“Non imborghesiamoci, impegniamoci in politica”

Elezioni imminenti. E, nell’anno che verrà, le amministrative. Impegnarsi in politica, perché? Flash raccolti tra uno scritto di un religioso e l’intervento di due politici.

“Riscoprire la presenza di Dio, ecco lo scopo della Quaresima”: lo scrive don Carlo Castellini sull’ultimo numero del settimanale dell’unità pastorale vettese Camminando. “Scoprire Dio anche nell’interessarci della vita pubblica: perché è facile criticare standosene al bar, al caldo, ma se la politica è sporca è perché non la fanno più le persone pulite, forse un po’ troppo pulite e schizzinose, pigre e imborghesite... ”.

Poi le parole pronunciate nell’intervento conclusivo del “monteore 2008” all’istituto Cattaneo Dall’Aglio, sabato scorso.

Fausto Giovanelli, senatore Ds negli anni scorsi, ora iscritto Pd, e presidente del Parco Nazionale: “Ai giovani dico: impegnatevi e votate; almeno, per esercitare un diritto che altrimenti eserciterà qualcun altro al vostro posto. Accettate, anche, la sfida di diventare protagonisti e fare la scelta della politica. La sconfitta sarebbe non provarci neanche. Oggi siete elettori, ma non dimenticate che sarete eleggibili. Il valore della democrazia in cui viviamo lo si è scoperto attraverso la politica”.

Onorevole Angelo Alessandri, presidente nazionale Lega Nord: “Di verità non ne ho. Ma la politica la dobbiamo fare noi. Giovani, fate la vostra parte: usatela e non lasciatevene usare. Un nuovo Sessantotto senza ideologie è possibile. Citando Walt Disney, chi può sognare può fare”.