Afro Rinaldi, assessore all’agricoltura della Comunità Montana, ha rilasciato la seguente dichiarazione sul tema dei fondi per l’agricoltura montana provenienti dal Piano di Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna, assegnati in questa prima fase.
“Intervengo nella mia qualità di Assessore alle Attività Agricole della Comunità Montana in merito alle prese di posizione apparse sulla stampa di questi giorni relative alla scarsa disponibilità di fondi per lo sviluppo rurale nell’area della Comunità Montana.
Credo che innanzi tutto vadano precisati alcuni passaggi che in parte sono già stati richiamati anche dall’Assessore Provinciale Roberta Rivi.
E’ vero che la prima graduatoria approvata a livello provinciale sulle risorse derivanti dalla Misura 121 del PSR è stata una delusione in termini di quantità di aziende di montagna finanziate (2 su 34 richiedenti) ma è anche vero però che le risorse disponibili per l’intero territorio provinciale ammontavano a poco più di 1,5 milioni di euro, suddivise su quattro gruppi di finanziamento, a fronte di una richiesta di ben 107 piani di investimenti presentati, che esprimono sicuramente una buona vitalità del settore, frutto però di oltre due anni di blocco delle istanze dovuto al passaggio tra la vecchia e la nuova programmazione.
Rispetto quindi ai fondi disponibili per il gruppo 1 (bovini da latte) le risorse che verranno in montagna rappresentano circa il 25% della disponibilità.
Giudicare ora una programmazione che è stata pensata per una durata settennale, con l’approvazione di due graduatorie annuali, mi sembra prematuro e probabilmente fuorviante.
Molte delle aziende di montagna non finanziate in questa prima tornata avranno buone possibilità di essere finanziate con le prossime graduatorie vista la posizione in cui sono collocate.
Sulla Misura 112 invece, relativa ai giovani al 1° insediamento, tutte le 5 istanze presentate da giovani agricoltori della Comunità Montana, a seguito della priorità assoluta alla montagna, sono state finanziate.
Le prossime opportunità del P.S.R. per la montagna, oltre a quelle dell’Asse 1, sono già state avviate e riguardano in particolare l’Asse 2, la Misura 211 cosiddetta “indennità compensativa” che riserverà al solo territorio di montagna oltre 9 milioni di euro, l’Asse 3 che opererà quasi esclusivamente in montagna, i cui bandi sono in scadenza al prossimo 30 settembre, ed infine il programma Leader (Asse 4), che verrà gestita dal GAL e prenderà avvio a fine anno, anche in questo caso con fondi destinati principalmente al territorio montano.
Pertanto, pur prestando la massima attenzione alle sollecitazioni e alle preoccupazioni avanzate in questi giorni sulla stampa, potranno essere espresse valutazioni più precise quando la programmazione del P.S.R. 2007/2013 avrà raggiunto una fase di attivazione più avanzata.
E’ indubbio che qualora si riscontrasse una effettiva penalizzazione nei confronti delle aziende di montagna questo Assessorato sarà in prima fila per la difesa delle specificità dell’agricoltura di montagna.”