In riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal presidente provinciale dell’associazione dei comuni italiani (Anci), Cesare Beggi, e pubblicate questa mattina su alcuni organi di informazione, interviene il vicesindaco di Castelnovo ne' Monti, Fabio Bezzi.
“Le affermazioni di Beggi, per come sono state riportate, mi trovano su posizioni nettamente diverse. Beggi afferma che l’abolizione dell’Ici sulla prima casa sarebbe una mossa 'iniqua ed impopolare'. Personalmente sono convinto che togliere l’Ici sulla prima casa sia invece una scelta giusta. La prima casa infatti per le famiglie italiane non rappresenta una fonte di reddito: è invece il più delle volte acquistata tramite un mutuo, rappresenta grandi sacrifici e l’imposta su questo bene primario viene percepita dalla gente come vessatoria. Per questo anche il precedente governo aveva introdotto nuove detrazioni. Non sono quindi per nulla contrario all’idea di spingere ulteriormente in questa direzione, arrivando anche ad abolire l’Ici sulla prima casa, una scelta che certo non risulterebbe 'impopolare', ma anzi molto apprezzata dalla popolazione ed anche fondamentalmente giusta. Si potrebbero prevedere poche eccezioni per le case considerate di lusso”.
Conclude Bezzi: “Un discorso effettivamente diverso è invece andare ad una abolizione dell’Ici sulla prima casa di punto in bianco a metà anno, con le scelte e la programmazione economica degli enti locali già predisposta. Per un Comune come Castelnovo ne' Monti questo passaggio significherebbe un ammanco improvviso di circa 700 mila euro. Ci vuole da parte del governo senso di responsabilità: accanto ad un'eventuale abolizione dell’imposta andrebbero previste da subito le azioni per individuare dei trasferimenti alternativi ai comuni, che altrimenti si troverebbero costretti ad innalzare altre forme di tassazione. E nemmeno il governo centrale può pensare di compensare questa imposta introducendo tasse diverse, altrimenti sarebbe una scelta senza nessun significato reale”.
Fabio Bezzi e l’Ici prima casa
Trovo sorprendente che il vicesindaco di Castelnovo ne’ Monti, Sig. Fabio Bezzi, dichiari di essere d’accordo per l’abolizione dell’Ici sulla prima casa. Sorprendente, incredibile e strumentale. In primo luogo per la tempistica della dichiarazione: il suo “nuovo partito” non ha infatti particolarmente brillato nelle recenti elezioni politiche e pertanto il vicesindaco sembra volersi preparare alle elezioni amministrative del 2009 giocando furbescamente d’anticipo su chi da tempo chiede l’abolizione su un’imposta veramente insopportabile. Il suo “vecchio partito”, che era al governo, non ha mai preso, PUR AVENDONE LA POSSIBILITA’, nessuna concreta iniziativa sull’abolizione dell’Ici per la prima casa. In secondo luogo perchè il Comune di cui è vicesindaco non ha colto, recentemente, l’occasione di riconoscere ai pensionati coltivatori diretti la caratteristica di ruralità della loro prima casa. Il Comune di Castelnovo, se l’informazione è esatta, avrebbe perso, in commissione tributaria di primo grado, contro un ricorso presentato da un contribuente che richiedeva che la sua prima casa di pensionato coltivatore diretto venisse considerata rurale. Sarebbe importante sapere se al cittadino contribuente, vincitore, l’imposta è stata o sarà rimborsata e, per il futuro, se il Comune di Castelnovo intende modificare la sua restrittiva interpretazione nel merito della delicata questione.
(C.V.)
Per il recupero dei 700 mila euro sarebbe sufficiente qualche consulenza (legale e tecnica) in meno, una riduzione degli incarichi esterni e la soppressione di qualche inutile convegno e/o laboratorio… eccetera eccetera. Sul “ritardismo” del vicesindaco: qualsiasi commento sarebbe superfluo.
(Matteo Castellini)