Home Cronaca Rinnovate le cariche del Gruppo Alpini della provincia. Castellani ancora presidente

Rinnovate le cariche del Gruppo Alpini della provincia. Castellani ancora presidente

14
0

I delegati dei 39 gruppi alpini della provincia di Reggio Emilia, in rappresentanza delle 1.984 Penne Nere iscritte alla Sezione ANA, si sono ritrovati domenica 20 gennaio 2008 presso il Parco Tegge di Felina (RE), con inizio alle ore 09.00, all’annuale Assemblea dei Delegati dell’Associazione Nazionale Alpini per la Sezione di Reggio Emilia, aperta a tutti gli iscritti.

All'ordine del giorno c'era l'elezione del presidente sezionale, in carica un triennio, e del consiglio direttivo per l'anno 2008.

A Ivo Castellani è stato conferito il terzo mandato consecutivo alla guida degli alpini reggiani, mentre per il consiglio, composto da 11 membri, sono stati riconfermati gli alpini Marcello Ferrari, Corrado Bagnacani, Emilio Schenetti, Paolo Comastri, Leandro Guidetti, Aimone Montanari, Sergio Bergomi, Ivo Bonicelli. A questi vanno aggiunti i nuovi tre eletti Stefano Pisi, Luigi Govi e Luciano Ruffini.

Il resoconto dell'alpino - e nostro collaboratore - Ubaldo.

* * *

L'assemblea si è aperta puntualmente, con i lavori. Tutti i presenti immancabilmente sull’attenti a rendere gli onori, cappello in testa, al labaro sezionale e al Tricolore, posti a lato del tavolo tecnico.
A salutare i delegati, per i trentotto Gruppi Alpini della provincia e i diversi iscritti, le parole convinte ed efficaci, come sempre, del presidente Ivo Castellani che, dopo la nomina a presiedere l’assemblea, è stato invitato, a tenere la consueta ‘relazione morale’, interrotta, in alcuni passaggi salienti, da una certa e più che giustificata commozione ben sottolineata e condivisa dagli applausi dei presenti.
Sono stati ricordati da subito tutti gli Alpini “andati avanti”… e un riverente pensiero è stato rivolto agli ultimi “reduci”… La vita degli Alpini non è fatta però solo di ricordi… e il presidente, dopo un vivo ringraziamento per il lavoro svolto dai diversi Capigruppo, ha poi accennato ai diversi “fronti” su cui la Sezione di Reggio Emilia e i rispettivi gruppi sono chiamati a misurarsi. In primis quello del volontariato e della Protezione Civile, con la prevenzione, la difesa e la salvaguardia del territorio, che ha assorbito quest’anno diverse ore lavorative, un notevole impiego di uomini, mezzi e materiali. Non sempre però si sono avuti riscontri adeguati da parte delle istituzioni preposte, soprattutto sotto il profilo di un congruo sostegno economico. Una chiara disponibilità, nonostante l’inevitabile tempo sottratto agli affetti familiari, è stata infine manifestata da Castellani per quanto riguarda la sua permanenza alla guida della Sezione reggiana. Questo rinnovato impegno è stato calorosamente accolto dall’unanimità dei presenti con un fragoroso applauso.
Dopo l’intervento di alcuni Delegati e la discussione, si sono via via succeduti gli interventi degli altri relatori presenti al tavolo, fino ad arrivare alla dettagliata relazione finanziaria del responsabile di settore tenente Marcello Ferrari che ha sottolineato il notevole sforzo economico sostenuto dalla Sezione per la realizzazione e l’approntamento della nuova sede in città.
Poi… tutti a tavola, con grande convivialità ed amicizia (raggiunti da mogli, figli o le morose) e, tra le tante discussioni, anche il saluto finale con i ringraziamenti dei nuovi componenti il Consiglio Direttivo.
Significative, efficaci e riassuntive le parole dell’ultimo eletto, giovanissimo, che ha fatto la nâia a Feltre, nel 7°: “Avanti! Siamo alpini, zaino in spalla e cappello in testa!”.
E, come ben si sa, per un Alpino il suo cappello è tutto.
A testimonianza che la giornata non era solo per le parole e per la buona tavola, nel pomeriggio, guidata da Castellani e dal Vicepresidente sezionale Aimone Montanari, una piccola delegazione di Alpini si è recata a Casina presso l’abitazione del maresciallo Alpino Gregori Alpenore, reduce della Campagna di Russia e pluridecorato, per una deferente e molto gradita visita.
Nessuno si meravigli!: “…ma a noi piace pensarlo, ancora, mentre… su una slitta di fortuna, riuscì a salvare, sfamandoli per diversi giorni con carne di mulo congelata, cinque suoi commilitoni feriti dall’implacabile gelo della steppa russa e dalle calvariche sofferenze di una guerra che certamente non era degli Alpini ma dalla quale… molti, come lui, con coraggio, estrema dignità e onore, hanno saputo fare ritorno...”
Ma c’è onore e soprattutto pace per tutti, nel Paradiso di Cantore…il Paradiso degli Alpini, questa è la loro speranza, questa la loro fede e poi, in ogni caso… siamo fatti così.