Home Cronaca “Gli agenti ci fanno calare il lavoro”

“Gli agenti ci fanno calare il lavoro”

7
3

Come anticipato in un breve editoriale dedicato all’argomento, l’assemblea sulla Polizia Municipale svoltasi a Felina l’altra sera si è rivelata una specie di sfogatoio pubblico contro i veri e/o presunti abusi da parte di agenti dei corpi della montagna (in particolare quello comprendente il castelnovese, comandato da Marco Longagnani). A tratti abbastanza tesa, in altri pacata (la maggior parte), la discussione si è svolta però in modo abbastanza caotico, come veniva.

Al tavolo dei relatori Mattia Rontevroli, Agostino Giovannini e Davide Vignali. Rontevroli ha preso per primo la parola, introducendo e spiegando che si voleva mettere in rilievo qualche comportamento non ritenuto consono degli agenti, “teso più a far cassa che prevenzione”, ma non per questo si intendeva “mettersi contro l’operato delle forze dell’ordine” in quanto tali. Il secondo ha spiegato che l’incontro voleva essere uno scambio di opinioni “alla pari”, tra cittadini, eventualmente per raccogliere segnalazioni e testimonianze. Il terzo ha invece ripercorso, mentre le immagini scorrevano sulla parete, la vicenda del Casino, che, come si ricorderà, suscitò qualche mese fa un vespaio.

Poi la serata, per così dire, s’è svolta da sé. Hanno preso la parola diversi cittadini (più di un centinaio i presenti nella sala del bocciodromo di Felina: da questo punto di vista è stata riuscitissima la riunione e i promotori possono dire di aver colto un nervo scoperto, dando la possibilità di un confronto), i quali, chi più chi meno, hanno fatto presenti presunte scorrettezze da parte della Polizia municipale, la quale è stata accusata di operare spesso con metodiche che fanno pensare più alla volontà di racimolare quattrini che di salvaguardare la sicurezza stradale.

Vignali, gestore tra l'altro di un visitatissimo sito di appassionati delle motociclette, dice: “Dopo l’episodio del Casino non mi è più capitato di vedere in giro cartelli di segnalazione del controllo velox malmessi… Tengo a sottolineare che i miei rapporti con la Polizia municipale sono ottimi e approfitto per ringraziare il sindaco di Castelnovo, Marconi, per l’accoglienza che mi ha riservato quando ci siamo incontrati e per le parole spese nell’occasione, quando si scusò e si dissociò da un certo atteggiamento di un operatore della Municipale“ (Bezzi poco dopo afferma che è stato fatto anche un richiamo scritto all’interessato). Ma Vignali dice anche: “Ho come l’impressione, però, che ci possa essere qualcuno fuori controllo… “.

Un signore, che si è presentato come geometra che lavora tra Castelnovo e Reggio “facendo 35mila km all’anno in auto”, si alza e si lascia andare a qualche apprezzamento ad un singolo agente tutt’altro che da gentleman. Non gli scappano, le maleparole, se ne rende conto; tanto che se la dice da sé: “Che mi querelino pure… “.

Monica Belli pone il dubbio che “qualcuno non si sia un po’ montato la testa… Sembra quasi alle volte di assistere più a repressione e terrorismo che educazione… “.

Interviene Fabio Bezzi, che, sia pure questa sera in veste di cittadino (come voluto dagli organizzatori), rimane pur sempre vicesindaco, e, al di là delle dichiarazioni formali, in quanto tale parla: “Una volta il vigile non si trovava ad affrontare complessità come quelle attuali. Quindi si pone sicuramente anche l'aspetto della formazione. Ma questo tema, eterno, dei controlli o troppo severi o troppo blandi è sempre lì, difficile da risolvere”. “Succede qualche episodio eclatante – gli fa eco il collega di giunta Paolo Ruffini – e subito tutti chiedono maggiore presenza ed incisività repressiva della forza pubblica. Invece in altri frangenti ci troviamo proteste nel senso opposto… Mica facile vivere la strada, oggi… Se ascoltassimo qualche famigliare di vittime di incidenti la vedremmo ancora diversamente”.

Attualmente a Castelnovo ne’ Monti vengono irrogate circa 2000 sanzioni all’anno (cinque al giorno). Una ragazza fa un esempio di come, secondo lei, si dovrebbe fare prevenzione. Consenso tra il pubblico. Bezzi: “D’accordo con la prevenzione, certo, ma è ovvio che servono in tanti casi anche le sanzioni, altrochè”.

Un signore butta là: “Sì, però, se i vigili multano un diciottenne appioppandogli chissà quanto di multa, succede che la somma sarà pagata poi dai genitori… che c’entra in questo una volontà correttiva? Mandatelo allora, il ragazzo, a fare qualche lavoro utile, piuttosto… Forse così potrà pensarci di più al suo sbaglio“. “Nessuno si lamenta delle multe giuste”, aggiunge una ragazza lì vicino.

Mauro Bocedi, gestore di un locale felinese, apre il capitolo dei mancati incassi dovuti, si dice, all’atteggiamento inflessibile della Municipale, che scoraggerebbe i cittadini dall’uscire e stare allegri senza timori di incappare poi in qualche taglio di punti o nella sospensione della patente, ovviamente indispensabile per mettersi poi in strada per lavorare. “Castelnovo è un luogo evitato da tutti, ormai”. Parla di un “calo allucinante” del movimento di persone.

Riprende Ruffini riallacciandosi a espressioni precedenti: “Non siamo e non vogliamo fare gli avvocati difensori di nessuno. Personalmente ritengo che quel vigile (il riferimento è sempre al filmato del Casino, ndr) avrebbe fatto meglio a scendere dall’auto e ringraziare il cittadino della segnalazione”.

Poi quindi si scivola sulla questione della guida dopo più o meno abbondanti libagioni. Un punto caldo. E’ cronaca quasi quotidiana l’accadere di incidenti causati da persone brille al volante. Non ci si può certo scherzare sopra. Bezzi: “Secondo me, al di là di tutto, ci deve però anche essere una responsabilità personale. Domando: nelle compagnie di amici che escono nei fine settimana ci può essere uno – dico uno – che, magari a turno, si astiene dalla bottiglia?”.

Davide Vignali chiede (ripetendo la domanda, a più riprese, almeno tre volte) agli amministratori castelnovesi presenti: “Perché usate la Punto grigia per gli appostamenti e non un’auto di servizio che rechi ben visibili le insegne della Polizia?”. La risposta non arriva subito e nemmeno con tanta nettezza. Ma, sembra, forse della richiesta si terrà conto (vedremo).

Arriveranno gli autobus per il trasporto dei giovani nei fine settimana verso le discoteche (vedi). La conferma arriva dagli amministratori. Lo stesso mezzo che già fa tappa in diverse località della provincia a richiesta di un numero minimo di utenti si farà passare anche da Castelnovo ne’ Monti.

Fabrizio Zanelli, il noto Iccio di Felina: “Il problema sta nella velocità eccessiva dei mezzi e sarebbe facilmente risolvibile: basterebbe farli andare più piano… “. Già, semplice.

Marco Ferrari, autotrasportatore: “Mi chiedo come mai noi italiani, quando percorriamo strade estere, diventiamo tutti angioletti… Forse perché altrove non si scherza e le mazzate arrivano sul serio e in breve tempo? Poi c’è anche una sorta di solidarietà tra i cittadini che noi non abbiamo”. Insomma, il ritratto del solito italiano furbo che sa che tanto in un modo o nell’altro riesce sempre a sfangarsela.

Gli ultimi fuochi d’artificio vedono protagonista Manuel Lusenti, gestore di un locale pubblico a Castelnovo ne’ Monti, che alza anch’esso alto il lamento per via del fatto che il capoluogo montano è considerato zona “off limits” da una moltitudine di giovani (cioè coloro che spendono), che – a suo dire – “lo evitano accuratamente”. Bezzi: “Sembra che la crisi delle attività economiche insomma sia tutta colpa dei vigili”. E subito Ruffini: “Un’idea da rifiutare”.

Ancora Giovannini, in chiusura: “Chiediamo maggiore prevenzione, non altro. Prossimamente contiamo di organizzare un altro incontro con la presenza ufficiale delle autorità”.

Alla serata c'erano anche, in borghese, diversi agenti di diverse forze di polizia e altri amministratori castelnovesi (Bertoncini, Bizzarri, Walter Davoli). Intanto, il “geometra” ad un certo momento lasciava l’assemblea salutando e dicendo che aveva “altro da fare” (fatto salvo che, dopo una decina di minuti, rispuntava in sala… ).

3 COMMENTS