A quasi 50 anni dalle ultime sfide del "Montagna" i superstiti di quel periodo si sono ritrovati con i piedi sotto la tavola.
Lo hanno fatto nella mitica baracca del campo parrochiale dove ha sede la società. E' stato il consigliere Giuseppe Pavesi a preparare la cena e i ragazzi di allora con appetito e tanta nostalgia hanno rievocato quegli anni: dagli ultimi del decennio '50 fino a metà anni '60.
All'appello mancava qualcuno: Afro Benassi, l'allenatore, Azio Campani, Giuseppe Motti, Enzo Boiardi e Giuseppe Lolli, presidente, deceduti ma ricordati con commozione; e Innocenti e Giuseppe Guidetti, indisposti.
Fra una portata e l'altra e fra un bicchiere e l'altro la nostalgia l'ha fatta da padrona e i ricordi si sono intrecciati, e anche i rimpianti; perchè questa grande squadra che approdava alle finali facendo tabula rasa degli avversari è sempre arrivata seconda, dominando ma perdendo le finali sempre per pura sfortuna.
Una bella rimpatriata, per questi giovanotti un po' attempati, che citeremo da esempio ai giovani calciatori di adesso e non solo. Avevano una grande passione un grande attaccamento ai colori sociali e, cosa più importante, li spingeva oltre al divertimento il senso del rispetto verso gli avversari e un grande senso civico.
Una rimpatriata preparata con cura da Edgardo Casotti e voluta da tutti, in particolare dalla mitica ala sinistra Walter Crovegli, che prima di diventare sponsor e presidente della rinomata squadra di pallavolo femminile era una colonna dello squadrone vezzanese.
Auguri, ragazzi, il paese ricorderà sempre le vostre imprese!
