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E’ nel cuore dell’Italia il cuoco di San Valentino

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E’ stato sposato solo per quattro mesi con una fotomodella. Ha cucinato per personaggi del jet-set. Ha scritto un libro che gli ha dato notorietà sulla cucina coi fiori. E… la sera di San Valentino cucinerà per gli innamorati.
E’ la storia di Stefano Gandini, che nasce a Carpineti il 6 aprile del 1950, figlio di proprietari terrieri. Dapprima lavora nel mondo della moda a Milano, poi, causa un incidente in autostrada, decide di cambiare vita per dedicarsi alla passione di sempre, la cucina.

Nella ‘Milano da bere’

“La cucina montanara – spiega Stefano che ora è cuoco di fama – mi ha dato molto, perché mi ha fornito le basi”. Così è stato per i suoi primi servizi, era la fine degli anni Settanta. “Nella ‘Milano da bere’ mi proposi come chef a casa di amici e privati. Erano gli albori dei servizio di catering”.
La sua storia è iniziata così. Cene per una trentina di persone che, spesso, diventavano anche occasione per fare lezione di cucina. C’è da restare stupiti ad ascoltare i nomi della sua clientela, ma lui, con professionalità, chiede che non siano pubblicati.

Ora chef in Val di Chiana in un luogo da mille e una notte

Poi… la notorietà col libro “Cucinare con i fiori” della Sperling e Kupfer (gruppo Mondadori). Ovvero? “Un manuale su come cucinare proprio impiegando i fiori”, spiega.
“La mia vita, oltre che a Milano, mi ha impiegato anche in Austria, Germania, Francia, sempre come cuoco”.
“Poi decisi l’approccio nei ristoranti, nelle langhe Piemontesi, dove fui primo chef al Castello di Trisobbia, a Ovada. Ma era un lavoro molto grande. Ora sono chef alla Locanda dell’Amorosa, un luogo magico nella Val di Chiana, risalente al 1300. Dove una notte di sonno può costare dai 370 ai 600 euro a camera”.
E’ la storia di un cuoco di famiglia, divenuto chef e scrittore. Ma “quando potevo tornavo a casa, qui a Carpineti”.

Una ristorazione locale che deve crescere e confrontarsi

Cosa nota nella ristorazione dell’Appennino?
“La necessità di crescere – risponde Gandini – e di non improvvisarsi. A volte c’è anche poco calore negli ambienti e noto, in alcuni ristoranti, il tentativo di copiare quello che, magari, andava dieci anni fa (le monoporzioni, i piatti grandi…): c’è bisogno di una identità e di confronto, i nostri cuochi dovrebbero viaggiare”.
La sua soddisfazione?
“Giungere a sera e coricarsi sapendo di avere fatto bene il proprio mestiere. Ma occorre imparare e imparare sempre. Ora sto studiando la cucina molecolare”.
La sua specialità ora è “la tradizione rinnovata”, come dice lui. Nel cassetto ci sono le valige per la sua prossima avventura culinaria: prenderà il volo destinazione Cuernavaca (Messico) dove un industriale aprirà un ristorande… e ha chiamato lui a gestirlo.
Grazie al legame col sindaco Montemerli, che lo ha chiamato, Gandini sarà a disposizione degli innamorati. L’appuntamento, la sera di San Valentino, è dalle ore dalle ore 19,00 alle ore 21,00 al Parco Matilde col suo "buffet romantico " (costo 10 euro a persona).

(Notizie)

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