Una candidatura, come si dice, bipartisan, condivisa dagli opposti schieramenti politici. Umberto Gianferrari, castelnovese, cacciatore, è stato proposto dal Pdl a membro del Consiglio direttivo dell'Atc (Ambito territoriale di caccia) Montagna, che presto dovrà essere rinnovato, secondo i dettami della recente legge regionale (luglio 2007).
Ma Gianferrari al proposito ha ricevuto una lettera da parte di Stella Borghi, del club di Reggio Emilia degli “Amici della terra”. La Borghi scrive: “Caro Umberto, abbiamo appreso da fonti affidabili che il tuo nominativo sarebbe tra quelli proposti per far parte dell'organo direttivo dell'Atc Montagna. Saremmo lieti che la tua candidatura portasse all'effettiva nomina, conoscendo il tuo impegno e la tua serietà per ottenere il rispetto della normativa nazionale e regionale in materia di tutela faunistica”.
"Il tuo interessamento per la salute del patrimonio faunistico degli ungulati che sappiamo essere stata ed essere ancora a rischio - dice sempre la Borghi - ci ha fatto apprezzare il tuo lavoro in favore del patrimonio indisponibile dello Stato, pur nella tua veste di cacciatore e quindi di persona contrapposta rispetto alle nostre finalità statutarie".
"L'essere su fronti opposti non preclude quella che crediamo essere la stima reciproca che in questo ultimo anno ha contraddistinto il nostro collaborare con te".
L'ha reso noto l'interessato, dichiarandosi lusingato dell'apprezzamento dell'esponente dell'associazione ambientalista.