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2^ puntata velox: il Casino dei cartelli stradali

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CASTELNOVO MONTI (2 agosto 2008) - La questione dell'autovelox della polizia municipale castelnovese, ripreso da un centauro durante il funzionamento col cartello di segnalazione disteso, e quindi non visibile, sta diventando un vero e proprio ‘Casino’. Dopo il tam tam mediatico scatenatosi nei giorni scorsi sull'installazione nei pressi dell'omonima località, ora interviene anche la minoranza consiliare vettese.

“Questa vicenda – scrivono i consiglieri capeggiati da Gianni Ferrari – ripropone il tema dei cartelli stradali, di cui, come minoranza, ci eravamo occupati due anni orsono”.

Cosa era accaduto?
“Nel mese di luglio 2006 – spiega Ferrari - un articolo di stampa parlava di numerose sanzioni comminate dalla Polizia Municipale castelnovese ad altrettanti automobilisti vettesi, causa un eccesso di velocità rilevato, sempre in zona Casino, tramite apparecchio autovelox. Il pezzo giornalistico – del Carlino Reggio, ndr - corredato da una immagine fotografica ipotizzava tuttavia che in quella circostanza la postazione dell’autovelox si trovasse sul territorio di Vetto, anziché di Castelnovo ne' Monti”.

“In effetti il cartello segnaletico indicante l’inizio della località ‘Casino’ si trovava allora erroneamente collocato (per chi sale verso Castelnovo ne' Monti) prima del bivio di ‘Moziollo’, che, come risaputo, è una frazione di Vetto; e l’autovelox figurava installato su un’auto parcheggiata tra cartello e bivio (stando appunto alla menzionata immagine fotografica) e dunque entro i confini vettesi”.

“Ma anche un secondo cartello segnaletico – prosegue Ferrari anche a nome di Bolognesi e Giansoldati - risultava non essere al posto giusto, ed era quello che indicava l’inizio del territorio castelnovese, cartello che si incontrava prima del precedente, sempre sul lato destro per chi proviene da Vetto. Questi indizi ci convinsero che la tesi dello ‘sconfinamento’ dell’autovelox poteva non essere infondata, talché in data 11 luglio avanzammo un'interpellanza in proposito al sindaco di Vetto e successivamente investimmo del problema anche gli uffici della Prefettura e il sindaco di Castelnovo”.

Con quali finalità?
“Volevamo capire se lo ‘sconfinamento’ dell’autovelox, ove confermato, invalidasse di fatto ed automaticamente le sanzioni comminate, e poter inoltre giungere al corretto posizionamento dei due menzionati cartelli, così da evitare per il futuro ogni possibile malinteso”.

Parlate di cartelli, però qui si discute di sicurezza…
“A scanso di fraintendimenti – risponde Ferrari - la sicurezza stradale è argomento che ci ha visti sistematicamente impegnati, e sono al riguardo ripetute le proposte che abbiamo formalizzato nel corso di questi anni, al fine di moderare la velocità dei mezzi che attraversano gli abitati del nostro territorio posti lungo la via provinciale. Non siamo di certo avversi ai controlli, ma non possiamo nel contempo ignorare le ragioni portate da chi si sente ingiustamente penalizzato”.

La vostra azione che risultato ebbe?
“Non sappiamo se e quante di quelle sanzioni del 2006 sono state poi revocate, ma nel campo dei cartelli stradali constatiamo ad oggi che, mentre quello indicante l’inizio di ‘Casino’ è stato effettivamente spostato, a conferma dei dubbi che si nutrivano in merito, altrettanto non è avvenuto per quello indicante l’inizio di Castelnovo ne' Monti, nonostante quel sindaco, in una corrispondenza del 2 settembre 2006, ci avesse espressamente scritto che ‘si provvederà quanto prima alla rimozione della segnaletica dal territorio di Vetto, previa acquisizione di ogni necessaria autorizzazione’…. ”.

* * *

P.S. - Tam tam mediatico sui velox: dopo il lancio della nostra agenzia, che spiegava quanto andava accadendo sul web, avete notato che le pagine e pagine dedicate alla questione da un noto quotidiano locale - formato tabloid - hanno omesso di citare Redacon? Sbadataggine...

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