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Un vento costoso

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Ammontano a circa 1 milione e 300.000 euro i danni provocati in montagna dal vento tra il 30 e il 31 ottobre scorsi. La prima stima inoltrata dalla Provincia, grazie anche al lavoro svolto dalla Comunità montana, all'Agenzia di Protezione civile della Regione parla infatti di danni per circa 800.000 euro alle strutture pubbliche e di altri 500.000 euro a quelle private.

Colpito in particolare il comune di Villa Minozzo, con danni per circa 180.000 euro alle linee telefoniche e all'illuminazione pubblica, alle coperture di cimiteri, chiese, oratori, caserma dei Carabinieri e impianti sportivi, caduta massi su strade comunali che renderanno necessarie nuove reti paramassi. Danneggiate anche le coperture di strutture private (fabbricati, capannoni, fienili, albergo) per altri 90.000 euro.

A Castelnovo ne' Monti (200.000 euro di danni) è stata tra l'altro dichiarata la parziale inagibilità del centro diurno socio-riabilitativo di viale Bismantova e della palestra delle scuole medie, mentre a Toano (circa 240.000 di euro) a risentire della furia del vento sono state soprattutto le coperture di abitazioni, strutture produttive ed esercizi commerciali.

Ingenti i danni pure nel ramisetano (144.000 euro, la maggior parte dei quali per il divellamento di manti di copertura, camini e lucernari di diversi fabbricati e abitazioni private), a Casina (135.000 euro), dove si è anche registrato il crollo di grossi blocchi di pietra sulle carreggiate, e a Collagna (circa 120.000 euro di danni, in questo caso invece quasi interamente relativi a strutture pubbliche come la palestra e il magazzino comunali).

Meno significative le conseguenze del maltempo a Carpineti (stima di 35.000 euro di danni al patrimonio comunale), Baiso (25.000 euro) e Busana (20.000 euro, colpiti anche il Parco pubblico e la sede provvisoria del Parco nazionale); praticamente illeso il territorio di Ligonchio (solo 1.000 euro di danni a parte del manto di copertura della cappella del cimitero e delle ex scuole elementari).

"Abbiamo già provveduto a comunicare questa prima stima dei danni alla Regione, che sulla base di quanto perverrà anche dalle altre province sta valutando se richiedere al Dipartimento nazionale di Protezione civile lo stato di emergenza", spiega l'assessore provinciale Luciano Gobbi, sottolineando come invece le intense piogge dei primi giorni di novembre non abbiano al momento provocato particolari problemi: "La situazione dei corsi d'acqua è del tutto sotto controllo, in seguito alla siccità di questi mesi siamo ben lontani dai livelli di attenzione - afferma - Per quanto riguarda invece le frane bisognerà attendere i prossimi giorni e verificare come avrà reagito il terreno alle intense precipitazioni".

"In ogni caso questi eventi atmosferici di particolare violenza sono purtroppo sempre più frequenti anche nella nostra provincia - conclude l'assessore alla Protezione civile - Occorre pertanto che anche a livello nazionale ci si convinca dell'importanza della gestione di tali tematiche soprattutto in termini di prevenzione, non solo con azioni di contenimento delle emergenze, prendendo coscienza dell'indifferibile necessità di trasferire le risorse per affrontare le future situazioni di crisi. La Provincia, nell'ambito dei propri compiti istituzionali, conferma il proprio impegno per garantire una sempre maggiore messa in sicurezza idraulica e idrogeologica del nostro territorio".

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