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Marconi 1: “No a nostalgici e nostalgie!”. Marconi 2: “Posizione chiara su Montecastagneto”

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Già in campagna elettorale il Consigliere Casoli era solito rimpiangere “Il tempo che fu”, cercando in ogni occasione di ricordarci come era bello, come si stava bene a Castelnovo Monti tanti anni fa (50-60-70 anni fa?).
Non c’erano concerti, non c’erano ragazzi in giro oltre la mezzanotte e tutti andavano a letto molto presto ... Oggi il nostalgico Consigliere ci riporta al 1800, al Duca di Modena e ai suoi Dragoni, al Podestà. Scopriamo che allora si avevano grandi progetti per la piana di Bagnolo!
Casoli dimentica che dal 1830 sono passati 2 secoli e subito contesta gli ultimi lavori di ristrutturazione di strade e piazze, nonostante l’apprezzamento della stragrande maggioranza dei cittadini, dei turisti e di riviste internazionali (vedi FOCUS).
Riprende il tema del vecchio ASILO in modo strumentale dimenticandosi la sospensione dei lavori, l’annullamento della concessione edilizia ed il totale ripristino filologico deliberati dall’Amministrazione Comunale precedente.
Dimentica che per il Palazzo Ducale l’Amministrazione Comunale ha già annunciato per fine mandato la presentazione di un progetto di fedele ristrutturazione, ma soprattutto non ricorda le condizioni sociali, economiche, culturali delle classi sociali più deboli dei secoli scorsi. Le donne non votavano, i bambini non andavano a scuola e morivano ancora a causa delle più banali e comuni malattie. Molti operai e braccianti facevano la fame, i cittadini non vedevano riconosciuti i loro diritti civili, ma in compenso, afferma Casoli, c’erano piazze, caserme, carceri, alberghi, caffè costruiti con dei bei “sassi e bell'acciottolato!!”.
Caro Consigliere Casoli, non condivido ovviamente le Sue idee ed il Suo giudizio sul nostro patrimonio storico, culturale, architettonico e tanto meno penso quelle sullo sviluppo dello stato sociale nel nostro paese.
Ci riposeremmo infine volentieri per qualche “giorno o mese o anno”, ma proprio non possiamo per rispetto della volontà dei cittadini che ci hanno eletto e per non rischiare al nostro “eventuale ritorno” di trovarci nel Medio Evo.
Caro Umberto, certo che saprà apprezzare la mia velata ironia, come io accetto la Sua, la saluto cordialmente
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Il Consigliere Casoli è un po’ distratto, arriva ancora ... in ritardo o non ha avuto il tempo di leggere i giornali, dove la posizione dell’Amministrazione Comunale sulla vicenda dell’edificio in costruzione di Montecastagneto è stata più volte ribadita, ovviamente dall’Assessore competente all’edilizia e all’urbanistica, il Vice Sindaco Fabio Bezzi.
La ripeto comunque volentieri.
La variante al PRG sui volumi dismessi in cui rientra questa pratica è del 1997 e la concessione edilizia risale al 2003, ed era in relazione al recupero a fini abitativi di tre lotti precedentemente occupati da capannoni avicoli, strutture in abbandono di forte impatto paesaggistico–ambientale. La Commissione edilizia ha approvato all’unanimità la pratica nella convinzione che gli aspetti tecnici fossero legittimi come garantito dagli Uffici e dal Tecnico richiedente la concessione.
Come Vice Sindaco ed Assessore all’Edilizia della precedente Amministrazione e attuale Sindaco, come sempre, mi assumo le mie responsabilità politiche ed ho chiesto nei giorni scorsi alla Responsabile dell’Ufficio Tecnico, come prevede la normativa vigente, di sospendere i lavori in atto e di avviare il procedimento di annullamento della pratica edilizia, nel momento in cui sono venuto a conoscenza delle illegittimità tecniche e normative contenute nella concessione edilizia in questione.
Ovviamente la determinazione dell’altezza e di altri parametri urbanistici è prettamente tecnica e va verificata dagli uffici ma anche dal Tecnico del richiedente il permesso di costruire.
Riporteremo la concessione edilizia nell’ambito delle normative urbanistico-edilizio vigenti, disponibili ad ogni utile e trasparente confronto con i cittadini interessati, con i Gruppi Consiliari e ovviamente con la proprietà dell’edificio oggetto di discussione
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