Si è costituito nei giorni scorsi a Palazzo Allende, nel corso dell'ultima riunione della Conferenza dei sindaci, un Coordinamento provinciale tra comuni e Provincia teso a rafforzare gli interventi degli enti locali in materia di sicurezza.
"Il Coordinamento - si legge in una nota diffusa questo pomeriggio - valutate positivamente le esperienze fin qui condotte dalle singole amministrazioni, intende confermare come gli enti locali siano pienamente consapevoli di una percezione di insicurezza sempre più diffusa anche nella nostra provincia. E' fenomeno comune a tutte le città d'Italia e d'Europa, che non viene affatto sottovalutato anche se la situazione della nostra provincia resta di gran lunga migliore di quella di tante altre realtà, pur in un mondo che è cambiato per tutti, come anche recentemente autorevoli rappresentanti delle forze dell'ordine hanno ribadito".
Provincia e comuni sono attivamente impegnati per contribuire in maniera concreta – "senza esasperazioni e demagogia, nonché nel pieno rispetto delle istituzioni e degli organismi prioritariamente deputati a garantire l’ordine pubblico" – ad un sempre maggiore controllo del territorio e ad una sempre più efficace opera di contrasto e di prevenzione verso la piccola e grande criminalità.
"Così come è sempre avvenuto di fronte alle mutate esigenze ed emergenze delle nostre comunità - prosegue il documento - gli enti locali reggiani sono al fianco dei loro cittadini con un lavoro serio ed un impegno continuo finalizzati a produrre proposte e azioni concrete, non certo a ricercare visibilità mediatica o, peggio ancora, grette e inutili polemiche".
In particolare, Comuni e Provincia intendono integrare sempre più le diverse polizie locali – pur nell’ambito delle rispettive competenze - rafforzando inoltre, per quanto possibile, gli organici.
Grande attenzione sarà riservata al potenziamento degli interventi di vigilanza sul territorio, non attraverso estemporanee ronde volontarie, quanto invece rafforzando presidi e controlli da parte delle varie forze di polizia, nonché delle associazioni di volontariato già insediate sul territorio e dotate delle necessarie competenze. Associazioni che saranno al più presto invitate a collaborare con le istituzioni pubbliche, nell’ambito di programmi ed attività concordate e ben dettagliate.
Pur disponibili a fare quanto loro possibile, gli enti locali reggiani non intendono comunque in alcun modo sostituirsi alle forze dell’ordine alle quali, tutte, si rinnova un sincero ringraziamento per l’encomiabile servizio quotidianamente garantito da tanti uomini e da tante donne, seppur costretti ad operare in condizioni sempre più disagiate.
Il Coordinamento provinciale rivolge pertanto un deciso invito al Governo perché siano al più presto potenziati tanto l’organico quanto la dotazione tecnologica e strumentale delle forze dell’ordine operanti sul territorio reggiano.
Coordinamento e iniziative sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa in Municipio a Reggio alla quale hanno partecipato la presidente della Provincia Sonia Masini, il sindaco di Reggio Graziano Delrio, il sindaco di San Martino Oreste Zurlini, il sindaco di Cadelbosco Sopra Silvana Cavalchi, il sindaco di Quattro Castella e coordinatore provinciale dell'Anci Cesare Beggi, il sindaco di Albinea Antonella Incerti, il sindaco di Rubiera Lorena Baccarani.
Oltre a un impegno diretto per rafforzare gli organici dei rispettivi corpi di polizia e potenziarne il collegamento con le altre forze dell'ordine, particolarmente significativa la proposta di utilizzare il volontariato per un maggiore presidio del territorio.
"Reggio ha una risorsa formidabile, frutto dell'impegno della sua gente ma anche delle istituzioni, che è quella rappresentata dalle 400 associazioni che mobilitano oltre 50.000 volontari - ha spiegato la presidente della Provincia, Sonia Masini. Sicurezza del territorio significa innanzitutto esserci, significa occuparlo, ma in maniera positiva. E allora più che pensare a ronde estemporanee, a spontaneismi che rischiano di essere controproducenti o peggio ancora a bullismi da periferia, noi intendiamo rivolgerci al volontariato, a queste persone serie che offrono il proprio tempo per la comunità e che già lavorano a fianco dei cittadini. A loro chiederemo di unire gli sforzi, come sempre è avvenuto in questa provincia, perché - ovviamente con appositi percorsi formativi e con modalità da concordare con prefetto e questore - i volontari possano essere utilizzati anche non per reprimere, ma per prevenire i crimini e soprattutto dare sicurezza". "Penso alle Gev, che fanno un ottimo lavoro e potrebbero essere utilizzate anche nei parchi e nelle aree verdi, oppure agli alpini che abbiamo visto meravigliosamente all'opera in tante occasioni, a partire dal Raduno nazionale che si tenne nella nostra città", ha aggiunto la presidente Masini ricordando come proprio recentemente la stessa Polizia provinciale ha attivato in collaborazione con la questura un nuovo servizio di polizia di prossimità in città.
Nei prossimi giorni, le associazioni del volontariato saranno quindi contattate dal Coordinamento per valutare eventuali accordi e "regole ben precise".