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Bocciodromo, Castelnovo

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"Da mesi il campo comunale da calcetto e da basket costruito in zona bocciodromo è chiuso perché pericoloso. La decisione è stata presa dopo un sopralluogo che ha evidenziato il cedimento della recinzione perimetrale che, afflosciatasi verso l’area di gioco, minaccia l’incolumità di eventuali utilizzatori con centinaia di punte metalliche in grado di causare gravissimi danni”.

Così inizia l’ultimo documento prodotto e presentato all’Amministrazione comunale dalla “Lista civica per Castelnovo ne’ Monti”.

Il caso del campetto del bocciodromo, che si trova vicino agli impianti da tennis, è preso un po’ a simbolo di cattiva gestione del pubblico: “Il fatto – scrive Umberto Casoli, capogruppo – potrebbe essere considerato un evento accidentale se la struttura in questione non avesse una triste storia che merita di essere ricordata come un esempio classico di ciò che non si deve fare per non sprecare soldi pubblici”.

Le vicende del campetto secondo la minoranza

Si legge nel documento: “Siamo nei primissimi mesi del 2004 e l’Amministrazione decide lodevolmente di sostituire il vecchio campo da tennis in cemento, rabberciato dai ragazzi e utilizzato per gli allenamenti di varie discipline, con una struttura nuova e più rispondente allo scopo. Comincia in quel momento una storia tragicomica che va dall’ingiustificata interruzione dei lavori per più di un anno, alle fognature rotte dai lavori di scavo e rifatte due volte, ai difetti del piano che non consentono il corretto deflusso dell’acqua piovana, per finire con la posa di canestri che non rispettano le altezze canoniche (sono a metri 2,80 dal suolo anziché a 3,05) ed impediscono di allenarsi per il basket, tanto che gli appassionati smettono di frequentare la struttura. Lagnanze vengono indirizzate all’Amministrazione sia per questo specifico motivo che per tutti gli altri aspetti i quali denunciano una costruzione affrettata ed approssimativa ed una scarsa o inadeguata vigilanza del responsabile dei lavori. Si inizia un estenuante duello con personaggi a vario titolo interessati alla questione, finchè si ripete il tentativo di livellare correttamente il piano (fallito perché anche ora l’acqua non defluisce), si sistema meglio la recinzione - debolmente ancorata già allora - e si ottiene che i canestri vengano finalmente posti alla misura voluta (e prevista in progetto)”.

I tempi

”Tutto questo – racconta sempre il documento – ha richiesto circa tre anni se è vero come è vero che la costruzione è iniziata prima delle passate elezioni amministrative ed è finita meno di un anno fa. Ma poi si può davvero considerare finita un’opera che dopo nemmeno un anno di uso deve essere chiusa perché pericolosa? Certamente no!”.

Provvedimenti

“Ed allora si debbono convocare i realizzatori dell’impianto, il direttore dei lavori e l’incaricato del collaudo e, con gli strumenti che la legge prevede, gli si deve imporre di rifare il lavoro a spese loro. Difficile? Forse, ma se non si comincia avremo sempre lavori pubblici fatti male, scuole che crollano, strade in continuo dissesto e piazze che ad ogni gelata vanno in crisi”.

”Già in data 12 aprile 2005 avevamo presentato in Consiglio comunale una mozione nella quale denunciavamo il cattivo stato nel quale si trovavano alcune opere pubbliche anche di recente esecuzione e chiedevamo ‘un’approfondita discussione consiliare per cercare d’individuare i motivi per i quali nel settore delle opere pubbliche l’Amministrazione, pur impegnando somme cospicue, non riesce ad ottenere un livello di qualità che consenta di usufruire delle strutture senza dover ricorrere a continui lavori di manutenzione più o meno importanti’”.

Date queste premesse il gruppo consiliare della “Lista civica” propone un odg ad hoc.

RISPONDE IL SINDACO, GIAN LUCA MARCONI

In merito alla situazione della struttura sportiva al centro di un documento presentato dalla "Lista civica" nei giorni scorsi, il sindaco di Castelnovo ne' Monti, Gian Luca Marconi, precisa: “Tralasciando la descrizione dell’iter tecnico–burocratico per l’esecuzione dell’intervento, che l’assessore ai lavori pubblici commenterà nel prossimo Consiglio comunale con le necessarie precisazioni, si fa presente che i lavori di sistemazione del campo polifunzionale in prossimità del circolo tennis sono stati programmati ed affidati già da tempo; purtroppo il cattivo tempo li ha ritardati di diversi giorni. La situazione della struttura sportiva realizzata circa 2 anni fa non è comunque critica: la chiusura prudenziale è stata concordata con i gestori a partire dal 1° marzo, senza però che fosse emessa alcuna ordinanza: semplicemente per permettere l’esecuzione dei lavori, che partiranno, meteo permettendo, entro lunedì. L’unico problema su cui si dovrà intervenire è comunque costituito dalla rete di recinzione che presenta alcuni cedimenti: è vero che la struttura è recente, ma ha visto un utilizzo molto intenso da parte dei ragazzi, soprattutto per il calcetto. Proprio questa intensa fruizione, come ci hanno confermato anche i tecnici, ha lasciato qualche segno, tanto più che alle volte per recuperare il pallone uscito dal campo la rete è stata forzata per passarci sotto”.