In risposa a quanto affermato dalla società di gestione della Stazione del Cerreto e pubblicato ieri da un quotidiano locale, la Provincia di Reggio Emilia trasmette a tutti i quotidiani una nota di Francesco Capuano, direttore generale dell'ente, che dettaglia gli interventi eseguiti a Cerreto Laghi negli ultimi anni.
"Il Cerreto per la Provincia è un elemento di sviluppo'
Da rimandare al mittente le accuse della società di gestione degli impianti. Palazzo Allende ed Enti locali, negli ultimi anni, hanno investito ben 4,3 milioni di euro Le affermazioni della gestione della Stazione del Cerreto, quindi Cerreto Laghi 2004, in relazione ad un supposto disinteresse della Provincia al comparto neve, necessitano di essere smentite e sono i numeri a dimostrare l'impegno di Palazzo Allende in questo senso.
Negli ultimi quattro anni al Cerreto sono arrivati grazie alla Provincia circa 3,4 milioni di euro a sostegno degli investimenti sugli impianti e sulle attività ricettive e commerciali di questa stazione invernale, che si può considerare il principale punto di riferimento per il turismo bianco ed estivo e non solo per il territorio reggiano, ma anche per quelli limitrofi.
Di queste risorse, 1,3 milioni di euro derivano da fondi provinciali utilizzati per il progetto di rilancio del Cerreto, altri 400 mila euro sono fondi regionali gestiti dalla Provincia destinati all'acquisto di nuovi impianti ed alla revisione e messa in sicurezza di piste ed impianti esistenti, 1,4 milioni di euro sono fondi regionali e comunitari, gestiti sempre dalla Provincia e destinati alla riqualificazione ed ammodernamento delle strutture ricettive e commerciali del Cerreto (attività private degli operatori). E ancora, altri 300 mila euro sono fondi comunitari utilizzati per interventi pubblici di riqualificazione ed ammodernamento di spazi pubblici (ad esempio il percorso attorno al lago e il palaghiaccio).
A questi già di per sè consistenti importi si aggiunge un ulteriore importo di circa 850 mila euro messi a disposizione dal Comune di Collagna, dalla Comunità montana, dall'Unione dei comuni del crinale e dal Comune di Castelnovo Monti.
Complessivamente quindi sono ben 4,3 milioni di euro le risorse che sono state destinate da Provincia ed Enti Locali al progetto di rilancio del Cerreto, fortemente voluto da Palazzo Allende e posto come importante elemento di sviluppo del tessuto economico e sociale del Crinale.
Condizione fondamentale e imprescindibile per l'impegno della Provincia è stata, fin dal 2003, la più ampia partecipazione possibile dei soggetti privati che operano nella località turistica, in modo da valorizzarne il ruolo e consentire una piena assunzione di responsabilità da parte della imprenditoria locale. Gli operatori locali hanno costituito ad hoc due soggetti giuridici - Atm, società proprietaria degli impianti e Cerreto Laghi 2004, società di gestione della stazione - che sono direttamente interessati, coinvolti e strettamente legati alle sorti della Stazione, dal buon andamento della quale dipendono anche le sorti delle loro attività commerciali e turistiche.
La Provincia, in accordo con gli Enti Locali, ha messo gli operatori nelle condizioni di gestire la risorsa principale del loro territorio nel modo più efficiente possibile, con un forte ruolo di sostegno.
La stessa impostazione è stata data alla privatizzazione della stazione sciistica di Febbio che ha consentito la chiusura della vecchia società Alpe di Cusna e la costituzione di un nuovo soggetto giuridico che ha assunto la proprietà degli impianti e la loro gestione e che ha ricevuto un sostegno agli investimenti di 300 mila euro di fondi provinciali e 290 mila euro di fondi nell'ambito di una apposita Legge Regionale. Tutto ciò in aggiunta a quanto storicamente già finanziato da parte degli Enti Locali.
Altri 165 mila euro di contributi sono stati erogati per investimenti relativi agli impianti di risalita alla stazione del Ventasso.
L'impegno della Provincia è quindi una certezza, ed è testimoniato dalle
cifre: agli operatori il compito di saper continuare a tradurre tale impegno - attraverso le forme societarie e gestionali prescelte - nei risultati che merita il nostro Crinale".