Home Cronaca Basta alle esche avvelenate. Perchè fare soffrire gli animali?

Basta alle esche avvelenate. Perchè fare soffrire gli animali?

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Gli assessori provinciali alla Protezione Animali e all'Ambiente della Provincia, Luciano Gobbi ed Alfredo Gennari, condannano fermamente tutti gli episodi di violenza e maltrattamento che si sono verificati e si stanno verificando nella nostra provincia nei confronti degli animali.

Rivolgono un pressante invito a tutti i cittadini perché collaborino, segnalando nel caso le azioni sospette all'autorità giudiziaria, allo scopo di prevenire e contrastare gli illeciti penali commessi nei confronti degli animali. Le segnalazioni - ricordano Gobbi e Gennari - vanno inoltrate a Corpo forestale dello Stato, Polizia provinciale, Polizia municipale, Polizia di Stato, Carabinieri o Guardia di finanza. Per quanto riguarda gli episodi di avvelenamento di animali domestici, gli assessori provinciali chiedono a tutti i presidenti degli Istituti per la Gestione faunistico-venatoria di collaborare attraverso azioni di sorveglianza, affinché su tutto il territorio provinciale non si debbano più ripetere azioni di inciviltà nei confronti degli animali, ed invitano gli organismi di gestione territoriale della caccia ad attivare tutte le azioni idonee al controllo del territorio soprattutto nelle zone dove sono stati segnalati casi di avvelenamento di animali domestici dovute alle presenze di esche avvelenate.

Sul sito internet della Provincia (www.provincia.re.it) alla voce Ambiente-Protezione animali domestici, si trovano le indicazioni di come ci si deve comportare in caso di ritrovamento di esche o di avvelenamento, a chi ci si deve rivolgere, cosa è bene fare, e cosa invece è meglio non fare.

La Provincia, per tenere alta l’attività di controllo, insieme alla presidenza dell'Enpa provinciale ha poi organizzato un corso per guardie zoofile che terminerà in aprile: le persone che, dopo un attento esame, otterranno il decreto dalla Prefettura, avranno precisi compiti di tutela e controllo inerente la salvaguardia del benessere animale.

Inoltre la Provincia si sta attivando per stampare un opuscolo informativo rivolto a tutti i proprietari di animali affinché imparino a difendersi dalle esche avvelenate. Agli inizi della settimana prossima, verranno distribuiti dei volantini - reperibili in tutti i Comuni - nei quali sono indicati anche i numeri telefonici a cui rivolgersi per la segnalazione di azioni sospette e il rinvenimento di esche avvelenate.

La Provincia conferma dunque di seguire in modo attento tutti gli sviluppi di questo fenomeno, e prosegue con il Tavolo del lavoro provinciale contro lo spargimento delle esche avvelenate per rendere il più efficace possibile la collaborazione tra le varie realtà istituzionali e associative anche del mondo venatorio.

Si ricorda che avvelenare animali o disseminare bocconi avvelenati implica 4 reati. L’articolo 727 del Codice Penale sul maltrattamento degli animali prevede un'ammenda da 1000 a 5000 euro per chi uccide animali con veleno condannandoli ad atroci sofferenze.

L’articolo 30 lettera H, e 21 lettera U della L. 157/ ’92 sulla caccia prevede: il divieto di uso di bocconi avvelenati punendo l’uso con ammenda di 1500 euro. L’articolo 638 prevede la reclusione fino a 1 anno per uccisione o danneggiamento di animali altrui. L’articolo 440 del Codice Penale sanziona chi avvelena sostanze destinate all’alimentazione con la reclusione da 3 a 10 anni.

La Provincia di Reggio Emilia ha attivato il numero verde 800-352292 sempre attivo a cui ci si può rivolgere per le segnalazioni dei bocconi rinvenuti, oppure è possibile contattare la Polizia Provinciale al seguente numero telefonico 0522/792222.