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“A Vetto catechismo anche per agli adulti”

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Sull'ultimo bollettino parrocchiale Camminando, don Carlo Castellini, nello stilare il bilancio pastorale di un anno di attività nel paese della val d'Enza, avanza tra l'altro la proposta di fare il catechismo anche agli adulti, ai genitori di quei bimbi che, troppo di frequente, saltano la preparazione e la formazione cristiana. Il sacerdote parla apertamente di necessità di nuova evangelizzazione anche dei nostri territori.
Riportiamo di seguito il suo intervento.

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Uno dei punti deboli del nostro territorio è rappresentato dalla frammentazione in tanti piccoli borghi, abitati da 5-10 nuclei famigliari composti da poche persone, in gran parte anziane; con questa distribuzione geografica e demografica e con le difficoltà dovute alla conformazione montana del territorio, tante persone vivono una condizione di solitudine o di scarsa compagnia per molti mesi dell’anno (da ottobre ad aprile-maggio): dal punto di vista pastorale l’assistenza spirituale non può limitarsi alla celebrazione, a volte frettolosa, di una Messa al sabato (Groppo, Gottano d’estate) per 7-8 persone soltanto; anzi, questa celebrazione toglie tempo al parroco, che così non riesce a dare il suo contributo alle attività di catechesi e per la celebrazione della S. Confessione dei bambini che si ritrovano al sabato in parrocchia a Vetto.

Ci domandiamo: non sarebbe forse meglio dedicare una mattina o un pomeriggio fisso alla settimana alle frazioni (o a gruppi di frazioni) per la celebrazione più calma di una S. Messa e per la visita ai malati e alle famiglie? Ad esempio: il lunedì alla zona di Crovara-Piagnolo, il martedì alla Casa protetta, il mercoledì a Groppo-Vidiceto-Cesola, il giovedì a Costa-Casone-Spigone, il venerdì a Cola (da Pasqua ai Santi), il sabato (solo da giugno a settembre, quando non c’è il catechismo) a Gottano-Atticola? Resterebbero fuori Sole, Rodogno e Tizzolo, dove peraltro in estate vengono già celebrate S. Messe negli oratori e dove si potrebbero aumentare le celebrazioni, con un appuntamento fisso mensile da giugno a settembre.

Vista la situazione di emergenza dovuta alla scarsità di sacerdoti, possiamo tranquillamente considerarci come una zona di missione e superare così lo scrupolo morale circa l’obbedienza al precetto festivo: chi non ha mezzi per recarsi alla Messa domenicale del centro più grande (Cola o Vetto), può “sentirsi a posto” partecipando alla liturgia della Parola dell’accolito Fiorenzo o alle liturgie feriali durante la settimana.

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La partecipazione al catechismo dei bambini e dei ragazzi è poco assidua e convinta; resta nel migliore dei casi un bel momento isolato di un’oretta abbondante, in mezzo a tantissime ore, piene di colori e suoni accattivanti, di cartoni animati, film, calcio, nuoto, danza, teatro e visite ai Centri commerciali…

Una (timida) proposta di soluzione a questo enorme problema, che mette a rischio per i prossimi decenni la sopravvivenza e il senso stesso della presenza della Chiesa nella bella Italia di antichissima evangelizzazione, è quella di proporre un’ora di catechismo anche ai genitori. Mentre accompagnano i loro figli al catechismo, in un’altra stanza potrebbero rinfrescare i contenuti e i motivi dell’adesione di fede al Dio di Gesù Cristo… perché è evidente che se la fede non è importante per i genitori, finisce per essere irrilevante per i figli!.

Il Vescovo Adriano propone di fare questa proposta già ai genitori che chiedono il Battesimo, in modo tale che siano davvero (e non per finta) i primi educatori alla fede dei loro figli, come solennemente promettono nel rito.

L’obiezione che molti si fanno è ovvia: se già mancano le catechiste per i bambini, come faremo a trovare quelle per i loro genitori?

Sappiamo bene che questi problemi sono già nel cuore di molti credenti… altri problemi e proposte li esamineremo nel prossimo numero di Camminando… Speriamo che questa situazione sproni i tanti praticanti che se ne stanno ancora un po’ troppo ai margini della vita delle nostre Parrocchie, a rendersi disponibili ad un maggiore impegno di preghiera, di servizio, di digiuno e sacrificio per il bene della Chiesa. Metteremo questi nostri desideri di miglioramento e di crescita ai piedi della B.V. di Lourdes, che durante le prime due settimane di febbraio percorrerà in lungo e in largo i nostri paesi. Nel 150° anniversario della prima apparizione a Bernadette, ci aspettiamo da lei, dalla sua potente preghiera, come il giorno di Pentecoste, il dono più gradito: il fuoco d’amore dello Spirito Santo per una rinnovata evangelizzazione delle nostre terre.

(Don Carlo)