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Il Parco Nazionale dell’Appennino stabilizza sei lavoratori precari

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Una bella notizia sul fronte dei diritti dei lavoratori, proprio in occasione del primo maggio: mercoledì 30 aprile il consiglio direttivo del Parco Nazionale ha deliberato l’avvio della stabilizzazione di sei lavoratori precari dell’ente, utilizzando le due ultime leggi Finanziarie che consentono la stabilizzazione dei collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co) che abbiano prestato almeno tre anni di servizio presso la pubblica amministrazione interessata.

“Si tratta –spiega il presidente Fausto Giovanelli- di cinque collaboratori reggiani che hanno portato avanti un fruttuoso rapporto di lavoro con il Parco del Gigante e impegnati da tempo nel Parco Nazionale, nonché una persona di Carrara che collabora già da alcuni anni al Parco nazionale. E’ la metà dei dipendenti previsti in pianta organica: la loro stabilizzazione costituisce un altro pilastro della costruzione dell’edificio dell’ente Parco. Questo percorso di stabilizzazione non sarà solo utile ai collaboratori, persone di comprovata esperienza e professionalità, ma sarà utile anche al Parco stesso, poichè si tratta di persone valide e motivate che hanno continuato a operare con immutata efficienza nonostante traslochi e cambiamenti di sede dell’ultimo anno. Peraltro si trattava per alcuni di collaborazioni con il disciolto Parco del Gigante che duravano in forma precaria da oltre dieci anni e dunque i tempi per stabilizzazione erano da considerarsi più che maturi”.

La Finanziaria consente l’avvio di procedure di assunzione di precari attraverso l’attivazione di concorsi riservati per coloro che abbiano acquisito almeno tre anni di collaborazione con un ente pubblico e che risultino ancora in servizio con contratti di precariato. La complessità del procedimento impone di bandire contestualmente concorsi per altre persone per posti a tempo determinato della durata di tre mesi non rinnovabili.