’ultimo decennio, volta al miglioramento e allo sviluppo dei servizi resi all’utenza. Per effetto di questa politica di contenimento dei costi, per il 2009 le aliquote dei contributi di bonifica aumenteranno mediamente di poco più dell’1%, ben al di sotto dell’aumento del costo della vita.

“Sul fronte delle entrate - prosegue Zani - anche per il 2009 si assisterà alla riconferma del dato significativo dal quale emerge che l’86% dell’apporto economico totale giunge della contribuenza e per il restante 14% da proventi finanziari, patrimoniali e da contributi pubblici all’attività di manutenzione svolta in montagna”.
Tra gli investimenti significativi che il consorzio di corso Garibaldi ha realizzato, emerge il dato dell’entrata in funzione di tutti e sei gli impianti fotovoltaici frutto di un investimento di oltre un milione di euro avvenuto negli scorsi anni.

“Il compito fondamentale di difesa idraulica dei territori di pianura, di assetto idrogeologico dei territori di montagna e di distribuzione delle acque irrigue – conclude il presidente - sarà garantito anche se non nascondiamo la preoccupazione per la mancata realizzazione di nuove opere volte alla prevenzione degli effetti degli eventi atmosferici e ai dissesti che i cambiamenti climatici hanno evidenziato negli ultimi anni. Tutto questo perché si è assistito negli ultimi anni ad una cronica carenza di finanziamenti pubblici che si ripercuote sull’assenza di pianificazione di nuovi progetti a tutela del territorio”.

(Gabriele Arlotti)