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Meningite: l’Ausl reggiana rassicura

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Pubblichiamo di seguito un comunicato dell'Ausl di Reggio Emilia sui casi di meningite vericatisi in Veneto negli ultimi giorni.

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In riferimento ai casi di meningite meningococcica avvenuti in Veneto, si ribadisce che la Regione Emilia-Romagna e la provincia di Reggio Emilia, non sono di fronte ad una situazione di allerta, né tantomeno di emergenza.

Non esiste un rischio aumentato di contrarre la meningite meningococcica e non vi sono pertanto i presupposti per interventi urgenti e straordinari di vaccinazione di massa.
La vaccinazione, che protegge solo da una tipologia di meningite, è infatti uno strumento di prevenzione collettiva che va riservato a particolari situazioni epidemiologiche.

L’Emilia-Romagna è dotata di un sistema efficiente di vigilanza e segnalazione dei casi; come ribadito dall’Assessorato Regionale e dal Ministero della Salute la situazione in queste settimane è sovrapponibile agli altri periodi dell’anno senza alcun rischio aggiuntivo di contrarre l’infezione.

A questo proposito si precisa che nel corso del 2007 si sono registrati in provincia di Reggio E. 12 casi di meningite batterica di cui nessuna dovuta al meningococco. Tale incidenza è sostanzialmente costante negli anni. Il sistema di sorveglianza basato sulla segnalazione tempestiva di nuovi casi è permanente ed è attivo da diversi anni. Prevede l’attivazione immediata di misure profilattiche sul territorio da parte dei servizi sanitari competenti, come peraltro sempre avvenuto nella provincia di Reggio Emilia in passato.

Si rammenta inoltre che il calendario vaccinale vigente prevede l’offerta attiva della vaccinazione ai bambini nuovi nati all’età di 15 mesi e alla classe del sedicesimo anno di vita (per il 2008 la classe del 1992). La vaccinazione avviene a chiamata da parte dei servizi sanitari competenti (Pediatria di Comunità e Igiene Pubblica) ed è gratuita.

La vaccinazione è inoltre raccomandata nei soggetti a rischio, affetti da particolari patologie previa certificazione del medico curante.

Al di fuori di questi casi la vaccinazione nelle altre fasce di età può essere effettuata in forma programmata con prenotazione e lista di attesa presso i servizi di Pediatria di Comunità (minori fino ai 15 anni) o Igiene Pubblica (nati prima del 1992) con compartecipazione alla spesa a carico dell’utente (21,5 euro).

La prenotazione e la programmazione della vaccinazione mediante un calendario e una lista d’attesa si rendono necessari per consentire un corretto approvvigionamento dei vaccini, destinati in via prioritaria alle classi previste (15 mesi, sedicesimo anno) e ai soggetti a rischio.

Per la vaccinazione di minori è necessaria una richiesta da parte del pediatra di famiglia o del medico curante.