Home Cronaca Ed ecco i falsari dell’arte ceramica… “canusina”

Ed ecco i falsari dell’arte ceramica… “canusina”

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BAISO, 11 marzo 2008 - Ma come è possibile che poco più in là del cuore ceramico del mondo... esistano lavoratori di arte ceramica in nero? Succede succede, ma a fare cessare loro i lavori ci ha pensato la polizia municipale.
E' stata, infatti, una operazione condotta questa mattina dagli agenti del Servizio associato della Polizia Municipale dei comuni di Castelnovo Monti, Baiso, Viano, Carpineti e Toano che ha posto termine all'attività di un fatiscente laboratorio artigiano.

L’azione, coordinata dall’Agente Gloria Ibatici della Municipale di Baiso, con la collaborazione del Pronto intervento del Servizio associato, ha portato all’individuazione di un laboratorio artigianale clandestino a Baiso, in via Gazzolo.

Gli agenti sono intervenuti in un edificio alquanto fatiscente, dove sono stati trovati due lavoratori extracomunitari, un marocchino ed un tunisino. Uno dei due è risultato in regola con i documenti di soggiorno (risulta residente nel modenese), ma non ovviamente con i documenti necessari per l’attività lavorativa. L’altro è riuscito a darsi alla fuga attraverso i campi, ma dalle indagini in corso risulterebbe clandestino. I due venivano entrambi pagati in nero, con compensi molto bassi, per la realizzazione di mosaici ed altri pezzi ceramici particolari.

E’ stato segnalato all’ispettorato del lavoro il titolare italiano del laboratorio, S.G., residente a Sassuolo, inoltre la segnalazione è stata effettuata anche presso la Procura perché dai primi rilevamenti sembra appunto che avesse alle dipendenze anche manodopera presente in Italia in clandestinità. Infine è stata inoltrata una segnalazione anche all’Ufficio tecnico del Comune di Baiso inquanto l’edificio dove si trovava il laboratorio appare in condizioni precarie e addirittura a rischio di crolli.

1 COMMENT

  1. Dove sta oggi l’illegalità?
    Fermiamoci un attimo a riflettere: il mercato dei falsari prolifica perchè sono in tanti oppure prolifera perchè il costo dei normali prodotti sono alle stelle e oltre? Vi chiederei di notare come, per legge, ‘dovremmo essere tutelati’ da questi rialzi eccessivi e (soprattutto) incontrollati (o meglio: dei quali tutti sanno e nessuno fa nulla). Dove sta la vera illegalità? In chi la prolifera totalmente o in chi soggioga le leggi vigenti o in chi non le attua?

    (Commento firmato)