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Comunità Montana, nuova clamorosa frattura: si dimette l’assessore allo sport. Le considerazioni del sindaco Gian Luca Marconi

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Dopo Athos Nobili, la Comunità Montana perde un altro pezzo. E, a farlo e in maniera che farà sicuramente discutere, è l’assessore allo sport Carlo Benassi, dei Comunisti Italiani. Ha rassegnato le proprie dimissioni da assessore per forti divergenze politiche nei confronti della presidente Montemerli.

Le difficoltà politiche, già emerse in fase di bilancio dove i fondi allo sport e alla cultura sono state decurtati di circa il 50%, a differenza di altri settori (vedi quelli della promozione del territorio in carico alla presidente), si sono inasprite sulle scelte politiche che coinvolgono il Centro CONI.

"La struttura Centro CONI - informa la nota del PdCI - che ha beneficiato di circa 3 milioni di euro ripartiti per circa un terzo da fondi della Comunità Montana, un terzo per contributi ottenuti come Comunità da vari enti ed un terzo dal comune di Castelnovo ne’ Monti, rischia di avere una ripartizione di quote sproporzionata tra i vari soggetti.

"La politica della presidente Montemerli - prosegue il documento - mira a ripartire in parti uguali la proprietà della struttura tra la Comunità Montana e il Comune di Castelnuovo ne’ Monti, il quale si farebbe carico di una gestione decennale quantificata il circa 200.000 euro. In questo modo non solo ci sarà una ripartizione della proprietà non equa, ma la Comunità Montana perderà anche la gestione diretta della struttura che oggi è a carico al 50% tra Castelnuovo ne' Monti e Comunità Montana".

"Noi del PdCI, a sostegno della scelta del nostro assessore Carlo Benassi, contestiamo tale operazione che indirettamente danneggerebbe gli altri comuni della Comunità Montana in favore di un solo comune, Castelnovo ne’ Monti. In questa vicenda va tenuto conto anche del rischio dello scioglimento o riduzione dei comuni facenti parte della Comunità montana (vedi nuova finanziaria), che porterebbe ad avere una ripartizione di quote tra gli enti, attribuendo a Castelnovo ne’ Monti la maggioranza assoluta della struttura".

Chiusa: "Il gesto delle dimissioni dell'assessore, che lo stesso rimarrà in maggioranza e con il ruolo di consigliere, vuole avviare una discussione tra le forze politiche ed evitare l’insabbiamento della vicenda. Richiamiamo sulla vicenda anche l’attenzione e la mediazione dei dirigenti provinciali del Partito Democratico".

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Pezzi correlati:
- Comunità Montana, Nobili e Benassi completeranno la Giunta (9 giugno 2005)

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LE CONSIDERAZIONI DEL SINDACO DI CASTELNOVO M. GIANLUCA MARCONI

Non voglio entrare nel merito di una discussione interna alla Giunta della Comunità montana, anche se le motivazioni fornite per le dimissioni dell’assessore Benassi, ovvero tagli di bilancio al suo settore di competenza e la discussione sulla gestione e le quote di proprietà del Centro Coni, non le trovo davvero condivisibili. La discussione sul bilancio di qualsiasi ente va portata avanti internamente alla giunta, che redige i propri documenti di programmazione finanziaria in base ad un equilibrio sempre difficile da trovare, che passa regolarmente attraverso tagli e restrizioni di spesa. Se questo portasse alle dimissioni degli assessori metà dei comuni italiani, per fare un esempio, vedrebbero le giunte falcidiate, mentre invece vengono trovate soluzioni mediate componendo le diverse visioni internamente alle stesse giunte. Non mi pare coerente ed attuale l’atteggiamento di Benassi proprio nel giorno in cui la Regione Emilia-Romagna ha tagliato drasticamente il numero delle comunità montane e diverse altre strutture. Invece che sul futuro assetto dell’ente comunitario si apre una discussione su gestioni e percentuali di una struttura, come il Centro Coni, che è sempre stata e resterà sempre a disposizione di tutti i cittadini della montagna. Credo davvero che i cittadini stessi siano poco interessati alle faccende burocratiche, mentre invece siano attenti al fatto che il Centro Coni funzioni, sia in condizioni ottimali grazie alla nuova pista di atletica, ospiti gare e raduni, sia un perno fondamentale per lo sport ed anche il turismo del nostro paese. Il presidente delle Comunità montana Montemerli, il vicepresidente Ovi, a cui rinnoviamo la stima e l’apprezzamento per l’operato, hanno avviato una discussione con la giunta di Castelnovo per determinare le competenze e le proprietà su alcune strutture realizzate insieme, come il Centro Coni, il Centro fiera, il teatro Bismantova, che da tempo attendevano queste definizioni, che stanno andando avanti in modo costruttivo e assolutamente sereno. Tematiche il cui approfondimento proseguirà e che porteranno a soluzioni condivise. Personalmente ritengo che, vista la situazione economica della Comunità montana, diminuire gli impegni sulla spesa corrente, con la disponibilità del Comune di Castelnovo di farsi carico della gestione del Centro Coni, potesse essere una direzione utile, ma da parte nostra non c’è alcuna contrarietà neppure nel proseguire una suddivisione al 50% come è stato finora.
Non posso invece accettare le solite banali ed infondate affermazioni secondo cui “Castelnovo in Comunità prende tutto”. Gli esempi concreti di questa infondatezza sono tanti: senza polemizzare ricordo la partecipazione del Comune di Castelnovo alla ristrutturazione della stazione sciistica di Cerreto Laghi, l’esclusione di Castelnovo dai fondi per le aree matildiche su progetti di valorizzazione turistica a vantaggio di altri comuni della Comunità montana, la consistente partecipazione finanziaria alle gestioni associate comprensoriali di servizi, i finanziamenti messi sul Centro Coni e il Centro fiera, il mantenimento di importanti servizi scolastici e socio-sanitari che vedono Castelnovo in prima fila politicamente ed economicamente, e tanti altri. Senza aprire dissidi con Benassi nè tanto meno con il suo partito di appartenenza non posso non pensare che dietro queste dimissioni ci sia una discussione interna allo stesso Pdci, che molto probabilmente sta rivalutando la propria posizione all’interno delle amministrazioni nella nostra provincia.

3 COMMENTS

  1. Visibilità personale o progetto
    In questi tempi conta di più lottare per sostenere le proprie idee e il progetto che ne deriva o difendere la propria visibilità personale? E’ facile dire quanto sono cattivi gli altri e difendere a spada tratta il proprio orticello. Ragioniamo di calo di risorse o di efficacia delle azioni? Macchè, mi hanno calato i soldi. Mi dimetto!!!!!!! Grande mossa politica.

    (Commento firmato)

  2. Ok in parte
    Credo che l’assessore porti in evidenza una grave e importante disparità di spartimento delle risorse, e questo meriterebbe una grande risposta importante. Tuttavia mi trovo in ragione sia con il sindaco che con Gianferrari: il compenso non può essere motivo di abbandono di un’attività, definita, da chi la compie, di utilità sociale.

    (Commento firmato)