"Noto con enorme piacere come il sindaco abbia finalmente imparato che la zona in questione è luogo S.I.C. (Sito di importanza comunitaria, ndr), all’interno della perimetrazione del Parco nazionale e quindi mi auguro che lo stesso non ordini più a imprese del posto di intervenire con mezzi meccanici all’interno di una tutelata torbiera di straordinario pregio ambientale e non utilizzi più materiali per il ripristino della viabilità in spregio alle prescrizioni del Parco infischiandosene delle stesse".
Sono parole di Marino Rivoli, del gruppo d'opposizione "Per la libertà" in Consiglio comunale a Collagna, rivolte al primo cittadino Ugo Caccialupi.
"Il nostro gruppo è si mostrato favorevole alla razionalizzazione della viabilità nella strada che porta al lago Pranda, zona tutelata e di immenso valore ambientale e turistico; lo avevamo detto l’anno scorso e lo ribadiamo ora, ma non siamo certo d’accordo con l’utilizzo di sbarre e catene per tutelare le stesse zone. Siamo e saremo sempre contrari a tali strutture in quanto ingenerano una brutta immagine dei nostri splendidi territori in tutti coloro che li frequentano".
Spiega Rivoli: "Oltre a ciò, nell'ordinanza sindacale notiamo alcune problematiche. La prima è in merito al numero delle autovetture alle quali è consentito accedere: a nostro avviso sarebbe meglio diminuirlo, vista la poca distanza che divide la strada provinciale dal lago, e di conseguenza al rifugio; una distanza percorribile a piedi in una mezz’ora. Sarebbe poi meglio non porre vincoli ai residenti nel comune, che di sacrifici ne fanno anche troppi".
Solo auto? "Nell’ordinanza, poi - insiste Rivoli - si parla di autovetture, ed è a mio avviso un grosso errore non vietare per tutto l’arco delle ventiquattr'ore il transito e la sosta dei caravan e delle roulottes, in quanto a poche centinaia di metri di distanza vi è un'area attrezzata per gli stessi denominata campeggio 'Rio Bianco' mentre la zona di lago Pranda non ha piazzole attrezzate per consentire la sosta di questi automezzi".
* * *
Mi permetto…
Di certo il mio pensiero potrà poco influire nelle decisioni del sindaco e del sig. Rivoli, ma mi permetto di scrivere in quanto da cittadino della montagna mi sento particolarmente coinvolto da quanto succede nel nostro splendido territorio. Nessuno può negare che il lago Pranda sia un luogo di pregio, come tanti altri del nostro territorio, ma non per questo va chiuso e reso inaccessible. Si parla di circa 30 minuti per raggiungerlo a piedi, ma non va dimenticato che persone anziane e disabili ne avrebbero una discriminazione dalla chiusura della strada. Inoltre vi è un’avviatissima struttura commerciale che “vive” sulle persone che frequentano il Pranda. Forse prima di prendere decisioni andrebbero valutate tutte le possibilità e prese decisioni sensate. Si parla di parco, ma non è che questo debba essere solo “FONTE” di restrizioni per quelli che vivono all’interno dello stesso; anzi dovrebbe essere strumento di sviluppo. Non per ultimo, provate a chiedere al cittadino se è più VERGOGNOSA la strada aperta o lo stato in cui si trova la strada, che forse ha più della mulattiera. Cari amministratori, prendete spunto dal Trentino, andate a visitare le località di montagna e fate un paragone. Vi saluto con una piccola considerazione: le diatribe politiche o di palazzo, e ancor peggio quelle personali, dovrebbero stare fuori da queste storie. Mal lo digerisco dai politici di DESTRA, ma non lo posso in nessun modo accettare dai politici di SINISTRA, se ne esistono ancora.
(Roberto Malvolti, [email protected])
Passeggiare fa bene alla salute
Premetto che con la mia famiglia abbiamo gestito il rifugio del lago Pranda per qualche tempo, agli inizi degli anni ’90. Già allora le frequentazioni erano di diverso tipo: c’erano persone educate e rispettose dell’ambiente e c’erano i cafoni che pretendevano di arrivare in auto fino a sotto il rifugio. Bene, credo che a parte autorizzare il transito a chi trasporta disabili, bene si farebbe a CHIUDERE LA STRADA DI ACCESSO e far fare una bella camminata salutare a chi viene in questi splendidi posti che, se pieni di macchine e moto rombanti, perdono tutto il loro fascino e si trasformano in una sorta di “via Emilia bis”. Un aspetto fondamentale del PAESAGGIO E’ IL SILENZIO, senza questo anche il resto perde molto del suo valore. Quindi, basta assurde speculazioni di “pseudoturismo”; cerchiamo di attirare i turisti più rispettosi ed educati e lasciamo andare gli altri sui loro SUV a inquinare altrove…
(Roberta Filippi, Verdi Montagna)
Caro Malvolti, mi rammarica che buona parte di quanto da Lei asserito era contenuto nella versione integrale da me inviata. Comunico altresì che in mattinata sono stato contattato dal Comune di Collagna in quanto l’ordinanza è stata modificata o rettificata da un’altra a seguito di dovute e a mio avviso corrette proposte. Le ricordo come il sottoscritto e tanti altri cittadini di Collagna “spendano” molto di più, fra tempo e danaro, nell’arco di un anno a recarsi a Castelnovo ne’ Monti, a parcheggiare l’auto e relativi spostamenti per i vari acquisti; quindi si occupi principalmente di Castelnovo che di problemi ce ne sono parecchi e sono certo li conosce benissimo; e qualora avrà preso visione di quanto il sottoscritto ha integralmente comunicato si renderà conto che cose da Lei affermate erano già menzionate nel documento. Comunque provvedo al più presto ad inviarle il testo integrale del mio comunicato stampa.
Saluti.
(Marino Rivoli)
Sconfinamenti
Leggo con molto piacere gli interventi di Malvolti e di Rivoli, essendo molto amico di entrambi. Marino è accusato di sconfimento quando si occupa di Castelnovo; stessa cosa dovremmo dire di Roberto che si occupa di Collagna… Personalmente invece vedo con molto favore il fatto che due montanari D.O.C. si occupino con tanta passione di tutti i problemi della nostra montagna. Senza limitare il proprio sguardo al solo, proprio campanile!
(Umberto Gianferrari)
Vi ricordo che…
Vorrei ricordarvi che esistono altre strutture “ben avviate” nel nostro Appennino che non sono raggiungibili in macchina (vedi rifugi Bargetana o Città di Sarzana) e che fanno il pieno di turisti ogni week-end; e per fortuna loro non hanno a che fare con il caos che si presenta ogni domenica al lago Pranda… Io non so se vi rendete conto di cosa siano 300 macchine, moto e camper arroccate sul lago ogni domenica!!! E’ una cosa disastrosa! Per quanto riguarda i disabili esistono da sempre nel Parco permessi di transito speciali per permettere anche alle persone diversamente abili di raggiungere i fantastici posti che abbiamo;, certo che se non iniziamo ad averne cura del nostro territorio… I nostri amministratori ignorano il significato delle parole SOSTENIBILE, RESPONSABILE, RINNOVABILE, ECOCOMPATIBILE ecc ecc. Per quanto riguarda il Trentino, beh, io ci vado spesso e concordo che dobbiamo prendere esempio, ma ci sono posti meravigliosi che o raggiungi a piedi o utilizzi i bus navetta e le macchine restano a valle ovviamente pagando profumatamente!!!!
(Erika Farina)
Aggiungo
Un’altra occasione persa!!! Leggo con rammarico il commento di Rivoli, dove mi si fa notare di “farmi i cavoli miei”. Non posso accettare l’invito, un invito che dimostra il basso livello “dei nostri amministratori”; l’arroganza e la maleducazione non pagano di certo; ma di questo avro modo di discutere personalmente con Rivoli, sperando che quanto da lui scritto sia dovuto alla calura estiva, anche perchè IO non perdo occasione di scrivere sulle cose che a Castelnovo non vanno, sempre rimanendo su un dialogo pacato e costruttivo. Per rispondere alla Farina, che a differenza di Rivoli non conosco personalmente, vorrei farle notare che, essendo cittadino del mondo, prima di parlare mi informo e sento molte CAMPANE, e quella sul lago PRANDA, a mio modesto parere, SUONA STONATA; forse vi sono anche un po’ di faide personali, ma forse mi sbaglio. Per finire, io scrivo da anni che c’e bisogno di una VITA ECOSOSTENIBILE, che la montagna ha tutti i requisiti per fare ciò, forse manca la coscienza politica o la cultura o forse è colpa nostra che guardiamo solo al nostro orticello!!! Per finire, bello l’esempio della Bargetana, peccato che sia fruibile solo a pochi; anni fa PROPOSI a molti amministratori, tra cui anche Giovanelli, di realizzare, visto che la corrente elettrica non manca, una navetta (elettrica) per permettere a tutti di visistare l’Abetina Reale, raggiungere il Battisti e la Bargetana. Un vero peccato, i trentini l’avrebbero gia fatto!!!
Grazie come sempre.
(Roberto Malvolti)
Si informi meglio…
Visto che prima di parlare sente molte campane… Non ha sentito la campana che le avrebbe detto che 4 o 5 anni or sono l’ex Parco del Gigante aveva sperimentato (in prova, a noleggio!) una navetta elettrica che, ahimè, è stata un flop perchè all’Abetina carica di persone non c’è nemmeno arrivata!??!!! Comunque lo chieda alla Glenda del Bargetana se il suo rifugio è fruito da pochi… Per quanto riguarda la CAMPANA STONATA al lago Pranda non ci sono faide personali ma problemi tra chi amministra l’uso civico di Cerreto e gli amministratori locali!
Grazie e saluti.
(Erika Farina)
Carissimo Roberto, sono certo che tu abbia scritto prima d’aver letto quanto dal sottoscritto inviato. Il nostro gruppo è sempre stato vicino alle problematiche legate alle persone diversamente abili ed ai commercianti del nostro, comune quindi ti garantisco che le mie dichiarazioni non suonavano come tu le hai definite. Sono certo che ci troveremo sicuramente per chiarire e il contributo al nostro operato sia che venga da La Spezia sia che venga da Castelnovo è sempre prezioso; visto che l’Amministrazione ci ha negato di partecipare all’assemblea dove si è parlato della tutela di questa zona cerchiamo di prendere ogni consiglio valido per formulare le nostre proposte e fare in modo e maniera di risolvere il problema definitivamente. Della vicenda avrai sicuramente letto che abbiamo allertato esponenti nazionali che hanno competenze in queste zone di particolare tutela. Grazie del contributo.
(Marino)
Ringrazio
Ringrazio Marino ed Erika della risposta, sara mia cura accertare circa quanto asserito sulla navetta. Mi spiace se vi è una problematica, che per altro conoscevo, tra gli usi civici e gli amministratori, ma ritengo che il bene comune debba sovrastare gli interessi di pochi; e con grande amarezza debbo constatare che il problema esiste in tutti i luoghi e passioni. Chi vuol intendere capirà.
(Roberto Malvolti)
Tassa sul turista
Per tutto il mese di agosto, nei giorni prefestivi e festivi, l’accesso al lago di Pranda dei turisti (e dei residenti!!!) sarà regolamentato a seguito dell’ordinanza comunale emessa dal sindaco Caccialupi. Potranno accedere le prime 120 autovetture, dalle 8 alle 19, che dovranno essere parcheggiate nelle aree di sosta numerate lungo la stessa strada. Ritengo innanzitutto che l’istituzione di sbarre e catene possano deturpare l’immagine dei nostri fantastici territori. E’ inconcepibile che il vincolo sia esteso anche ai residenti del comune di Collagna. Prima di applicare una tassa sul turista si dovrebbbero realizzare parcheggi idonei e servizi consoni. Questo ticket per l’accesso sembra quasi volto ad ostacolare l’arrivo dei turisti, il quale andrebbe incentivato. Anche il Parco nazionale è in ritardo sulle misure da prendere in merito alla vicenda e soprattutto non ha proposto soluzioni alternative alla sbarra. Applicare una tassa sul turista, al lago Pranda, sembra un’idea alquanto balzana, considerando il fatto che non è un centro storico di una città!
(Damiano Ferretti)
Un cammino per ritrovare il piacere di una bella passeggiata
Sono nato a Collagna ma abito e vivo a Castelnovo ne’ Monti, principalmente per ragioni di comodità al lavoro. Mi reputo fortunato di poterci andare a piedi, quindi ritengo favorevole la chiusura all’accesso veicolare al lago Pranda, naturalmente con criterio, senza ticket di sorta, sicuramente agevolando i portatori d’handicap. Questo per ritrovare a scoprire e riscoprire le bellezze del nostro Appennino, lontano da strade sempre troppo trafficate. Andare a piedi è bello.
(Paolo Ferretti)