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La mostra Emozioni delle forme e dei colori ha preso il via ieri a Reggio Emilia

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Le Emozioni delle forme e dei colori ha preso il via nel primo pomeriggio di ieri, 22 novembre, presso la sede museale di piazza Casotti (dietro il Municipio) a Reggio Emilia.

I suggestivi locali, gremiti dal pubblico, accolgono 350 opere realizzate dalle socie dell’Associazione Italiana del Punto Croce che in questa edizione hanno avuto ampia possibilità di esprimere il proprio estro creativo. Il titolo della mostra, che ne è anche il soggetto, ha consentito infatti di presentare varie interpretazioni di questa arte molto popolare. Il punto croce, cui è facile accostarsi per la semplicità di esecuzione, in realtà permette di realizzare veri e propri capolavori per la complessità delle sfumature e della minuzia di particolari.

Nell’esposizione reggiana sono presenti lavori che si ispirano all’arte africana, con un tripudio di tinte vivacissime e disegni stilizzati, riproduzioni di quadri di Gustav Klimt, delicati nelle forme sinuose esaltate dai bagliori dell’oro e, forse un po’ abusato, l’inconfondibile stile Mondrian. Non mancano però i classici sampler che, con lo scopo di imparare la tecnica, in realtà producevano veri e propri capolavori. Pregevolissime, per tecnica e originalità, le silhouettes di gattini e di impronte sul terreno che, con delicatezza di toni, emergono dalla trama della tela. Molto suggestivo un paesaggio campestre che tra fiori accennati da decine di colori ci riporta al ricordo di atmosfere bucoliche.

Ma le emozioni non sono suscitate solo da una quantità “estrema” di tonalità o di difficoltà esecutiva, è sufficiente l”idea” di un fiore, il tenero delinearsi di un contorno in bianco che stacca dal fondo color tortora... quando il ricamo diviene sintesi e concettualità.

Particolarmente meritevoli di attenzione sono dei porta lavoro e set per il cucito che per l’accuratezza profusa nell’ideazione e nella realizzazione catturano il visitatore.

Anche in questa edizione è rappresentato Castelnovo ne’ Monti dalle quattro moschettiere dell’ago: Laura Sala Capanni, Alda Ferri, Dimma Fontanesi e Fiorella Giaccheri.

In una breve intervista, concessa in esclusiva al nostro sito, le nostre ci raccontano come sia stata l’esperienza di questa edizione.

“La difficoltà maggiore, ma anche la maggiore soddisfazione, è stato produrre uno schema assolutamente originale, cioè non riconducibile ad idee altrui”, asserisce Dimma Fontanesi, che ha riportato su tela un’opera del marito, Corrado Tagliati. Diverso l’approccio di Fiorella Giaccheri che invece ha tratto ispirazione da un lavoro a filet apparso su Rakam nel 2000. Particolarmente attenta alla scelta delle tele e dei colori Alda Ferri, mentre per Laura Sala Capanni è ”fondamentale riuscire a suscitare emozioni anche attraverso un mezzo espressivo inusuale come il ricamo”.

Il percorso espositivo si conclude con il “mercatino del punto croce”, in una saletta appositamente dedicata, ove è possibile trovare tessuti in pezze o tagli, accessori in madreperla, schemi e, soprattutto, un’infinità (per ora!) di oggetti realizzati dalle socie per l’autofinanziamento. Anche quest’anno, così, si possono scovare belle idee regalo a prezzi accessibilissimi, da puntaspilli a buste portaocchiali, a scatole e album per fotografie ecc., sempre che si riesca ad avvicinarvisi, cosa ieri molto difficile!

All’uscita un ultimo sguardo al manifesto della mostra, ricamato da tutte le circoscrizioni nazionali e le cui iscritte, che lo hanno terminato, sono state fatte dalle nostre quattro castelnovesi che posano per noi in una foto di commiato.

La Emozioni delle forme e dei colori resterà aperta fino al 30 novembre prossimo, presso la sede museale di piazza Casotti a Reggio Emilia, dalle 9,30 alle 18,00.

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