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Atomiche, gara di moto, lavori pubblici, officina ACT al Casino e call-center nel Consiglio comunale di Castelnovo ne’ Monti

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Aprendo la seduta del Consiglio comunale castelnovese svoltosi ieri sera, il sindaco, Gian Luca Marconi, ha richiamato l’attenzione sui manifesti per il 25 aprile, già affissi, forniti dal Ministero della Difesa, che riportano gli stemmi dei 210 comuni insigniti di onorificenza per il loro ruolo nella Guerra di Liberazione. Tra questi c’è anche Castelnovo ne’ Monti, che si fregia della medaglia di bronzo.

Su questo c'è stato l’intervento del consigliere Luigi Bizzarri, che ha criticato recenti posizioni e atteggiamenti “negazionisti” nei confronti della lotta partigiana provenienti dalla destra politica.

Il sindaco ha anche ricordato la signora Florinda Campi, consigliere comunale dal 1946, quando, per la prima volta, votarono le donne.

Dopo l’approvazione di una convenzione con la Comunità Montana e gli altri comuni montani per la gestione associata dei sistemi informatici, si è passati alle mozioni e alle interpellanze a partire da una mozione della maggioranza per “un futuro senza atomiche” che è stata approvata con un solo astenuto.

Prolungato invece il dibattito sull'interpellanza del consigliere Bizzarri di Rifondazione sulla gara di moto enduro tenutasi il 6 aprile scorso a Castelnovo ne’ Monti. Il consigliere ha criticato l’assenso e il sostegno del Comune all'iniziativa, che non rientra, secondo il suo pensiero, nei parametri di una città slow. Il sindaco e l’assessore Paolo Ruffini hanno invece auspicato che di iniziative di questo tipo, condotte con la correttezza che ha positivamente distinto gli organizzatori, ce ne possano essere altre ed hanno negato che la gara abbia dato luogo a danni e fastidi di alcun genere, quando anzi ha portato vantaggi al sistema turistico che, nel week end interessato, ha “fatto il pieno” non solo a Castelnovo ne’ Monti, ma anche nei paesi vicini.

Il gruppo "Lista civica" ha proposto, col capogruppo Umberto Casoli, un proprio ordine del giorno critico sui lavori al campo di calcetto, che è stato chiuso per un certo periodo per problemi di sicurezza, ed in generale sulla trascuratezza con cui vengono eseguiti molti lavori pubblici anche perché non ci sono sufficienti controlli da parte di chi appalta.

La risposta è stata dell’assessore Giuliano Maioli, che ha riconosciuto che quella della costruzione del campo di calcetto è stata “una storia un po’ sfortunata”, ma ha anche evidenziato che la chiusura della struttura è stata solo di una quarantina di giorni in un periodo invernale e di brutto tempo in cui comunque non sarebbe stata utilizzata e che ora i lavori sono fatti ed il campo è agibile. Maioli ha poi contestato l’accusa generica di “lavori pubblici fatti male” ed ha rivendicato, almeno per quanto attiene alle opere realizzate in questa legislatura, la preoccupazione costante dei controlli, tanto è vero che sono in corso azioni legali contro ditte appaltatrici per carenze rilevate nella esecuzione di almeno due opere.

Sono intervenuti altri consiglieri e lo stesso Casoli, che ha riproposto e sostenuto l’odg, che però è stato bocciato in votazione.

L’interpellanza del gruppo "Rifondazione comunosta-Castelnovo trasparente" sul destino della officina presso il deposito dell’ACT al Casino è stata illustrata da Bizzarri, che ha sostanzialmente chiesto lumi sulla notizia di una prossima soppressione dell’attività con trasferimento a Reggio Emilia. Il sindaco ha comunicato che la questione è ancora aperta con l’ACT, ma che la volontà è quella di mantenere l’attività, pur razionalizzandola. Della cosa si discuterà in un prossimo incontro pubblico con l’ACT sul tema del trasporto pubblico in montagna.

Lunga e vivace la discussione sulla mozione del gruppo Rifondazione sulla recente chiusura del call center di Felina e la conseguente disoccupazione di almeno due unità di personale mentre altre tre sono costrette al pendolarismo su Reggio. La mozione chiedeva unCconsiglio comunale urgente e aperto per discutere della questione.

La discussione ha debordato dalla specifica questione del call center con interventi che hanno messo in luce una situazione generalizzata di difficoltà in diversi comparti, dall'agricoltura al commercio, dalla ceramica all’edilizia.

Il sindaco ha risposto sulla questione del call center criticando il comportamento “sconcertante” della ditta che, a pochi giorni dall’evento, ha comunicato all'Amministrazione comunale la chiusura senza possibilità di discussione. Sulla più ampia questione della situazione economica ed occupazionale il sindaco ha ricordato che ci saranno nelle prossime settimane un'iniziativa sindacale importante sulla montagna e il proseguimento della Conferenza Economica della Montagna, sedi in cui sarà possibile fare il punto della situazione.

Molti gli interventi sul tema, ma alla fine è stata bocciata la mozione di Rifondazione, che chiedeva un Consiglio comunale aperto con urgenza, e ne è stata invece approvata una della maggioranza, che impegna il sindaco e i capigruppo a studiare i tempi e i modi per un Consiglio comunale aperto sulla situazione economica e occupazionale da farsi prima dell’estate.