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A Geo&Geo su RAITRE, venerdì 4 gennaio, c’è tanto Appennino Reggiano!

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C’è tanto Appennino Reggiano nella puntata di venerdì 4 gennaio di Geo&Geo, la trasmissione di RAITRE, condotta da Sveva Sagramola, che va in onda dalle 17 alle 19.
Si tratta di materiali girati nei mesi da ottobre 2006 a gennaio 2007 da una troupe guidata da Emanuela Taddei, collaboratrice della trasmissione e regista, ma gestita sui luoghi da Clementina Santi nel suo ruolo di assessore alla cultura della Comunità Montana.

L’idea della Taddei, cui la Santi ritiene utile dare il massimo di collaborazione, è quella di girare una serie di documentari sul nostro Appennino che copra tutte le quattro stagioni; quello che va in onda coprirebbe l’inverno.

Nel documentario ci sono le ciaspolate guidate dai Briganti di Cerreto e l’intervista a Giovanni Lindo Ferretti davanti al presepe realizzato nella sua stalla che fa parte della Via dei Presepi.

Ancora per la Via dei Presepi c’è un incontro con una ventina di badanti dell’est europa che avevano realizzato nella Pieve di San Vincenzo (Ramiseto) i presepi secondo le tradizioni dei loro paesi. Le badanti raccontano anche le proprie tradizioni natalizie e festeggiano a Valbona rompendo un eccezionale castello di croccante a cinque piani realizzato appositamente dalle espertissime casalinghe di Gatta.

Anche la realizzazione del croccante è stata ripresa nelle sue diverse fasi e la si vede nel documentario.
Ci sono poi le Befane di Cerrè Sologno che passano per le vie del borgo cantando strofe appositamente scritte per l’occasione, e tante altre cose del nostro Appennino che si lasciano alla scoperta di chi vorrà seguire la trasmissione.

L’assessore Clementina Santi esprime la propria soddisfazione per l’interesse che la trasmissione di RAITRE dimostra per il nostro Appennino Reggiano, interesse vivo ormai da alcuni anni e che dimostra come questo territorio sia ricco di spunti e di scoperte per il turista intelligente.

1 COMMENT

  1. Delusione
    Sarà stato il montaggio, sarà stata la regia, ma il servizio è risultato parecchio deludente e del periodo natalizio sui nostri monti, e dei nostri monti stessi, bellissimi, che da soli basterebbero, si è visto ben poco. Anche il pezzo su Pigozzi, forse per le inquadrature, secondo me non ha valorizzato a pieno l’artista. Avevo inviato sms un po’ ad amici in tutt’Italia per pubblicizzare l’evento: delusione. Chi era stato qui e aveva visto il nostro Appennino non ha nemmeno riconosciuto i luoghi e ha cambiato canale. Ecco cosa mi ha scritto un’amica di Roma: “Oggi pomeriggio ho avuto il tuo messaggio e sono andata subito ad accendere il tre ma non c’erano le tue colline, forse il servizio era già passato, ho aspettato un po’ e poi sono tornata alle mie carte”. Peccato. La bellezza che abbiamo intorno, e nelle persone, meritava di più, ma forse ciò è dovuto al fatto che il documentario è stato girato in piena estate. Pazienza, aspettiamo i prossimi.

    (Normanna Albertini)