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“Un posto dove guardare”

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Nello scenario del cortile del mastio al castello di Sarzano torna ancora il teatro, in una storia liberamente ispirata al diario di prigionia del prof. Giorgio Gregori, Due anni in terra straniera, che mette in scena uomini e donne alle prese con la seconda guerra mondiale, la Resistenza e la prigionia.

La memoria vissuta così diventa un insieme di quadri viventi dove le voci, i corpi e i pensieri si intrecciano dipingono l’affresco di un’epoca, nel sogno della libertà, tra persone concrete e dentro un paesaggio che ha la familiarità di un volto: episodi della lotta partigiana, la precarietà di un’esistenza nei campi di lavoro in Germania, le lettere mandate a casa e ricevute dopo mesi, la poesia, il canto e il racconto orale come rifugi e modi per trovare un senso, una direzione, una speranza.

A dar vita a questo corpo di vicende e temi universali ci saranno attori e cantastorie, musicisti e giocolieri che insieme a un gruppo di allievi della scuola di teatro del "Bismantova" di Castelnovo ne' Monti hanno trovato tra le mura ricche di storia del castello di Sarzano la cornice dove ricercare e donare forza espressiva alla propria creatività, un Luogo Altro per una forma altra di Teatro, che fa tutt’uno con la Vita.

In occasione del debutto dello spettacolo uscirà anche il libro Un posto dove guardare (Edizioni AbaoAqu) che raccoglie il testo di Emanuele Ferrari e ospita anche 12 incisioni dell’artista veneziano Eugenio Tomiolo, con una postfazione di Giovanna Caroli.

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Comune di Casina – Assessorato alla Cultura

Guerra, prigionia e attesa: Teatro per una Memoria

18, 19, 20 luglio – ore 21.30
Castello di Sarzano – Cortile del Mastio

UN POSTO DOVE GUARDARE
Narrazione teatrale in 11 quadri e un epilogo
di Emanuele Ferrari
Liberamente ispirato a Due anni in terra straniera di Giorgio Gregori

Con
Francesca Bianchi, Marina Coli, Cecilia Antichi, Waller Corsi, Francesco Marchesi, Andrea Menozzi e gli allievi della Scuola di Teatro Bismantova
Regia di Francesca Bianchi e Marina Coli