Nota emessa a metà del pomeriggio dalla Provincia di Reggio Emilia.
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Già dalla notte la Provincia ha attivato ben 180 mezzi e una settantina di persone, fra tecnici e operai, per cercare di garantire la percorribilità degli oltre mille chilometri strade provinciali. "Una macchina certamente ingente quella che la Provincia ha attivato, ma la precipitazione nevosa è stata decisamente consistente e, purtroppo, ha raggiunto il culmine quando i reggiani già si stavano recando al lavoro, rendendo più complicate le operazioni di pulizia delle strade", ha detto l'assessore alla Protezione civile Luciano Gobbi.
La neve - che al Passo di Pradarena, comunque rimasto sempre aperto al transito, ha raggiunto il metro di altezza - è caduta insistentemente per tutta mattina, e solo nel primo pomeriggio è arrivata la pioggia: "Resta comunque alta la sorveglianza da parte della Provincia e continua il lavoro dei nostri tecnici ed operai - ha garantito l'assessore Gobbi - L'invito è quello a muoversi con mezzi attrezzati, soprattutto se, come non si esclude, dovesse verificarsi una nuova precipitazione nevosa, perché la macchina della Provincia è al massimo delle sue forze".
Anche se nel pomeriggio la neve ha smesso di scendere, continua dunque il lavoro delle squadre della Provincia in stretta collaborazione con le Polizie municipali di tutto il territorio e, soprattutto in montagna, con la Polizia stradale. Mobilitata anche una dozzina di uomini della Protezione civile, in affiancamento ai Vigili del fuoco per varie emergenze e in particolare per la rimozione di alberi o rami caduti sulle strade. Una squadra della Protezione civile, con un pulmino, è intervenuta verso le 13,30 anche alla scuola elementare "Pascoli", in città, per portare a casa alcuni bambini bloccati a scuola.
Per quanto riguarda la Provincia, già dalla mezzanotte erano stati attivati 60 mezzi per la salatura preventiva delle strade. A seguito delle prime precipitazioni nevose sono state attivate poi 120 lame, per un totale di 180 automezzi al lavoro. Nell'alta montagna, dove la neve accumulata ha raggiunto il metro di altezza, sono stati attivate invece 2 frese, indispensabili per spalare la neve in caso di accumuli consistenti.
Una settantina invece gli uomini impiegati dalla Provincia per fronteggiare l'emergenza neve: 8 tecnici dislocati sulle strade provinciali, 20 sorveglianti stradali e 40 operai.
I maggiori disagi si sono verificati nella zona della val d'Enza dove, soprattutto a causa del blocco di alcuni automezzi pesanti non attrezzati alla circolazione in caso di neve, si sono creati congestionamenti del traffico.
"Si raccomanda in caso di nuove, consistenti precipitazioni di effettuare spostamenti solo se necessari e, comunque, di utilizzare catene o pneumatici da neve per non mettere a repentaglio la propria incolumità e quella degli altri", conclude l'assessore provinciale Luciano Gobbi, che sottolinea come l'allerta meteo sia stato prolungato fino a domenica per pioggia, e dunque rischio ghiaccio, in pianura e neve oltre i 700 metri.
Per quanto riguarda le frane, l'allerta è previsto almeno fino al 2 dicembre: la neve molto bagnata e le piogge successive potrebbero infatti anche nei prossimi giorni riattivare vecchie frane o originare nuovi movimenti franosi. Anche su questo fronte, comunque, la Provincia è costantemente impegnata nel monitorare il territorio.