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Castelnovo / Laboratorio “Le Mani” a rischio chiusura

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“L’infelice scelta della cooperativa di solidarietà sociale l’Ovile di chiudere, dal 30 giugno prossimo, la sede di Castelnovo ne' Monti (sita in viale E. Bagnoli al civico 66) ha messo in apprensione molti lavoratori”. A darne notizia è il presidente del gruppo regionale GDL-Popolo della Libertà Fabio Filippi.

La missione principale della cooperativa è quella di inserire nel mondo lavorativo persone svantaggiate ("e la montagna è già di per se stessa svantaggiata per quanto riguarda il lavoro", commenta Filippi). Nel laboratorio "Le Mani”, questo è il nome della sede castelnovese, vengono effettuati lavori di assemblaggio.

Nel capoluogo montano sei persone della cooperativa sono assunte a contratto a tempo indeterminato, tre con un contratto di borsa lavoro (pagate dai aervizi) e una a contratto a tempo determinato (ovvero il responsabile del laboratorio).

I vertici della cooperativa di Don Daniele Simonazzi hanno fatto sapere che attualmente non sussistono più le condizioni per continuare, visto il fatturato, i dipendenti a tempo indeterminato e le spese da sostenere.
Per "tutelare" i dipendenti la cooperativa ha proposto trasferimenti in altre sedi, in particolare si parla dei distaccamenti di Cavriago e Corte Tegge.

“Dall’Appennino reggiano – sottolinea Filippi – diventa proibitivo raggiungere quotidianamente il comune di Cavriago. Castelnovo ne' Monti dista, in auto, circa 50 chilometri da Cavriago, che diventano 65 se il percorso viene effettuato con mezzi pubblici (ancora peggio se parliamo di Corte Tegge)".

Tre ore di tempo giornaliere impiegate per raggiungere e rientrare dal posto di lavoro. Un’ipotesi non praticabile per i tanti lavoratori della cooperativa che provengono da situazioni difficili e non posseggono gli strumenti per affrontare quotidianamente un viaggio così lungo e costoso. Inoltre, molti di loro sono privi di patente di guida.

"La cooperativa di solidarietà sociale l’Ovile, a dircelo è lo stesso nome, dovrebbe avere una funzione sociale, e le amministrazioni locali dovrebbero sostenerla in questo compito".

"Faccio pertanto un appello pubblico - conclude Filippi, che ha anche presentato un'interrogazione in Regione - al sindaco di Castelnovo ne' Monti e ai presidenti di Regione Emilia-Romagna e Provincia di Reggio Emilia chiedendo loro di contribuire al mantenimento del laboratorio 'Le Mani', che fa capo alla cooperativa l’Ovile, consentendo alla cooperativa di proseguire nella sua funzione sociale e ai tanti lavoratori di continuare nel proprio percorso di inserimento nel mondo lavorativo”.

3 COMMENTS

  1. E l’edilizia? Dove la mettiamo?
    Caro Fabio, mi dicono che anche l’occupazione nel mondo dell’edilizia sia in crisi; forse è solo una ricaduta locale di un problema internazionale (vedi USA!). Mi diceva un impresario castelnovese di aver dovuto lasciare a casa, per mancanza di lavoro, sei muratori. C’è “IN CANTIERE”, è proprio il caso di dirlo, un’iniziativa pubblica, alla quale pure tu, che operi nel settore, sei invitato. Ti terrò aggiornato.

    ([email protected])

  2. Dispiace
    E’ ovvio che un problema del genere riguarda prima di tutto l'”impresa”, che attraversa le difficoltà e le scelte che essa prende. Dispiace constatare che anche una cooperativa sociale seria e dalle finalità solidaristiche come l’Ovile, di fronte ad un momento di crisi, reagisca come qualsiasi altra realtà imprenditoriale, proponendo chiusure e trasferimenti degli impiegati. Peccato che qui si proponga un trasferimento molto distante a persone che tra l’altro sono per la maggioranza diversamente abili…

    (BiancoMedio)