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Castelnovo, questa sera in scena Vito

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Si chiude questa sera, lunedì 4 agosto, il ciclo di spettacoli, concerti ed incontri “Piazza parole”, realizzato con l’intenzione di vivacizzare il centro storico di Castelnovo ne' Monti nelle serate infrasettimanali. Ed effettivamente tutte le iniziative proposte hanno avuto una buona accoglienza: dai due spettacoli teatrali proposti dal centro teatrale europeo “Etoile”, al concerto del ciclo “I chiari di luna”, e gli incontri con Paola Gassman e Stefano Bartezzaghi accompagnati da musicisti di alto livello.

La serata conclusiva è un nuovo incontro legato ad un libro, come era stato per la Gassman (“Una grande famiglia dietro le spalle”) e Bartezzaghi (“L’orizzonte verticale”), ancora una volta con la direzione artistica del teatro Bismantova e la collaborazione della rivista culturale reggiana Hope.

Protagonista in piazza delle Armi, luogo davvero molto vocato per iniziative di questo tipo data la sua bellezza e suggestione, sarà il comico bolognese Vito, che presenterà il suo libro “Stella Rossa Channel” dialogando con lo scrittore Davide Bregola.

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Stefano Bicocchi (questo il vero nome di Vito) si forma alla scuola di teatro di Bologna di Alessandra Galante Garrone; i suoi compagni sono Patrizio Roversi e Siusy Blady; con loro ed i gemelli Ruggeri parteciperà, col personaggio “Vito”, tutta mimica e senza parola, alla formazione del Gran Pavese varietà, spettacolo cult degli anni ottanta a Bologna. Stesso gruppo che approda in televisione dove segna la strada ai varietà comici degli anni ottanta con Gran Paese varietà voluto da Gianni Minoli e soprattutto Lupo solitario, Matrioska e Araba fenice con Antonio Ricci e Mediaset che hanno segnato il percorso della comicità televisiva degli anni a venire.
Vito da personaggio muto passa negli anni novanta ad attore “parlante” a tutto tondo, con fortunati spettacoli teatrali e collaborazioni come “Don Chisciotte o la vera storia di Guerino e suo cugino” con Enzo Iacchetti e “salone Meraviglia” con Antonio Albanese e Tita Ruggeri.
Attraversa anche il cinema partendo da Fellini con "La voce della luna" e poi inizia un sodalizio con Alessandro Benvenuti col quale gira diversi film tra i quali Ivo il Tardivo per il quale viene candidato come miglior attore non protagonista al Ciak d’Oro. Di recente è tornato alla tv con un personaggio che gli appartiene in Bulldozer su Rai Due con Enrico Bertolino e Federica Panicucci.
La sua caratteristica “poetica della bassa” sfocia poi nel libro “Stella Rossa Channel”: un libro che vuole ironizzare sul clima delle vecchie sedi del Pci, tra luoghi comuni e ironia. Lo Stella Rossa Channel è una Televisione del Popolo che trasmette sul canale criptato 4766, noto ai teleutenti col nome in codice di RTI, Rivolta Telecomandi Inferociti. Per riuscire a prenderlo bisogna orientare la parabola verso est, con un angolo di inclinazione di 12° nei giorni feriali, 38° nei giorni festivi: questo perché nei giorni feriali la vedova Mingozzi stende il bucato davanti al ripetitore centrale e il segnale fatica ad attraversare le calze contenitive. A differenza di Sky il teleutente, al posto della smart card, deve inserire nel decoder una vecchia tessera del PCI. Il decoder accetta solo tessere emesse dal Partito prima dell'avvento di Occhetto.

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Davide Bregola vive a Sermide, in provincia di Mantova. Esordiente nel 1996 con tre racconti inclusi nell’antologia Coda (Transeuropa), nel 1999 ha vinto il Premio Tondelli per la narrativa. Nel 2002 ha pubblicato Da qui verso casa (Edizioni Interculturali), un libro di interviste a scrittori stranieri che scrivono in italiano e nel 2005 Il catalogo delle voci (Iannone), analoga inchiesta sui poeti immigrati. Con Sironi ha pubblicato il romanzo “La cultura enciclopedica dell’autodidatta”.