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Scomparso a Casina Alpenore Gregori, detto Peppo, classe 1917, valoroso alpino nella ritirata di Russia

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È morto oggi a Casina, dove era nato nel 1917, Alpenore Gregori, detto Peppo, sergente maggiore degli alpini al Quartier Generale della Divisione Tridentina sui fronti francese, greco-albanese e russo, cui seguì la cattura al Brennero l'8 settembre e la prigionia in Germania.
Era uno degli ultimi reduci di Russia, dove si era distinto nel dramma della ritirata per l'intraprendenza e il coraggio che lo contrassegnava, come testimoniano due croci al merito di guerra e una medaglia di bronzo al valor militare.

Dal dopoguerra fino agli anni Ottanta aveva gestito con successo il più grande negozio di alimentari del paese. Lascia la moglie Adriana, le figlie Mariolina, Renata Vally e Donatella, i generi, numerosi nipoti e pronipoti. I funerali si svolgeranno domani domenica alle 15 partendo dall'abitazione in via del Carrobbio, per la chiesa parrocchiale quindi il cimitero locale.

"Peppo, come familiarmente lo chiamiamo tutti in paese, capogruppo degli alpini e decano dei commercianti, è stato un punto di riferimento in guerra ma anche per la comunità di Casina, per la saldezza dei valori che lo animavano e per la viva cordialità con cui sapeva affermarli." sottolinea il sindaco Carlo Fornili.

Scrivono i professori Giorgio e Paolo Gregori in "Casina in guerra. Carte d'archivio, ricordi, testimonianze" edito nel 1993 dal Comune di Casina:
"È significativo, soprattutto in relazione alla battaglia di Nikolajewka, riportare stralci dal Fatto d'armi rilevato dal libro storico degli alpini - nello scarno linguaggio militare, a firma del capitano Trevisan.

Il mattino del giorno 20 gennaio in località Opit (Russia), ore 5.30, mentre tutto il Quartier Generale era pronto, in attesa di ripiegare verso Skoloryk Postayale, avendo al seguito 32 slitte, su cui erano caricate anche le armi di reparto pronte al fuoco, veniva di sorpresa attaccato violentemente da carri armati e fanterie nemiche. Immediatamente il capitano Giuseppe Mantovani, coadiuvato da due ufficiali subalterni e, in particolare fra i tre sottufficiali, dal sergente maggiore, Alpenore Gregori, che in mezzo al subitaneo scompiglio causato dal fuoco dei pezzi dei carri armati, con energia sapeva richiamare gli uomini e condurre con sé al posto assegnato. .. Morto, durante un' ispezione il capitano, il sergente maggiore Gregori prendeva il comando. Dopo accanita resistenza, riusciva a ripiegare con i superstiti in ordine, portando con sé tutti i feriti, usando alcune delle slitte abbandonate (pag. 372).