La rivista di scienze sociali della religione "Religioni e Società", edita da Firenze University Press, nel numero di gennaio-aprile 2008 (intitolato "Emilia rossa. Per un profilo del cattolicesimo a Reggio Emilia nel Novecento") ospita un importante contributo di Giuseppe Giovanelli: 'Don Scarpone' prete "dai tetti in su" - Un parroco di montagna, don Alfonso Ferretti, nelle vicende della Chiesa e della società reggiana nella prima metà del Novecento. Con rigore documentario e grande ricchezza di informazioni l'apprezzato storico felinese traccia il ritratto di un sacerdote, don Alfonso Ferretti, nato a Poiago di Carpineti il 1° ottobre 1879 e morto nel 1949, che segnò con la sua benevolenza e la sua intraprendenza la vita sociale e religiosa della montagna reggiana nella prima metà del XX secolo.
Don Alfonso, dopo alcuni anni come cappellano coadiutore a Felina, fu parroco di Cagnola (Castelnovo ne' Monti) dal 1906 sino alla morte. In quegli anni di intense contrapposizioni politiche e laceranti eperienze di guerra, Don Scarpone (all'inizio chiamato così, con disprezzo, da alcuni radical-socialisti poi anche dai cattolici, con affetto, per il suo apostolato infaticabile lungo le strade di montagna) si prodigò per insegnare, animare, organizzare e dare consapevolezza a cristiani che non dovevano rimanere ai margini della storia. Fu lui il primo in montagna a introdurre l'uso del cinematografo; nel maggio 1910 offrì al pubblico di Castelnovo ne' Monti il "Cinema Charitas" per "rappresentazioni di ogni specie, purchè senza offesa del sentimento religioso e del buon costume".
Questo e molto altro nel saggio del professor Giovanelli che rappresenta anche un efficacissimo spaccato di storia della montagna.