"Mi chiedo perchè spendere decine di migliaia di euro per acquistare nuovi cassonetti da aggiungere alle poco estetiche, maleodoranti (quante volte all'anno viene lavata una campana per il vetro?), poco igieniche 'isole ecologiche' sparse per il territorio, per adottare un sistema del tutto insufficiente ad affrontare uno dei problemi fondamentali di questa epoca".
Luigi Bizzarri, consigliere capogruppo di "Rifondazione comunista-Castelnovo trasparente" a Castelnovo ne' Monti, rilancia: "Castelnovo e Felina hanno tutte le potenzialità per adottare il 'porta a porta' spinto, mentre la cosiddetta 'capillarizzazione' può al massimo essere utile per le frazioni più piccole o le case sparse".
L'esponente dell'opposizione ricorda che "Reggio Emilia, Correggio, Guastalla, Novellara, S. Martino in Rio, stanno via via adottando il 'porta a porta' come sistema principe per la raccolta dei rifiuti. I maggiori e più titolati esperti in materia (in Italia Guido Viale, Maurizio Pallante, Walter Ganapini; e non macchiette come il professor Battaglia e le sue improbabili tesi) sostengono che solo il 'porta a porta' spinto unito ad una drastica riduzione degli imballaggi può farci uscire dalla tragica scelta inceneritori o discariche".
Un "sistema peraltro bipartisan - dice sempre Bizzarri - adottato con sempre maggior frequenza in giro per il nostro Paese, se si vogliono raggiungere obiettivi del 70-80% di differenziata".
Conclude l'intervento l'amministratore: "Stranamente la capillarizzazione è lo sbandierato obiettivo del reazionario comitato reggiano contro il porta a porta; signori turbati dall'avere a che fare, entro le loro private proprietà, con i bidoncini del porta a porta, convinti che, allontanando il 'rusco' qualche metro dal loro naso, tutto magicamente si metta a posto".
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Dal 15 settembre la rivoluzione (26 agosto 2008)
Rifiuti zero
Mi trovo in pieno accordo per quanto concerne il porta a porta. Trovo comunque lodevole che il Comune di Castelnovo stia tentando, con varie iniziative, di sensibilizzare la gente. Le persone, purtroppo, credo non abbiano ancora compreso quanta tossicità ci circonda e quanto poco ci voglia per migliorare la nostra qualità di vita oltre a svuotare un po’ meno il portafoglio. Trovo però in Castelnovo un’apertura, uno spiraglio coscienzioso, che nel mio comune, a tutt’oggi, non ho ancora visto o ottenuto. Mi piacerebbe inoltre vedere più collaborazione tra i comuni montani (in fondo Castelnovo è il centro anche di Toano – che comprende Cavola / Cerredolo / Quara). Per raggiungere obiettivi di riciclaggi così elevati basterebbe la collaborazione di tutti. Diamine, una città come Milano con 1.300.000 abitanti riesce a gestire il porta a porta e i nostri due comuni (Toano e Castelnovo) con un totale di 15.000 abitanti non ce la fanno? Mah, suona un strano! Senza fare ulteriori polemiche, mi associo al pensiero del sig. Bizzarri invitando tutti a munirsi di compostiera domestica, fare riciclaggio, riuso, e quando andate a fare la spesa ricordatevi di portare con voi i sacchetti che avete a casa e comprate cose con meno imballaggio possibile (ridurre il quantitavo di spazzatura è già un’inizio). La Terra è una sola e quando l’bbiamo distrutta non ce n’è una di riserva. E’ comunque un punto di partenza, non un arrivo… si può sempre migliorare.
(Silvia Palandri)