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Le sfide delle latterie

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“Il ruolo dell’Italia è nella sfida ai mercati. Voi lo state facendo con orgoglio: sul fronte della commercializzazione del Parmigiano Reggiano, per la montagna, questa della commercializzazione di caseifici riuniti è la vera novità di questi ultimi anni”.

Lo ha affermato la senatrice Leana Pignedoli, vicepresidente della Commissione agricoltura del Senato, intervenuta a Castelnovo ne' Monti all’inaugurazione dei nuovi uffici del consorzio “Latterie di montagna – Matilde di Canossa”.

Con i presidenti dei caseifici, in via Roma, 60, sono intervenuti anche Leonilde Montemerli, presidente della Comunità montana dell'Appennino reggiano, Gian Luca Marconi, sindaco di Castelnovo ne' Monti, Giovanni Teneggi, direttore di confcooperative, oltre che ad altri esponenti del mondo produttivo emiliano.

Spumante stappato nei nuovi locali di quella che, nella montagna italiana nel settore formaggi, è stata la prima organizzazione di produttori (Op), riconosciuta ai sensi della legge regionale 24/2000 e la secondo nel comparto del Parmigiano Reggiano.

“La nostra sfida – ha detto Domenico Gariselli, presidente del Consorzio – è quella di contribuire, attraverso una vendita diretta con agenti, ad evolvere il mercato del Parmigiano Reggiano. E’ per questo che stiamo ipotizzando un nuovo centro di stagionatura e porzionatura in Appennino”.

“Credo – ha concluso Gianni Pavarelli, presidente della latteria S. Pietro di Valestra – che un impegno come questo sta nel merito di latterie che, autonomamente, hanno scelto, per la prima volta, di stagionare il formaggio per un totale di almeno 24 mesi e solo allora porlo in vendita. Questo significa rinunciare al guadagno per un anno intero, ma è sinonimo di coraggio per la sfida commerciale che abbiamo lanciato. Lo facciamo con la consapevolezza del valore aggiunto del vivere e lavorare, anche a costi più alti, in montagna”.