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Lettera / “Farmacie di turno eppure chiuse”

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Volevo segnalare un disservizio nel quale mi sono trovato nel week end di Pasqua. Domenica 23 sera ho un incidente casalingo: cado e sbatto con la schiena in uno spigolo di un tavolo. Dopo una notte di sofferenze e dolori, al mattino mi decido a farmi vedere e mia moglie mi accompagna dalla guardia medica di Villa Minozzo, dove un dottore molto serio e comprensivo mi visita e mi invia, dopo anche avermi praticato un antidolorifico per permettermi di sopportare il viaggio, con una richiesta al pronto soccorso di Castelnovo ne' Monti per una sospetta frattura delle costole.

Arrivo al pronto soccorso dove vengo accolto con grande professionalità dal personale. Visita dallo specialista, vari controlli per escludere lesioni interne, lastra e di nuovo visita. Per fortuna nulla di grave, al momento, anche se dovrò ripetere la lastra tra qualche giorno. Vengo dimesso con tutta la documentazione senza pagare una lira con annesso anche cd delle lastre (a Milano ci sono ospedali che ti rilasciano ancora il famigerato lastrone che non sai dove mettere!). Fino a qui tutto bene.

Ma dove vado a prendere le punture per l'antidolorifico in un giorno di festa? Un infermiere mi dice che c'è di turno una farmacia a Castelnovo e mi indica la strada. Arrivo alla tot farmacia in orario, circa le dodici, chiusa anche se di turno. Suono al campanello, mi sgolo, nulla. Sulla bacheca delle farmacie di turno viene segnalata per quel giorno anche la farmacia di Casina. Rimando tutto al pomeriggio quando rientrerò a Milano. Nel pomeriggio, sulla via del rientro, mi fermo alla farmacia di Casina, che viene segnalata come di turno; infatti così sta scritto sulla vetrina. Suono, aspetto mi sgolo, nulla. Sconsolato me ne torno verso Milano. Vergognoso.

Voglio comunque ringraziare la professionalità e la gentilezza di tutto il personale dell'ospedale di Castelnovo che ho incontrato: complimenti a voi, veramente!

(Marco Salotti)

* * *

Di seguito a questa segnalazione riceviamo e pubblichiamo.

Ci scusiamo con il Signore di Milano che vi ha scritto, per lo spiacevole episodio avvenuto lunedì 24 marzo. Dopo alcuni approfondimenti su quanto riportato da Redacon pensiamo che il disservizio possa essersi verificato nel lasso di tempo trascorso tra le ore 16 e le 17, in cui, pur essendo presente una persona nell'edificio, si trovava in una zona dove il suono del campanello non è stato udito. Siamo davvero spiacenti di quanto avvenuto, perchè in 40 anni di servizio abbiamo sempre cercato, sia negli orari di apertura e di turno che in orari al di fuori di questi, di essere a disposizione di chiunque potesse avere bisogno, facendo di questo una caratteristica della nostra farmacia, che è conosciuta per disponibilità e sensibilità, come possono testimoniare tanti cittadini di Casina e non. Questo ovviamente non giustifica l'accaduto: purtroppo basta un episodio per intaccare il lavoro di tanti anni, ma anche questo rientra nella grande responsabilità che richiede la nostra professione.

(Farmacia Serri, Casina)