C’è soddisfazione in Comunità Montana per i risultati ufficiali, comunicati dalla Regione, sull’andamento del turismo in Appennino reggiano nel 2006.
Il “Rapporto annuale sull’andamento turistico … dell’Emilia Romagna 2006” registra dati positivi sia in termini di arrivi (+ 6,47%) che di presenze (+ 11,12%) sull’anno precedente negli otto comuni considerati come ambito appenninico.
Non vengono considerati in questo ambito, tra quelli della Comunità Montana, i comuni di Baiso, Canossa, Casina, Toano e Viano, che vengono inseriti nella categoria “altri comuni”.
Anche dal confronto con le zone appenniniche delle province emiliano-romagnole quella reggiana esce con risultati positivi piazzandosi solo dietro a quello modenese, seppure ad una certa distanza, ma davanti a quelli parmense e bolognese e perfino a quelli forlivese e riminese, che pure hanno il traino importante della costa.
E’ pur vero che il turismo appenninico, in tutta la Regione, copre solo il 3% del dato complessivo, ma è anche vero che nel 2006 l’Appennino reggiano ha assorbito il 18% del totale con un incremento del 1,4% rispetto al 2005. Cercando di guardare anche agli anni precedenti, occorre risalire al 2001 per ritrovare un dato di arrivi di poco superiore al 2006, e al 2004 per un dato di poco superiore in termini di presenze.
I numeri confortano il lavoro compiuto in questi anni per sostenere il turismo da parte di tanti, a partire dagli operatori che hanno investito e stanno investendo sulle loro attività non soltanto in termini finanziari, ma anche in autoformazione e in promozione.
Accanto agli operatori si sono mosse le associazioni, ma anche gli enti pubblici che hanno attivato iniziative nei diversi ambiti, consapevoli del ruolo che il settore turismo ha nella economia del territorio.
Si vuole citare, ad esempio, l’iniziativa appena avviata per la formazione degli operatori che, nel primo appuntamento della settimana scorsa, ha registrato una trentina di presenze, confortando gli organizzatori per un buon risultato complessivo dei quattro corsi programmati fino a giugno.
Sulla consolazione dei numeri
” …Stiamo volutamente sottolineando il fatto che i risultati del marketing turistico pubblico non si misurano soltanto in termini di affluenza bensì anche di impatto economico e sociale, perchè troppo spesso ci si limita all’analisi degli arrivi e delle presenze quali testimonianze dei traguardi raggiunti dal turismo e, nel migliore dei casi, si giunge a considerare l’apporto occupazionale e quello valutario. E’ tempo, invece, che venga messo a punto un ben più completo e sofisticato quadro di ‘indicatori’ che misurino e documentino in modo analitico, attendibile e puntuale i risultati che lo sviluppo turistico determina sia nell’economia del territorio… sia nell’economia delle aziende turistiche… sia nel tessuto sociale e nell’ambito territoriale… ” (estratto da: Marketing turistico, di Giovanni Peroni, casa editrice Franco Angeli, quarta edizione, 1996, pag. 51-52).
Rimane fermo che sia comunque meglio un dato in crescita piuttosto che il contrario.
(R.S.)