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(Dura) lettera aperta di Alessandro Davoli a Umberto Casoli

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In merito alla polemica in corso in casa centrodestra a Castelnovo (e più in generale in Appennino), si registra una nuova presa di posizione da parte di Alessandro Davoli, responsabile della Lega Nord dell'Alto Appennino, in forma di lettera aperta al prof. Umberto Casoli, capogruppo della "Lista civica per Castelnovo Monti". Eccone il testo.

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Mi ero ripromesso di non replicare ai commenti dopo un primo intervento, considerando che l’intelligenza dei lettori potesse arrivare da sola a comprendere le ragioni di quanto scritto.

Se questa volta scrivo è solo per correggere le “inesattezze”, chiamiamole cosi, che il prof. Umberto Casoli ha esposto, preso dalla foga o forse dalla fretta di rispondere al comunicato stampa di Alleanza Nazionale e Lega Nord.

Quanto abbiamo dichiarato, Coriani ed io, è ben meditato, e la scelta dei tempi non è certo casuale. Per noi l’esperienza politica della “Lista civica”, è stata, nel complesso, una profonda delusione, al di là di alcune luci, tra molte ombre, e qualche grido, tra flebili lamenti, che la maggior parte del tempo sono rimasti solo nei verbali dei consigli comunali (a prender polvere!). Serviva, dopo lunga agonia, solo un “certificato di morte”: e l’abbiamo stilato.

Il prof. Casoli sbaglia, e in modo vistoso, quando afferma che tra Alessandro Davoli e l’assessore ai lavori pubblici e alla scuola ci siano vicende personali; la causa iniziata da Giuliano Maioli, con l’avvocato Paolo Coli, legale dell’Amministrazione comunale, riguarda miei scritti di natura politica, fortemente critici verso l’operato di questa maggioranza. Ma quale questione privata, prof. Casoli, quello dell’assessore Maioli (e della Giunta che lo ha autorizzato a perseguirmi in tribunale): è un tentativo arrogante e improprio di far tacere una voce scomoda. E di questo sono consapevoli i cittadini. Lo testimoniano i voti ricevuti alle scorse elezioni dalla Lega Nord a Castelnovo ne’ Monti, ben 866 (raddoppiati in due anni, triplicati da quando ho preso in mano, 2004, la carica vacante di responsabile Lega Nord). Il 12.34%, terzo partito: mi pare che come consenso, del quale certo un piccolo merito posso vantare, non sia poi tanto male, o mi sbaglio?

Stesso discorso per la causa intentata dall’ex senatore Fausto Giovanelli (con il fratello Danilo) contro le affermazioni critiche di Marco Coriani, relative alla grave vicenda di mappe catastali “alterate” e poi nuovamente rettificate, di permessi a costruire rilasciati per atti di proprietà “inesatti”... Una vicenda politica e di forte impatto, una bandiera per l’opposizione, altro che la corbelleria dei motivi personali. Una pratica che lei, prof. Casoli, si è rifiutato di prendere in mano. Forse perchè scotta troppo?

Mi pare, inoltre, che Lei si confonda un poco, caro professore, quando dichiara di avermi dato l’elenco dei consulenti e delle consulenze esterne... ma quando? in che forma? per telepatia, forse? Carte con l’elenco dei consulenti del Comune e con i loro compensi a me non ne ha mai consegnato. E vorrei che fosse chiaro, ai cittadini, il perchè ci tenevo tanto che l’elenco fosse portato a conoscenza della popolazione.

Quanti sanno, ad esempio, che circa cinquecento milioni delle vecchie lire ogni anno era (è?) distribuito, a pioggia, tra i soliti noti – geometri, periti, ingegneri ed architetti – come se il folto gruppo dell’ufficio tecnico comunale (diciotto o diciannove tecnici impiegati a vario titolo!) non fosse sufficiente. Cinquemila euro per il progetto di alcuni punti luce (lampioni) in una frazione. Cento milioni per il progetto di ristrutturazione della Casa... di proprietà del comune. Magari quando un identico progetto, preparato gratis da un architetto del comune (potrei fare nome e cognome, mi limito a scrivere le iniziali, M.Z.), giaceva dimenticato in un cassetto... di un certo assessore!

E’ vero che Lei firmò assieme al sottoscritto un esposto per la questione dei documenti elettorali falsificati da Vincenzo Ferrari, ma come mai dopo la condanna, con decreto penale, del Ferrari, Lei non ha avuto... “animo” di chiedere una pubblica censura al Consiglio comunale? Mi ricorda il detto di Don Abbondio: “Chi il coraggio non ce l’ha...”. Ma allora non ci si presenta come capogruppo di un’opposizione seria e decisa nel nostro comune. Altrimenti si fa come il Ferrari, nove volte su dieci o vota come la maggioranza o al massimo si astiene! Che il Ferrari sia condizionato, solo “psicologicamente” s’intende, dagli appalti, per centinaia di migliaia d’euro, che negli anni l’Amministrazione gli ha dato?

E la vergogna della questione di Enzo Piccinni, vergogna per l’Amministrazione, beninteso, non per il tecnico, non per il Piccinni cittadino, punito con una sanzione durissima, due mesi sospeso senza stipendio, e la gogna pubblica, solo per aver contraddetto il vicesindaco, per aver chiesto un confronto davanti alla cittadinanza, nel quale spiegare le ragioni dei disservizi dell’ufficio tecnico comunale? Punito in quel modo, in questa Italia dove un impiegato alle Poste, scoperto a rubare denaro nelle lettere raccomandate (sorpreso con le mani nel sacco!) viene al massimo sollevato dal lavoro per due giorni, tra le urla dei “sindacati” garantisti! “ ...L’abbiamo giudicato un caso a valenza sindacale di interpretazione ed applicazione delle norme… “. Ma come, proprio Lei che crede i sindacati “confederati” (CGIL, CISL e UIL) la cinghia di trasmissione della sinistra... e se ne lava le mani, anche quella una pratica da archiviare e dimenticare?

Mi perdoni l’espressione, ma Lei mi appare colpito da una sindrome strana, una forma di “veltronite” acuta, caro professore; crede, come Walter Veltroni in campagna elettorale, nella sua stessa propaganda, mentre la gente e parti della sua “Lista” le voltano le spalle. Per essere un politico, che ha l’obbligo di ascoltare i propri elettori, e Lega Nord e Alleanza Nazionale sono gran parte dei suoi elettori, mi pare proprio che Lei abbia sbagliato, e alla grande, anche se, purtroppo, ha l’attenuante (o l’aggravante?) di non rendersene conto.

Con immutata stima nella persona, non nel politico, un saluto.

(Alessandro Davoli, segretario Lega Nord Alto Appennino)

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Pezzi correlati:
- Castelnovo / “Lista civica” abbandonata a un anno dalle prossime amministrative da Lega Nord e Alleanza Nazionale (12 maggio 2008)

5 COMMENTS

  1. Qualcosa di più
    Da come Davoli affronta l’argomento mi sembra che il suo giudizio sull’intelligenza dei lettori sia quantomeno da verificare. Speriamo comunque che con questa lunga esposizione si sia finalmente liberato dalla sindrome di re-examination e che inizi, come gli elettori auspicano, una nuova stagione fatta di proposte piuttosto che continuare a rimescolare nel pentolone. Questo poteva essere giustificato in campagna elettorale, ma ora la gente si aspetta qualche cosa di più.

    (Lollo Mariani)

  2. Prudenza!
    Vorrei invitare il sig. Davoli ad un po’ di prudenza nel vantarsi del risultato elettorale della Lega a Castelnovo come suo successo personale, in quanto a mio parere è frutto di una tendenza a livello nazionale e non del lavoro effettivamente svolto dal medesimo Davoli sul territorio. Parola di un elettore della Lega alle scorse politiche che sicuramente non voterà Davoli alle comunali del prossimo anno.

    (Commento firmato)